Non si può certo definire positiva come positiva la prima parte di stagione della Scavolini Spar e daltra parte il ruolino di marcia fatto di 8 sconfitte e tre vittorie parla chiaro.
Quello che non dice il tabellino di marcia, però, è che le tre vittorie sono arrivate nelle ultime tre giornate e che lultima, la prima ottenuta in trasferta e sul campo della sempre ostica Biella, è certamente la più prestigiosa arrivata fino ad ora; tutto ciò fa guardare il futuro con una rinnovata fiducia nei propri mezzi e coltivando ancora qualche minuscola speranza di non accontentarsi semplicemente della salvezza bensì di poter aspirare ancora ai playoff, come previsto nei piani iniziali.
In effetti la prima vittoria ottenuta tre giornate orsono contro la Vanoli Cremona sembra aver segnato la svolta della stagione e non è un caso che essa si sia concretizzata proprio quando la formazione di Dal Monte ha potuto contare su un roster finalmente al completo.
Prima di allora la Scavolini Spar aveva dovuto lamentare per le prime giornate della stagione lassenza del suo totem darea Williams, assenza poi rivelatasi alla luce dei fatti deleteria per tutto lorganico pesarese.
Questo perché il progetto iniziale del coach ex Cantù era ben chiaro: riproporre la premiata ditta Green Williams, già vista con i risultati che tutti conosciamo un paio di anni or sono ad Avellino, per fondare tutto il gioco sui loro pick and roll a tratti immarcabili.
Così lassenza di Williams non solo ha privato i pesaresi di un giocatore darea dal consistente peso e dallelevato contributo offensivo, ma ha fatto letteralmente saltare per aria i piani dello staff tecnico.
Dal Monte si è ritrovato così con un sostituto non allaltezza, un Allred assolutamente inguardabile anche perché chiamato a svolgere un gioco che non gli appartiene, e con una squadra del tutto sbilanciata.
Sakota, arrivato con il preciso compito di punire i raddoppi su Williams con il suo mortifero tiro da fuori, si è rivelato assolutamente monodimensionale ed incapace di sviluppare n gioco vicino a canestro.
Lo stesso Green si è visto tarpare le ali dallassenza del suo gemello mentre nello spot di guardia titolare, originariamente detenuto dal prodotto locale Cinciarini, si è aperta una voragine, vista lincapacità dellenfant du pays di calarsi in un ruolo di primo piano dettato dallassenza di Williams, con conseguente crisi di fiducia tuttora in essere.
Lo stesso Hicks, complice qualche acciacco di inizio stagione, ha spesso viaggiato con il freno a mano tirato, proprio quando cera bisogno di un concreto sostegno da parte del neo-capitano.
Ad onore del vero va detto che il destino ha riservato alla Scavolini Spar anche un calendario estremamente duro in cui il primo match è stato sul parquet della rivelazione Avellino, il primo incontro interno è stato con lo schiacciasassi Siena ed il successivo match esterno è stato sul parquet di Treviso, dove per altro la sconfitta è arrivata solo di misura e nel finale.
Si può dire che dei primi otto incontri solo la sconfitta interna contro Cantù ha fatto gridare vendetta, se si considera che i brianzoli erano giunti a pesaro senza due giocatori da quintetto ed in quella occasione, come altre volte era successo, la vittoria era stata gettata al vento per un vero e proprio blackout dei biancorossi nel finale di gara.
In quelloccasione Williams non era stato ancora reintegrato così, nellattesa del pivot titolare e con la consapevolezza di avere affrontato delle difficoltà oggettive, in quelloccasione la dirigenza ritenne giustamente di andare avanti con il progetto tecnico portato avanti da Dal Monte e con lo stesso coach.
Nonostante larrivo di Williams nel successivo match di Caserta, per la Scavolini sono arrivate altre quattro sconfitte, qualcuna sfortunata, qualcuna disastrosa, ma gli effettivi progressi mostrati dalla compagine hanno fatto rimanere in sella il buon Dal Monte.
Certo che al momento dellincontro interno contro Cremona o bonus per lo stesso coach erano chiaramente esauriti ma, come si diceva, in quelloccasione la stagione sembra essere svoltata.
In effetti con il passare del tempo non solo la coppia Green Williams sembra essere entrata a pieno regime ma si è rivelato essenziale il contributo sempre più efficace di Sam Van Rossom, ricalatosi nel ruolo di guardia titolare con ottimi risultati e con una personalità sempre più manifesta, il che fa pensare che finalmente sia sbocciato il talento belga tanto atteso fin dalla scorsa stagione.
Inutile dire che i risultati hanno conferito alla squadra una maggiore sicurezza ma tutto probabilmente ruota attraverso il ritorno di Williams, con il quale lo stesso fantasmino Sakota è tornato a dare un contributo apprezzabile, mentre larrivo dellonesto Cvetkovic ha potuto dare maggiore sostanza ad un reparto esterni un po asfittico.
Note dolenti continuano a rimanere labulia perdurante di Cinciarini ed un Hicks, fatta eccezione per qualche lampo, ancora ampiamente sotto tono, ma quello che sembra oramai assodato è che il trend è stato invertito ed il calendario si prospetta finalmente un po più in discesa.
Per il momento la zona salvezza è stata raggiunta e, se il raggiungimento della final eight di Coppa Italia è impossibile, non è detto che il prosieguo di stagione non possa regalare qualche sorpresa insperata.
Giulio Pasolini