Quarta giornata per la competizione mondiale spagnola, oggi è stato il turno dei Gironi C e D che ieri avevano goduto di un giorno di riposo. La gara più interessante riguardava i Wallabies australiani opposti ai baltici lituani in un match che si prevedeva decisamente equilibrato viste le squadre in azione sul campo sino ad oggi, alla fine l’ha spuntata l’Australia con una prova di forza superba nel primo tempo, a poco è valso il tentativo di ricucire uno strappo di ben 19 punti all’intervallo da parte dei baltici.
Ma la sorpresa del giorno viene dall’ennesima delusione turca, battuta dall’Ucraina ed ora costretta a dover vincere sia contro la Finlandia che contro Porto Rico per evitare un’altra brutta figura. In pratica, dopo la finale persa in casa proprio ai Mondiali contro gli States di un certo Kevin Durant, la Mezzaluna ha sempre e solo deluso in queste manifestazioni.
Ecco comunque il quadro delle gare di oggi.
GIRONE C
Ucraina – Turchia 64-58
Colpaccio degli uomini di coach Fratello che, con un grande secondo tempo, fermano una Turchia nuovamente indiziata per il ruolo di grande delusione in una manifestazione internazionale. Partita sempre in equilibrio, con gli uomini dal Bosforo a comandare le operazioni nel primo tempo, per poi perdere il bandolo della matassa nel secondo, dove hanno sempre inseguito, senza mai concretizzare la rimonta (break decisivo per l’Ucraina a 4′ dalla fine, quando ha toccato il +7). Grande vittoria, pertanto, dell’Ucraina e giunta per di più nonostante l’assenza molto pesante di Sergiy Gladyr, al quale però si è sostituito in maniera imperiosa il 22enne Oleksandr Mishula, autore di 19 punti ben distribuiti nell’arco dell’incontro e con anche 5 triple su 8 tentativi. Doppie cifre anche per Zaytsev (12) e il solito Pooh Jeter (10 con 6 assist). Situazione ora molto buona per gli ucraini, che domani, contro la Nuova Zelanda, si giocheranno passaggio del turno e probabile buon piazzamento in ottica seconda fase. Nella Turchia poco da salvare. Dietro a un Asik troneggiante (16 punti e addirittura 20 rimbalzi) doppia cifra solo per Preldzic (14+7, ma 4/12 al tiro) in una squadra che non è arrivata al 37% dal campo. Per la squadra di Ataman il futuro nel torneo passa dalle ultime due gare con Finlandia e Porto Rico.
USA – Nuova Zelanda 98-71
Continuano le scampagnate di salute per la nazionale a Stelle e Strisce, che dispone a piacimento di una pur volenterosa Nuova Zelanda. Anthony Davis (21+9 in 22’, con la solita consueta e disarmante facilità) e soci sistemano rapidamente la questione nel primo tempo, chiuso avanti 57-35, per poi dare ampio spazio a tutti i giocatori a roster nella seconda metà di gara. Sei uomini in doppia cifra alla fine: oltre a Davis, 15+11 di Faried, 13 per James Harden, 12 a testa per gli Splash Brothers Curry e Thompson e 10 per Kyrie Irving. Unica nota stonata le tante palle perse, 16 alla fine, di cui 5 del solo Steph Curry. Difficile che anche le prossime due partite contro Repubblica Dominicana e Ucraina abbiano un andamento diverso da quelle viste fino ad ora. In sostanza gli uomini di Coach K continueranno gli allenamenti in vista della fase ad eliminazione diretta. Poco da fare, come da pronostico, per i neozelandesi, che hanno il solo Anthony in doppia cifra con 11 punti, ma comunque non abbandonano le speranze di qualificazione: una doppietta nelle prossime due partite con Ucraina e Finlandia vorrebbe dire passaggio del turno per il team di Nenad Vucinic. Difficile, ma non impossibile.
Finlandia – Rep. Dominicana 68-74
Gran bella partita (in campo e sugli spalti gremiti di tifosi di entrambe le fazioni) quella tra Finlandia e Repubblica Dominicana. La spuntano i sudamericani al termine di 40′ davvero intensi in cui ha avuto un ruolo preponderante il dominio fisico di Edgar Sosa e soci: 49 i rimbalzi per i dominicani di cui 15 offensivi contro i 28 complessivi dei finnici. E proprio i rimbalzi offensivi hanno chiuso i conti nel finale quando, trascinata da un super Koponen (23 e 9 assists), la Finlandia era riuscita a ricucire uno svantaggio in doppia cifra fino al -4 (62-66). Lì però, gli uomini di Dettman hanno pagato dazio sotto i tabelloni, concedendo tanti extra possessi letali (tanti direttamente da tiro libero, dove i dominicani hanno sbagliato tantissimo), finendo per pagare con la sconfitta. Eloy Vargas è stato l’uomo in più per la Repubblica Dominicana: 3 punti di media fino a oggi, ha finito invece con una doppia doppia da 18 punti e 13 rimbalzi. 16 punti per Cisco Garcia, uscito però con una caviglia girata, 12 e 9 rimbalzi per Baez. E ora situazione nel girone che, dietro gli USA, si fa davvero interessante. I sudamericani non possono permettersi errori all’ultima giornata contro la Turchia, visto che il match di domani con gli USA non è praticabile, mentre la Finlandia, sempre domani, con la Nuova Zelanda si gioca tutto.
