[b]Lottomatica Virtus Roma-Armani Jeans Milano 77-69[/b]
[b]Parziali[/b]
(19-12; 21-9; 16-26, 21-22)
[b]Progressione[/b]
(19-12; 40-21, 56-47, 77-69)
[b]Startin five[/b]
Lottomatica Virtus Roma: Jaaber, Gigli, Minard, Winston, Crosariol
Armani Jeans Milano: Finley, Mancinelli, Rocca, Maciulis, Mordente.
[b]Tabellini[/b]
[url=http://195.56.77.210/game/63967.html]http://195.56.77.210/game/63967.html[/url]
Arbitri: Paternicò – Duranti – Capurro
Roma.
Questa Roma targata Boniciolli comincia a piacere ed a fare sul serio. Intendiamoci, non è da stropicciarsi gli occhi (anche perché Milano ci mette tanto del suo soprattutto quando nel primo tempo attacca malissimo facilitando di molto le cose alla Virtus e difende così così), ma finalmente si vede grinta, cattiveria, decisione e qualche gioco in attacco differente dal solito Ibby od Andrè, pensateci Voi ! degli ultimi tempi by Gentile.
Grinta, cattiveria e decisione quindi ma anche squadra, palla che gira qualche secondo di più rispetto al recente passato in fase offensiva senza troppi palleggi e molta attenzione in difesa dove una Milano troppo sciatta, quantomeno nel primo tempo ripetiamo, spreca qualche pallone di troppo tra le braccia degli avversari e centra con troppa frequenza il ferro invece che frustare la retina.
Ma cè, usando la frase più consumata del mondo in queste circostanze, ancora tanto da lavorare in casa Virtus ed il calo anche di concentrazione avuto a cavallo tra la fine del terzo quarto e metà del quarto finale lo testimonea.
Milano però, ad onor del vero, gioca decisamente meglio (e ci voleva poco rispetto allorrorificio primo tempo), e prima Maciulis e dopo un ottimo Bulleri (il migliore dei suoi, 13 di valutazione per lui), si fanno carico del tentativo di rimonta che non si concretizza del tutto perché il divario di 20 punti scavati al primo intervallo è comunque una montagna troppo alta da scalare per questa Olimpia.
Dicevamo della cura Boniciolli, evidentemente i giorni di lavoro durante la sosta del campionato a Tirrenia hanno ridato brillantezza ad un roster che resta e rimane sempre più che buono per il campionato italiano.
Ad esempio, iniziate le rotazioni, lintensità del gioco di Roma non è mai venuto meno sia che entrasse Datome (lultimo degli infortunati ripresosi proprio in questi giorni), sia che avesse la palla il tanto discusso Toure, stranamente lucido e poco pasticcione e poco avvezzo alle mattane tipiche del suo gioco, sia che le gestione passasse tra le mani di Iacopo Giachetti. E’ palese che il roster virtussino per il campionato italiano sia “tanta roba” (ed ancora non ci sono fisicamente De La Fuente e Tonolli), ma farli andare a regime così tanti prim’attori non è facile e Boniciolli sembra aver imoboccato il sentiero giusto, non la strada.
Scriviamo il sentiero perchè comunque note negative ce ne sono state e sarebbe sbagliato, molto sbagliato pensare che la vittoria contro la nemica storica sia portatrice sana di euforia D.O.C., no, piedi ben saldi a terra e pedalare come evidenzierà nel dopo-partita un sagace Matteo Boniciolli che predica alla San Francesco d’Assisi umiltà, sudore, lacrime e sacrificio.
Dall’altra sponda una Milano bella solo dal 28° in poi, allorquando dopo un [i]time-out[/i] di Bucchi, la squadra rientra con il sangue agli occhi ed inchioda un parziale ottimo, prima del terzo suono della sirena, da 1-12 creando non poca apprensione in casa giallorossa.
Ma sino a quel momento troppe stecche e pochissimi acuti.
Eppure si era cominciato con il solito Rocca a fare a fette l’area romana, 6 punti tutti suoi all’inizio, imbeccato benissimo da Mancinelli e da Finley mentre Roma sparava a salve ma riorganizzando le idee e con maggiore pazienza comunque metteva la testa davanti grazie all’unica tripla di Jaaber in transizione (7-6 a 6’49” dal termine del primo quarto).
Mancinelli riportava avanti Milano con una bellissima schiacciata in contropiede…..E finisce quì la partita di Milano, nel senso che la Virtus scapperà grazie a due tiri liberi di Minard e Bucchi ed i suoi riusciranno solo e letteralmente a vedere la targa della Virtus in corsa !!!
