Cagliari, 17 Agosto 2014 – L’Italia forse più concreta e decisa di questa lunga estate azzurra schianta una Svizzera nel secondo match del girone di qualificazione ad Euro 2015 e pone una serissima ipoteca al passaggio del turno, nonostante manchino ancora due gare da disputare.
Mancano infatti altre due partite, il match di Cagliari del 24 contro la Russia eppoi il gran finale a Bellinzona contro gli elvetici ma la prestazione di Azzurra by Pianigiani questa sera è stata a tratti devastante da regalare al pubblico ed al sottoscritto che scrive la sensazione che solo un clamoroso capovolgimento dei valori in campo possa mutare le cose.
E’ stata un’Italia brillante ma anche favorita da una nazionale elvetica oggettivamente imbarazzante, comunque decimata negli effettivi (anche Greg Brunner ko), incapace di poter reggere l’urto in modo decente al cospetto di avversari particolarmente ispirati e decisi a mettere in una teca la vittoria.
Alla fine del primo quarto il linguaggio del corpo dei ragazzi in maglia rossa esprimeva un evidente stato di frustrazione nel leggere il tabellone, 22-8 con un gioco da 3 punti all’inizio (alla prima azione del match con Mafuta), una tripla di Savoy più un canestro di Dos Santos. Per il resto il vuoto totale, condizionato anche dall’ennesima, bella prova in difesa del quintetto azzurro dove Cusin, Datome, A. Gentile, Aradori e Cianciarini rendevano letteralmente un’impresa un tiro pulito agli avversari ed in attacco esprimevano un più che soddisfacente gioco corale fatto di tiri da fuori e qualche palla dentro ad un buon Cusin.
La musica non cambiava nel secondo quarto con un buonissimo Polonara e S. Gentile che, assieme al pulitissimo e sempre più convincente Cervi, scavavano il solco che la Svizzera non riuscirà più a colmare, match praticamente vinto all’intervallo lungo sul 44-23.
Nel terzo periodo la logica reazione d’orgoglio dei rosso crociati specie grazie alla prova balistica dei fratelli Dusan e Marko Mladjan (Top scorer del match il primo con 18 punti), assieme ad un normale senso di relax nelle fila azzurra consegnavano il parziale agli ospiti che riuscivano ad aggiudicarsi il quarto per 23-24, d’annotare la tripla di Aradori che superava anche lui la quota 1.000 punti in Nazionale.
Ma nel periodo finale, specialmente nei minuti conclusivi, l’Italia metteva di nuovo in moto le marce alte chiudendo con 30 punti di scarto il match, 90-60 il finale.
In soldoni dunque poco da dire a livello tecnico, troppo il divario tra le due squadre ma diamo anche merito a questa Italia se questa Svizzera, riuscita qualche giorno fa a battere la Russia in casa toccando anche il +20 nel punteggio, è sembrata una squadra di livello tre volte inferiore. Aspetto molto positivo la voglia dei ragazzi di Pianigiani di tenere alta la concentrazione anche dopo i primi due quarti, la mentalità vincente la si costruisce anche e soprattutto così.
Per gli azzurri note liete per tutti, a partire dai 17 punti per Ale Gentile ed Aradori e ben 5 assist a testa, decisamente bravi a farsi trovare pronti dalla lunga ma anche e soprattutto attenti a cercare lo scarico se chiusi dalla difesa in azione di attacco al ferro, forse il capitano dell’Olimpia neo-scudettata dovrebbe insistere di meno nel passaggio direttamente ad una mano dal palleggio ma è come cercare il pelo nell’uovo: il secondo Figlio del Grande Nando appare ad oggi, e specie dopo la prova monstre a Mosca, veramente un faro in questa squadra e, non me ne vogliano i tifosi del Gallo, al momento non fa rimpiangere lo sfortunato fuoriclasse dei Denver Nuggets facendo convergere su di sè la sfera nei momenti topici del possesso salvo disfarsene nel modo migliore.
A ruota seguono il pupillo di casa, Capitan Gigi Datome con 15 punti, metronomo in attacco e spietato in difesa, ed Achille Polonara con 14 punti e 50% al tiro dalla lunga ed il solito ottimo Cinciarini con 6 assist e la coppia Cusin-Cervi che con 8 e 6 rimbalzi intimoriscono i tentativi comunque velleitari degli elvetici, rifilando anche 5 stoppate nel complessivo.
Bene anche i fratelli Vitali con Luca a volte però arruffone in attacco mentre Michele fa vedere buone cose nel poco spazio concessogli, specie in termini di reattività.
Ecco alla fine le dichiarazioni di Simone Pianigiani dal sito www.fip.it:
“E’ stata una partita molto seria da parte dei ragazzi, non si vince di 30 in Europa senza applicazione. Abbiamo tenuto la Svizzera al 35% dal campo e lo stesso più o meno è successo contro la Russia a Mosca. Questo vuol dire che in campo portiamo grande applicazione difensiva e grande lavoro. Ora vogliamo sfruttare lo splendido pubblico di Cagliari per vincere di nuovo contro la Russia e per centrare la qualificazione al Palarockefeller. Abbiamo a disposizione una settimana per prepararci al meglio, vogliamo farci trovare pronti”.
Appuntamento allora tra 7 giorni contro la Russia per staccare definitivamente il passi per Euro 2015.
Italia-Svizzera 90-60
Parziali: 22-8; 22-15; 23-24; 23-13
Progressione: 22-8; 44-23; 67-47; 90-60
Fabrizio Noto/FRED