GIRONE D
Angola – Messico 55-79
L’Angola non riesce proprio ad incidere in questi Mondiali, tiene testa ai più quotati avversari messicani solo per un tempo prima di crollare in modo netto nel terzo e quarto parziale di gioco. La fisicità e l’atletismo sono una bella cosa ma senza precisione valgono zero. Troppi errori in attacco, percentuali bassissime a dimostrazione che anche il morale comincia a far cilecca nei ragazzi di Paulo Machedo contro un Messico essenziale, niente di fantasmagorico specie in fase di possesso ma con numeri statistici al termine decisamente migliori degli avversari, del resto sarebbe complicato fare peggio del 14,8% dalla lunga o del 33,3% dentro l’arco da parte dell’Angola! Tra gli africani si salvano Moreira e Joaquim con 13 p.ti nel carniere con il primo che cattura anche ben 9 rimbalzi dei 43 complessivi, di cui addirittura 24 offensivi, altro dato da far accapponare la pelle e che condanna senza appello l’Angola che tira 15 volte in più del Messico !?!?!? Per i tricolores centroamericani invece ossigeno puro, perdere anche oggi sarebbe stato deleterio per le speranze di passaggio del turno. Bene la difesa ma benissimo anche dicevamo l’attacco con ben 4 uomini in doppia cifra e percentuali molto positive: Martinez scrive 12 p.ti, Ayon 17 (ben 12 rimbalzi), Cruz 16 ed infine il Top Scorer del match Hernàndez griffa 24, la squadra nel complessivo tira da due con il 46,9 e da tre addirittura con il 46,2. Non male
Australia – Lituania 82-75
Un primo tempo al limite della perfezione consente ai Wallabies di avere la meglio sulla Lituania, letteralmente annichilita con due parziali che alla fine diranno, al suono della prima sirena, ben 47-28 con una tripla di Ingles (MVP della gara per qualità e quantità di gioco ma anche per l’emotività trasmessa oggi in campo, con 18 p.ti), a consegnare il massimo divario fra le due squadre. Tanta energia per i gialli, un divario che alla fine si trasformerà anche in ben 11 rimbalzi offensivi contro i soli 4 degli avversari. Inoltre l’Australia tirerà alla fine del match con il 50% dalla lunga, fattore che invece mancherà alla Lituania, “tradita” da questo fondamentale, solo 31,2%. Nella ripresa il tentativo di riprendere in mano le redini del match da parte dei tricolori baltici vedono protagonisti un pò tutti, in particolar modo il neo-reggiano, Darius Lavrinovic con 14 p.ti complessivi in gara e Seibutis che dice alla fine 21 p.ti con anche un buon 21 in valutazione non molleranno ma, nonostante un buon terzo periodo con un parziale da 15-28, la gara è dell’Australia che ora vede concretamente il passaggio del turno. Buone anche le prove di Baynes che cattura anche 6 rimbalzi e mette dentro 14 p.ti più 4 assist, e del “Paisà” Della Vedova che con i suoi 13 p.ti si allinea a Newley, 10 p.ti e 4 rimbalzi. Coach Kazlauskas dovrà scuotere i suoi invece se desidera non correre rischi, se la Lituania è quella del primo tempo c’è poco da stare allegri.
Corea del Sud – Slovenia 72-89
Una dignitosissima Corea del Sud resta in gara per due quarti ma poi deve arrendersi ad una Slovenia che non incanta per come gioca ma che mettendo in campo il suo sconfinato talento, vedasi alla voce Goran Dragic (22 p.ti, 23 di valutazione), ha la meglio sugli asiatici che devono ancora provare a vincere una gara in questo Mondiale spagnolo. Primo tempo in cui la Corea riesce a stare a galla grazie ad un ottimo gioco corale mentre i verdi slavi ci mettono poco, decisamente poco per portare a casa il macinato. Il coreano Lee (di gran lunga il migliore dei suoi, 12 p.ti), impegna molto la difesa slovena mentre l’americano passaportato Moon (8 p.ti finali), vede poco il campo, vittima probabilmente di un malanno muscolare. Al riposo si va sul 39-40 per i ragazzi di Zdovc. Ed il copione sembra non mutare anche all’inizio del terzo periodo ma ci pensa Domen Lorbek a griffare l’allungo che distanzierà in modo definitivo le due squadre, per lui 14 p.ti ma anche tanta buona difesa. La Corea accusa il colpo e scivola lentamente a -14, poi -18, infine abdica anche grazie ai 13 p.ti del fratello di Goran, Zoran Dragic. Bene anche Zupan ed Omic, 14 p.ti per lui ma la Slovenia dovrà sicuramente migliorare la qualità del suo gioco se vorrà ambire ad un ruolo importante nel Mondiale.
Nik Fiumi (Girone C), Fabrizio Noto/FRED (Girone D)