Boniciolli vuole pochi palleggi e molti passaggi e tampona contemporaneamente la falla in difesa che Rocca apre con i suoi movimenti. Questa Virtus è adesso perimetrale in attacco e stana gli avversari con sagacia, anche Crosariol prende e gioca i palloni da post basso, e comincia il vortice dei cambi: Hutson per Crosariol eppoi Vitali per Winston, poi Toure per Gigli ed infine Giachetti per Jaaber, parziale di 12-0 interrotto solo da due azioni con Petravicius coinvolto due volte di fila che frutta canestro e due tiri liberi: coach Bucchi perchè non prima ? Finisce 19-12 il primo quarto.
Nel secondo quarto Viggiano da 3 per Milano ma è illusorio perchè l’AJ da questo momento colleziona palle perse e tiri sbagliati mentre Roma accellera, parziale di 14-0 e risultato sul 36-16 ad 1’53” dal primo intervallo lungo con Giachetti che si erge a recuperatore (alla fine saranno ben 4), ma tutta Roma adesso gioca armonicamente. Commette anche tanti errori a campo aperto da 3 addirittura (Datome, Gigli e Winston), e la gara non è bellissima tecnicamente ma almeno i tifosi romani vedono finalmente una Virtus che si batte, fa un pò di casino in attacco ma è concreta, cerca buoni tiri e si getta su tutti i palloni infischiandosene di gomiti e ginocchia !?!? Solo un insolito quasi-rasato Morris Finley salva l’onore per Milano, s’iscrive a referto nei minuti finali del periodo per la prima volta nelle gara e tampona parzialmente la falla, si chiude sul 40-21 per Roma.
Bucchi è sfigurato dalla delusione, nel terzo quarto però i suoi suonano la carica. Si sveglia Maciulis, che però fa solo 2/4 dai tiri liberi e Roma annaspa, primo [i]time-out[/] di Boniciolli a 7’40” dal terzo intervallo e Vitali segna una tripla devastante mentre sta per suonare la sirena dei 24″ scaduti, 47-31 per la Virtus a 5’12” dal termine.
[i]Zone-press[/i] di Milano, errori di Roma che vacilla ma non capitola e sale in cattedra Herve Toure, il meno atteso dei suoi, con tripla e schiacciata in transizione, 55-37 a 2′ dalla fine. Altro tempo chiamato da Bucchi che vede vita negli occhi dei suoi ed al rientro in campo Milano picchia forte, come accennato prima parziale da 1-10 con Petravicius, Mordente e Bulleri che vanno di tripla, 56-47 per Roma al terzo intervallo.
Roma ripate benissimo, due canestri di fila in contropiede di Datome e Minard e di nuovo +13 ma dopo un canestro di Mike Hall e due tiri di Maciulis, inizia il Bullo-show: canestro in entrata più fallo, 62-55 per Roma. Tripla di Minard ? Risponde lui con un’altra tripla, sfugge in backdoor sempre a Minard e porta i suoi solo a -6.
Roma suda freddo e si affida alla saldezza dei suoi ritrovati nervi e ringrazia un redivido Hutson (migliore dei suoi con un bel 17 di valutazione finale frutto di 10 punti, 6 rimbalzi), e Ken Winston che la portano in salvo nonostante qualche svista arbitrale di troppo e Bulleri che non ne vuole sapere di arrendersi assieme a Finley.
Finisce 77-69 un sfida intensa, con Boniciolli che si mette a gioire sotto la curva dei tifosi romani destando stupore ed allegria qualche attimo prima che la sfida finisca.
Una partita ricca di cose da rivedere per entrambe le formazioni ma mentre da oggi Milano sa che qualcosa deve migliorare in continuità di gioco, cosa che forse le era comunque ben nota, Roma si rallegra d’aver matato la seconda forza del Torneo quando, solo venti giorni addietro, beccava senza fiatare 20 punti in casa contro Teramo: c’è almeno da essere ottimisti.
[b]Sala Stampa[/b]
[b]BUCCHI[/b]
Abbiam perso male, ok per la giusta reazione solo però nel terzo e quarto periodo ma avevano sprecato tutto nel primo tempo, abbiamo fatto fatica, ci abbiamo messo 20 minuti per ritrovare lenergia giusta prima della sosta e questo lo abbiamo pagato a caro prezzo.
Finley è apparso nervoso, è vero, ma parlare dei singoli sarebbe riduttivo, tutti erano come fossero imbambolati nel rpimo tempo e non so spiegarmelo.
