Regal Barcellona-Montepaschi Siena 85-70
Parziali
(22-15, 18-20, 20-14, 25-21)
Progressione
(22-15, 40-35, 60-49, 85-70)
Starting five:
REGAL: Rubio, Navarro, Mickeal, Morris, Ndong
MPS: McIntyre, Sato, Hawkis, Stonerook, Eze
Tabellini
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Un solo nome: Ricky Rubio. Il play del Barça, a soli 19 anni, fa lustrare gli occhi a chi ama questo splendido sport, si ha l’impressione di trovarsi di fronte ad uno di quei fenomeni che nascono una volta ogni tanto e, ad onor del vero, che un talento così grande giochi di qua dall’Oceano appare irreale. Per ritrovare un diciannovenne che abbia questa personalità e questo tipo di impatto sulle partite bisogna forse risalire fino al primo Drazen Petrovic o a Tony Kukoc, impressionante!!!!!! La partita coi catalani ha detto quello che già sapevamo dopo la partita dell’andata, e cioè che il Barcellona è di un altro pianeta e che molto probabilmente vincerà l’Eurolega e Siena, inarrivabile in campionato, è una buonissima squadra a livello europeo (riteniamo una delle prime 4/5 al massimo) ma non al livello dei marziani di Pascual. In Europa, a certi livelli, servirebbe un centro di maggior peso e spessore di Eze, fenomeno in Italia, buonissimo fino alla top16 ma non in grado di competere coi vari Ndong, Lorbek e Vazquez, servirebbe uno Stonerook che non fosse solo un difensore sopraffino, e questo lo è a qualsiasi livello, ma che fosse in grado anche di scardinare dall’arco il canestro avversario, servirebbero insomma un paio di ritocchi per poter davvero pensare di vincere l’Eurolega. Detto di ciò che manca alla Montepaschi, vediamo invece cosa i senesi hanno ed hanno avuto anche ieri sera: un Hawkins straordinario, debordante fisicamente e vera spina nel fianco della difesa di casa, un McIntyre che, seppure in difficoltà di fronte al fenomenale Rubio, ha saputo ritagliarsi momenti di classe e di incisività, un Lavrinovic disastroso che ha trovato una serata al tiro davvero drammatica, uno Zizis positivo, un Sato evanescente, un Domercant inutile.
Il Barça ha messo in mostra il solito roster infinito e, addirittura, era privo di Lakovic e Burton, non osiamo pensare cosa sia questa squadra con tutti gli effettivi a disposizione. I catalani hanno una forza d’urto impressionante sotto canestro con Ndong, Vazquez e Lorbek, hanno un “certo” Navarro che tira dall’arco, hanno dei “comprimari” che si chiamano Grimau o Sada o Mickeal o Morris, veramente una squadra senza punti deboli che è un piacere per gli occhi vedere giocare. Addirittura Rubio si è permesso il lusso di far passare la palla in mezzo alle gambe del povero Eze nel pieno dell’area biancoverde……………………
La cronaca di questa partita è un continuo elastico fatto di break e contro break, di fughe del Barça rintuzzate dalla Mens Sana che, comunque, non ha mai dato l’impressione di poter riaprire davvero la partita. Ogni volta che i senesi si sono riavvicinati, in più di un’occasione i biancoverdi sono arrivati a -4 o -5 e addirittura a -2, i padroni di casa hanno dato un’acceleratina scappando di nuovo e dimostrando di giocare come il gatto col topo.
9-0 all’inizio con la firma scintillante di Rubio, primo canestro senese di Eze, avvicinamento della Montepaschi a -3 e allungo del Barcellona con Vazquez e Navarro, si va sul 22-9 per i padroni di casa ma il quarto si chiude sul 22-15.
28-18 dopo un paio di minuti di gioco nel secondo quarto, sono Lavrinovic e Hawkins a riportare Siena a -6 e poi TMac a -5 con una tripla. In questo frangente si distingue Zizis e Siena riesce a tenere il contatto fino alla sirena del riposo lungo che coglie le due squadre sul 40-35 per il Barça.
Nel secondo tempo la musica non cambia, Barcellona scappa ma Siena si riavvicina addirittura fino al -2, ma qui un parziale di 10-0 fa volare in doppia cifra il vantaggio degli spagnoli. In doppia cifra anche il vantaggio a fine quarto (60-49).
Nell’ultimo quarto è Hawkins a caricarsi la squadra senese sulle spalle e, con due triple consecutive, a riavvicinare i suoi a -5 e costringere Pascual al time-out. Dal time-out esce molto meglio il Barcellona che riesce ad andare anche sul +14 facendo scorrere i titoli di coda con 3 minuti di anticipo, finisce 85-70 con una standing ovation per Rubio.
PIANIGIANI:
Siamo riusciti due o tre volte a ricucire, siamo stati bravi a non lasciarci spianare dopo il loro avvio-scock, ma per vincere qui devi fare una partita extra e non sbagliare tutti i tiri aperti che abbiamo invece sbagliato noi.