LA STAGIONE: (34/48) Se i tuoi due giocatori migliori giocano rispettivamente 33 e 36 partite, e rimani in corsa per i playoff per tre quarti di stagione (anche se ad est è più facile), allora non puoi considerare la tua stagione fallimentare. Eppure i Bucks cambieranno, e tanto. Per motivi economici soprattutto. Praticamente rinnegato lo scambio che ha portato Richard Jefferson a Milwaukee, con lex Nets che è stato spedito ad un indirizzo nuovo, gli Spurs, in cambio di poco o quasi, i Bucks dovranno fare i conti con unestate movimentata. Tornando alla stagione, Skiles come sempre è riuscito a presentare una squadra solida e combattiva, una squadra che è riuscita a sopperire agli infortuni di Redd e Bogut, e a fare di necessità virtù. Per agganciare i playoff però, mancava qualcosa sotto canestro, soprattutto in termini di solidità, quella che non poteva dare un Villanueva positivo ma non di certo il giocatore in grado di fare quelle piccole cose che servono tanto ad una squadra. Jefferson ha fatto il suo, ma il rapporto con la città e il coach non è mai decollato completamente. Sinceramente era difficile fare di più.
LA STELLA: Richard Jefferson ha lasciato i Bucks dopo una sola stagione. Positiva individualmente, non esaltante per quanto riguarda la sua squadra. Ad ogni modo ha messo assieme numeri tuttaltro che disprezzabili, avvicinandosi ai 20 punti di media, e tirando con discrete percentuali (al meglio in carriera nel tiro da 3). Jefferson, che doveva essere laggiunta perfetta al duo Redd Bogut, si è invece ritrovato ad essere la prima punta di una squadra costruita strada facendo. RJ si è accorto di quanto sia più facile giocare con Jason Kidd invece che con Session e Ridnour, ed il fatto di essere rimasto lunico giocatore di un certo calibro, gli ha si dato carta bianca nel prendersi soluzioni come e quando voleva, ma lha anche esposto alle attenzioni delle difese. La sua partenza per San Antonio in cambio di Bowen, Thomas e Oberto (girato poi a Detroit per Amir Johnson), è figlia di un salary cap importante per i Bucks, che hanno dovuto fare delle scelte per costruire al meglio il loro futuro.
LA SORPRESA: Quando Sessions ha chiuso la stagione 2007/2008 mettendo assieme prestazioni statistiche importanti (vedi i 24 assist dati contro Chicago), in molti hanno pensato di trovarsi di fronte al tipico giocatore perfetto per lEuropa, che metteva assieme numeri notevoli in un finale di regular season con pochi stimoli. Ma non è così, perché Session questanno ha dimostrato di poter essere un giocatore da NBA, ed importante anche. Esterno di 191 cm, a metà tra la posizione di play e quella di guardia, Sessions non ha tiro da fuori (17% su 34 tentativi), ma sa penetrare e andare a sfidare i lunghi in casa loro, trovando spesso la conclusione fuori equilibrio e lassist smarcante. Deve crescere, e tanto, ma soprattutto bisognerà capire in che ruolo si svilupperà la sua carriera NBA, anche perché dal draft è arrivato Jennings, giocatore che per certi versi gli somiglia (almeno per ora).
LA DELUSIONE: Michael Redd e Andrew Bogut. E ingeneroso indicare come delusione due giocatori che hanno subito infortuni più o meno gravi, ma di certo i Bucks puntavamo molto sulla coppia guardia centro, i due giocatori di maggior talento e, assieme a Jefferson, anche i più pagati. Redd negli ultimi 3 anni ha giocato solo 158 gare, saltadone solo questanno ben 49. Le condizioni del suo ginocchio non fanno dormire sonni tranquilli ai Bucks, che su di lui hanno investito tanto. Dal punto di vista tecnico non sono stati di certo delle delusioni, ma hanno potuto giocare troppo poco per essere un fattore sulla stagione di Milwaukee.
DRAFT: Brandon Jennings era previsto tra le prime 10 chiamate, per un certo periodo addirittura tra le prime 5. I Bucks lhanno selezionato alla 10, un bel colpo per il talento del ragazzo di Los Angeles, che non è necessariamente quello visto in Italia, dove, è bene ricordarlo, era alla sua prima esperienza in un basket senior ed era stato catapultato in un mondo totalmente diverso da quello a cui era abituato. Mancino, BJ è un play dal grande atletismo, velocità sconfinata e fiuto per lassist. Per il resto bisogna attrezzarsi, e per il resto si intende tiro da fuori e capacità di dettare i ritmi. Stiamo pur sempre parlando di un ragazzo del 1989, che avrà certamente un avvenire in NBA, visto che il sistema di gioco sembra più adatto alle sue caratteristiche. In questi Bucks avrà spazio. Al secondo giro, con la chiamata numero 41, è arrivato Jodie Meeks, guardia da Kentucky che ha tiro da fuori e sa giocare anche senza palla. Nel ruolo è un po chiuso da Redd e da Sessions, ma il futuro potrebbe essere suo.
MERCATO: Detto dello scambio che ha mandato RJ a San Antonio, i Bucks devono affrontare unestate piuttosto movimentata. Charlie Villanueva andrà via, attratto non tanto dai soldi, ma dalla possibilità di giocare per una franchigia in grado di vincere fin da subito. Lex UCON dovrebbe essersi accasato a Detroit (dove non vincerà subito e dovè andato per soldi dunque mah). Chi invece verrà rifirmato, a cifre comunque ragionevoli, sarà Sessions, ma anche Ersan Ilyasova, che dopo due stagioni convincenti a Barcellona, potrebbe ritentare lo sbarco in USA. I Bucks hanno un cap alto, ma hanno anche giocatori appetibili da molti, giocatori in scadenza di contratto questanno (Bowen Thomas Ridnour su tutti), e anche il prossimo anno, come Gadzuric e perché no, lo stesso Michael Redd. Sarà unestate calda, ma soprattutto lunga quella dei Bucks.
FUTURO: Difficile dire ora, quale potrà essere il futuro di Milwaukee. Se rimarrà Redd e sia lui che Bogut dovessero stare bene, i Bucks avranno a disposizione una coppia importante di giocatori. Un quintetto con Sessions, Redd, Bowen (?), Thomas (?) e Bogut, ha meno talento rispetto a quello con Jefferson e Villanueva in posizione di 3 e 4, ma forse più solidità vicino a canestro e la possibilità di dare spazio ad Alexander e allo stesso Ilyasova, oltre che a Jennings. I playoff non sembrano alla portata, ma come detto molto dipenderà dalle condizioni di salute del duo franchigia.
Stefano Manuto