Non mi ha stupito la reazione e laggressività di Roma, succede che le cose siano così, Roma deve reagire e doveva farlo ma abbiamo sbagliato troppo nella prima fase tolti i primi 4 minuti.
Forse questo buon avvio ci ha illuso, dopodicchè abbiamo progressivamente perso le linee di gioco ma anche perchè Roma ha fatto bene in difesa. La sosta forse ci ha penalizzato ma obiettivamente non saprei però quanto, non so se Roma ha giocato bene o noi troppo male, di sicuro attendavano questa gara come un passo, un ulteriore passo per crescere e migliorare ma ci sta venire a Roma e perdere contro un roster comunque di livello come quello della Virtus.
La squadra ha adesso comunque undentità a differenza dellanno scorso che l’abbiamo costruito strada facendo. Mi spiace, ribadisco, per i 20 minuti iniziali, plaudo alla buona reazione ma la sconfitta resta.
Maciulis ha difficoltà a controllarsi in difesa, spende troppo velocemente i falli e deve ancora crescere a questi livelli e compie qualche sbavatura che ancora fa ma il suo potenziale c’è e si vede tutto.
Non sono accanito nella ricerca dellamericano alla sostituzione di Acker, siamo a due mesi e mezzo dal suo recupero, stiamo guardandoci attorno ma senza frenesie, non è una sconfitta che ci fa cambiare idea.
[b]BONICIOLLI[/b]
Due cose.
Volevano ricordare con una vittoria Davide Ancilotto, scomparso anni fa in questo periodo e ci siamo riusciti, la cosa m’inorgoglisce.
Dopodicchè voglio fare i complimenti a Milano che sotto di 20 non ha mai smesso di crederci ma io penso che Noi, considerando il momento che stiamo passando, siamo stati bravi, direi più bravi di loro.
Allinizio abbiamo fisicamente retto molto bene, poi siamo calati, e dovevamo tenerli a 69 punti per vincere, l’avevo detto ieri ai miei, sotto i 70 ce la facciamo e così è stato.
Abbiamo sbagliato troppi tiri aperti e ci sono ancora tante cose sulle quali lavorare, si meritano un giorno di riposo ma domani alle 17 sarò in palestra, se qualcuno desidera comunque esserci sarà il benvenuto.
Sono soddisfatto per il Presidente ma anche per il rispetto che il publico adesso ha dato alla squadra: dobbiamo giocare meglio e meritarci questo incitamento e riavvicinarci al nostro pubblico, abbiamo visto cosa significa giocare in un clima ostile, oggi dobbiamo coltivarla questa vittoria allenandoci sempre con la stessa intensità.
Bravi tutti han dato il loro contributo, Gigli, Datome, Crosariol (lavora molto adesso da post basso e voglio che lo continui a fare), Toure, Vitali è un giocatore di classe e segnando allo scadere dei 24″ quel canestro ha fatto vedere la sua qualità; Iacopo pure, tutti han dato un contributo, stiamo aspettando due ritorni importanti (Tonolli e De La Fuente), e giovedì abbiamo un importante impegno a Tel Aviv e dobbiamo rendere al meglio.
Ma questo mi paice e mi soddisfa, l’ottima redistribuzione dei compiti, dei punti, delle palle recuperate e dei rimbalzi. Noi abbiamo lavorato molto in questi giorni su alcuni concetti difensivi e vedo qualcosa che affiora, sono contento.
La rosa creata dalla società e da Nando ci consente di poter giocare in questo modo, quindi massima intensità e sanno tutti che se daranno il massimo c’è sempre qualcuno pronto a subentrare. Ed a me piace spalmare i compiti e questo è un sistema che consente di coinvolgere tutti. Nel finale lha risolta Hutson e lo ha fatto anche perché Crosariol ha fatto bene prima. Ci ha dato lui solidità (Crosariol, ndr), ma anche Gigli ha dato sostanza, tutti comunque han dato il loro contributo. Sono dieci professionisti che hanno da dare il loro compito tutti quanti assieme, non è una banalità !!
Toure mi è piaciuto perché sa cosa deve fare o meglio, abbiamo chiarito alcuni concetti ed ora sa cosa deve fare e cosa non deve fare, semplice !
A mio avviso è che siamo solo allinizio, dobbiamo lavorare e sudare perché quando si è stanchi si ha solo il tempo e la voglia di mangiare ed andare a dormire, ci aspettano ancora tanti altri momenti importanti. Non sono il salvatore della patria, ho solo avuto delle indicazioni e sto cercando di fare il mio meglio come tutti gli altri componenti dello staff.