[b]Lottomatica Virtus Roma – Martos Napoli 138 – 37[/b]
[b]Parziali[/b]
(31-10; 35-8; 27-5; 45-14)
[b]Progressione[/b]
(31-10; 66-18; 93-23; 138-37)
[b]Startin’ five[/b]
[b]Lottomatica Virtus Roma:[/b] Jaaber, Minard, Crosariol, Gigli, Giachetti
[b]Martos Napoli:[/b] Muurinen, Bellini, Spippoli, Ciavarroni, Giovannelli
[b]Arbitri:[/b] Begnis – Filippini – Barni
Tabellini
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ROMA – E’ veramente difficile parlare di basket dopo Virtus Roma contro Martos Napoli squadra juniores, o meglio, parliamo sì di basket ma di un basket deriso nella sua essenza focale che è quello del rispetto delle regole, delle garanzie di certezze regolamentari, della spettacolarità che da sempre il basket giocato reca con se, del dileggio di chi paga un biglietto o, peggio, un abbonamento per assistere a 15 gare interne contro pari squadre professionistiche ed invece in questa stagione ne vede solo 14.
Non c’interessa ergerci a custodi del Sacro Tempio, ma considerando che da troppi anni si sente parlare di “nuova spinta propulsiva” ad un movimento ineluttabilmente malato come quello del basket tricolore, non si sentiva proprio il bisogno di questa ridicola e farsesca situazione dove come al solito viene tradito il sano sentimento sportivo a favore del furbo o dei furbi di turno che godono o godranno di vantaggi, in barba al comune buon senso.
Ma del resto perchè inalberarsi quando nel Bel Paese da tanti anni c’è troppa confusione (ed usiamo un eufemismo), nella vita comune di tutti giorni e su temi ben più gravi ed importanti della pallacanestro ?
C’è solo tanta amarezza perchè ieri si pensava che nel mondo del basket italiano non si sarebbero mai viste queste situazioni inverosimili e dequalificanti e proprio, ripetiamo, quando si sbandiera a destra ed a manca del volersi risollevare da uno stato inferiore ad oggi anche al basket bulgaro, risultati alla mano.
E francamente finisce in secondo piano anche il lato bello, romantico quasi dei ragazzi della Martos che si battono con impeto, foga e voglia di darci dentro e per loro questa gara, come quella contro Biella di sette giorni ma anche tutte le prossime che si troveranno a vivere, speriamo sia qualcosa che rappresenti un punto di partenza nella speranza di ritrovarli a questi livelli professionisti affermati e, di cuore, vincenti.
Terminiamo quì, non ce ne vogliano i Nostri lettori con i quali ci scusiamo ma preferiamo calare solo un pietoso velo su quanto visto sera sperando che Voi possiate capire il nostro profondo disagio.
[b]Sala Stampa[/b]
[b]Boniciolli[/b]
Non offendo nessuno se affermo che nessuno si debba sentire offeso se parlo poco o quasi nulla di questa gara, pur rispettando l’impegno e la voglia di questi ragazzi di mettersi in gioco contro dei professionisti.
Il lato positivo di questa sera è che non ci siamo fatti male (Datome vediamo domani come sta, ma sono fiducioso per giovedì contro l’Olimpia), e che da domani ci concentriamo sull’Eurolega contro Lubjiana che rappresenta per Noi una vittoria da vincere a tutti i costi.
Comunque abbiamo vinto la terza gara di fila in campionato ed ora puntiamo almeno a vincere le ultime del girone di andata, sia contro la Virtus Bologna domenica prossima e contro Caserta in casa, dobbiamo arrivare alla F8 di Coppa Italia ma dobbiamo soprattutto migliorare la posizione in campionato.
Da questa sera abbiamo agganciato Treviso e Montegranaro anche se siamo dietro di loro per le sconfitte subite ma almeno è qualcosa, procediamo giorno dopo giorno ma adesso vogliamo vincere più gare possibili.
Vedo comunque una crescita atletica importante, continuiamo a migliorare lentamente anche con la testa, con la concentrazione e questa sarà la sfida dei prossimi giorni, dei prossimi mesi.
Desidero cioè che i Ragazzi aumentino la loro soglia di concentrazione in campo. A Tel Aviv abbiamo “tenuto” solo 20, direi anche 26 minuti, poi siamo crollati ed è proprio questo aspetto, è proprio questa la sfida che dobbiamo porci e vincere.
Certo, non sarà facile ma abbiamo l’obbligo di provarci, salire con la qualità e la quantità della concentrazione, questo lato del nostro rendimento deve crescere se vogliamo vincere o fare bene al massimo delle nostre possibilità.
Questo perchè è inammissibile per il livello, per quel livello dentro il quale vogliamo competere, che si faccia canestro ad esempio come a Tel Aviv dopo 4 possessi pieni (di cui 2 di questi possessi guadagnati per rimbalzo offensivo, palla rubata o lampo di genio), lo trovo inaccetabile, dobbiamo, dobbiamo crescere, e basta a livello mentale, tutti forse tranne Andrè Hutson che mi sembra quello più pronto a recepire questo messaggio.
In difesa stiamo crescendo, certo che la gara di questa sera non poteva essere indicativa ma quantomeno i 20 punti di scarto a Tel Aviv li abbiamo presi perchè abbiamo mollato e grazie anche al 11/23 da 3, insomma la loro vittoria è stata meritata ma non si può dire sia stata facile.
Per quanto riguarda poi Jaaber, io penso che non potesse reggere quelle medie realizzative d’inizio torneo. Lui dice di aver ambizioni legittime di giocatore da playmaker in NBA ma al momento è consapevole che deve crescere nella lettura del gioco a difesa schierata.
La cosa positiva da quando son quì è che non è vero che Roma sia disorganizzata come società, tutt’altro. E’ piccola ma snella ed efficiente, quindi si lavora bene e sono soddisfatto di come si siano tutti messi a lavorare per facilitarmi il lavoro.
La cosa negativa è invece il rendimento del “gruppo” italiano.
E’ ad oggi inferiore alle attese ma vedo segnali molto positivi. Esempi ? Mah…Prendete Luca Vitali, non credo possa perdere palloni in contropiede come quello perso a Tel Aviv da dietro, un giocatore del suo livello e della sua classe non può permetterselo.
Poi lasciatemi dire che a me piace molto lavorare con questi Ragazzi venendo dal settore giovanile, e vedo progressi, li vedo da Andrea Crosariol che piano piano comincia a muoversi meglio in post basso, anche Angelo Gigli si sta muovendo meglio, se è vero come è vero che per memorizzare un movimento fisico lo devi attuare almeno diecimila volte e noi saremmo a…..Toh, quota settecento, e svolgiamo tutto sempre dopo le sedute di lavoro collettivo.
A chiudere, un plauso ai 3 ragazzini che stasera mi hanno impressionato per dedizione ed impegno, i vari Casale, D’Alessio e Di Pasquale, un plauso scaramantico a Dario D’Alessio che ha fatto 17 punti in 17 minuti di gioco, e spero che gli porti bene, ma tutti e 3 sono utilissimi ed importantissimi giorno dopo giorno in palestra, gli auguro ogni bene.
Fabrizio Noto/FRED