Usare la forza della pallacanestro per integrare la comunità. È sotto questa insegna che ha mosso i primi passi il progetto “Scuola gioco basket” sviluppato da Pallacanestro Cantù in collaborazione con Briantea84. L’iniziativa, che si inserisce nel vasto programma di responsabilità sociale “One Team” sviluppato da Euroleague Basketball con il supporto di Turkish Airlines, prevede lo svolgimento di un corso di avviamento alla pallacanestro per i bambini con disabilità intellettivo-relazionale della Nostra Famiglia di Bosisio Parini, terzo partner illustre del progetto.
Il progetto Scuola Gioco Basket è stato presentato il 20 novembre alla Mapooro Arena in una conferenza stampa ufficiale che ha visto la partecipazione del presidente Anna Cremascoli, di Alfredo Marson, presidente di Briantea84, e di Carla Andreotti, direttore centrale Sviluppo e Formazione della Nostra Famiglia.
In campo anche i 16 bambini, dagli 11 ai 14 anni, che inizieranno il percorso della Scuola Gioco Basket insieme a due coach d’eccezione: Nicola Brienza, vice allenatore dell’Acqua Vitasnella, e Francesco Cofrancesco, tecnico con ampia esperienza nella pallacanestro giovanile e primo a portare a Cantù lo scudetto con la squadra di basket in carrozzina (1991).
L’obiettivo del programma, che prevede lo svolgimento di un allenamento a settimana nella struttura messa a disposizione a Bosisio Parini dall’Associazione La Nostra Famiglia, non è solo quello di formare da un punto di vista tecnico i giocatori di basket, ma prima di tutto trasmettere – attraverso lo sport, in particolare la pallacanestro – valori, stimoli, strumenti e consapevolezze che possano rafforzare il bagaglio esperienziale dei bambini coinvolti.
Il progetto ha già ricevuto l’apprezzamento del board di Barcellona: nel suo svolgimento dovrà attenersi agli elevati parametri richiesti e interpretare nel modo migliore e proficuo le linee guida fornite dal CSR (Corporate Social Responsability) dell’Euroleague Basketball Turkish Airlines. La Scuola Gioco Basket va dunque ad arricchire le iniziative sviluppate in tutta Europa dai principali club di pallacanestro: oggi sono ben 32 le società coinvolte nell’impegno comune di One Team. Per la prima volta, una società di basket in carrozzina entra come soggetto attivo nello sviluppo di questo programma.
Per rafforzare il messaggio di una pallacanestro sempre più aperta verso la comunità in cui opera, il progetto è stato sposato da tre ambasciatori che contribuiranno, con il loro carisma e la loro visibilità, a rendere ancora più speciale l’esperienza vissuta dai ragazzi della Scuola Gioco Basket: si tratta di Stafano Sacripanti, coach dell’Acqua Vitasnella, Stefano Gentile, giocatore di Cantù e della Nazionale italiana, e Ian Sagar, capitano della UnipolSai.Presidente di Pallacanestro Cantù, Anna Cremascoli:
“La Pallacanestro Cantù ha subito accettato con entusiasmo la proposta di partecipare al programma One Team dell’Eurolega, perché ritengo che lo sport debba rivestire anche un’importante funzione sociale. Per questo motivo sono onorata di aver iniziato un progetto in collaborazione con due realtà importantissime del nostro territorio come Briantea84 e La Nostra Famiglia, e voglio dunque ringraziare Alfredo Marson, Presidente della Briantea84, e Carla Andreotti, Direttore Centrale Sviluppo e Formazione La Nostra Famiglia, per la loro disponibilità. Sono certa che, grazie all’impegno dei nostri tecnici e dei nostri testimonial, tanti bambini, che purtroppo si trovano in situazioni di difficoltà, si avvicineranno a uno sport meraviglioso come la pallacanestro e sono altrettanto certa che attraverso la pallacanestro impareranno ad affrontare la vita con coraggio e condivisione”.
Presidente di Briantea84, Alfredo Marson:
“Facciamo sport da 30 anni, ma in momenti come questi abbiamo l’opportunità di salire di livello e di vedere riconosciuta la strada compiuta finora: perché un progetto che vede in campo forze come queste – la Pallacanestro Cantù con tutto il suo prestigio e la Nostra Famiglia, leader nazionale nella cura delle persone con disabilità – non può che essere vincente. Aggiungo una cosa che ci fa particolarmente piacere, ovvero che siamo la prima società paralimpica inserita nel programma One Team dell’Eurolega e Ian Sagar, capitano della UnipolSai, è l’unico giocatore di basket in carrozzina presente tra gli ambasciatori. Sono piccole cose, ma danno la misura di quanto a Cantù la pallacanestro sia realmente unita sotto un’unica bandiera, che non fa distinzioni di nessun genere. Dunque non un’alleanza formale e di facciata, ma una vera unità d’intenti fondata sul rispetto e sulla voglia di fare sempre di più per il bene del nostro territorio”.
Direttore centrale de La Nostra Famiglia, Carla Andreotti:
“Siamo molto onorati di essere stati chiamati dalla Pallacanestro Cantù per questo progetto di respiro internazionale. Sarà per noi un’esperienza molto arricchente, al fianco di un club che a livello europeo rappresenta un’eccellenza e per il nostro territorio un patrimonio di grande valore. La bontà di questa iniziativa è assicurata anche dalla presenza di Briantea84, con la quale la collaborazione è iniziata ormai 4 anni fa e si è consolidata nel tempo per la promozione dello sport, prima col calcio, poi con la pallacanestro. La Scuola basket rappresenterà un’ulteriore occasione di integrazione e sviluppo delle relazioni dei nostri bambini e ragazzi. Un’opportunità importante non solo per il suo contenuto sportivo, ma perché siamo certi lascerà segni positivi anche nelle famiglie”.