[b]Lottomatica Virtus Roma – Carife Ferrara 84-73[/b]
ROMA – E’ una Virtus Roma che non strappa applausi ma piace in questa nona versione bonicialliana, tutta sangue freddo e potenza, al punto tale che viene spontanea la domanda se forse questa sera si è assistito, per la prima volta, alla prima autentica versione post-crisalide di quello che ha in testa il coach triestino da quando ha accettato l’amletica panchina giallorossa.
Sangue freddo e potenza quindi, la Virtus Roma ha dovuto farne ricorso ad ampi dosaggi nell’atto in cui, nel terzo periodo, Ferrara aveva palla in mano con Yoann Sangarè dalla lunetta, 49-53 a 2°37″ dalla terza sirena e potenziale allungo bianconero a +6. Ed invece il giovane play francese spadellava un inguardabile 0/2 e subiva il ritorno del redivivo, letteralmente, Ibby Jaaber che capovolgeva proprio in due minuti, aiutato e surrogato da un rivitalizzato Vitali, sul 57-53 e tutti al terzo intervallo prima del [i]rush[/i] finale.
Sino a quell’istante, ai fatidici due tiri liberi di Sangarè, coach Valli aveva ben piazzato le sue belle trappole per le faine della Virtus, l’unica faina che non ci era cascata era appunto Ibby Jaaber, finalmente ritornato in gran spolvero nel ruolo di Super Ibby con alla fine 24 punti in carniere e 24 di valutazione finale.
E coach Boniciolli gongola, quando le partite iniziano ad essere di peso specifico consistente la sua squadra comincia a dare concreti cenni di solidità mentale, proprio quello che lui stesso ha spesso auspicato e poco visto fino ad ora.
Era molto più facile ad un certo punto della gara attendersi come in passato il crollo mentale della truppa in giallorosso ed invece questa sera, al cospetto di una buonissima Carife Ferrara, assolutamente in corsa per la salvezza in Lega A, la risposta di un gruppo che comincia a trovare il bandolo della matassa nei momenti difficili, quelli cioè quando uno stupendo Luke Jackson, ad esempio, imitato poi anche da Daniel Farabello, segna anche dalla panchina e riesce a mantenere la calma, a piegare le gambe in difesa, a caricare di falli la difesa avversaria con penetrazioni su penetrazioni, a giocare in modo finalmente lucido ed ordinato.
Sia chiaro, nulla di stellare ma sempre meglio del semi-nulla di ieri in questi frangenti.
Per il resto, la solita Virtus ormai molto accurata in difesa che costringeva Bee Beep Spinelli a girare vistosamente a largo dallarea con i suoi P&R per il suo preferito, al secolo Sharrod Ford (riuscirà ad innescarlo solo in tre circostanze, una nel primo quarto ed unaltra, spettacolare, nel secondo quarto e l’ultima nel quarto finale ma ormai senza grande peso specifico nella stessa gara), ma solito attacco a difesa schierata difficoltoso, macchinoso, tantè che la sensazione, oramai più che una semplice sensazione mista a certezza, sia che la Virtus non riesca a staccarsi mai gli avversari di dosso più per conclamate limitazioni nel gioco con palla in mano che per virtuose azioni difensive altrui.
Palle perse (ben 11 nel solo primo periodo !), ruggine tra i reparti, rari uno-contro-uno che funzionano come dovrebbero funzionare, pochissimi rimbalzi in attacco.
Boniciolli partiva con Giachetti a portar palla per pensare anche a limitare la verve di Spinelli ma larma in più per Roma sembrava di nuovo Ibby Jaaber che si faceva notare non solo per qualche bella conclusione da tre (3/3 dalla linea dei sogni), ma anche per un stupendo salto a rimbalzo che gli procurava un viaggio in lunetta e molti applausi.
Si rivedeva in startin five De La Fuente assieme a Crosariol, chiudeva Dragicevic lo schieramento e lui stesso si faceva notare per una bella tripla messa segna ma anche per un pari errore con molto più spazio a disposizione rispetto alla realizzazione precedente.
E la Carife ? In cambusa in attesa che il fortunale smettesse per riprendere possesso del ponte di comando.
Sorniona, attenta, non mollava la presa, si assestava ad uno scarto sempre intorno ai 4 punti (primo intervallo a favore dei padroni di casa sul 17-15 per un primo periodo però tutt’altro che esaltante), ribattendo colpo su colpo. Ottimo Jackson (che finirà con un ottimo 32 di valutazione e con un bottino finale di ben 30 punti), benissimo Ford, sottotono invece uno sparuto Grundy, nettamente aldisotto della sua buonissima media di realizzazione.
Jaaber decideva di dare il primo strappo, tripla e Roma +5, poi due liberi di Winston a +7 al 18° per un 32-25, in un momento in cui entrambe si fronteggiavano con una rinomata e puntigliosa 1-3-1. Gigli ancora, +9 e dopo due liberi di Spinelli altra tripla spezzagambe di Jaaber, al 19° Roma a +10.
Ma Biella stringeva i denti, finale di secondo periodo con un parziale recupero grazie alla premiata ditta Spinelli-Ford e conclusione sul 39-32 per una Virtus Roma dai cingoli poderosi ma ben insabbiatisi nell’ottima palude difensiva emiliana.
Terzo quarto ed iniziava il Jackson’s Show, Roma subiva un parziale da 4-17 in un amen, grazie alle solite stoltezze in fase di possesso e con il mancino statunitense da Eugene a fare pentole e coperchi, complice una difesa troppo all’acqua di rosa di un distratto Luca Vitali che lasciava troppo spazio e tempo al cecchino bianconero, il quale, senza farsi pregare, dava un autentico colpo di mazza ferrata al risultato, 43-47 al 25° e Boniciolli che, al termine dello spettacolo, chiamava un [i]time-out[/i] doveroso.
E da questo istante rientrava una Virtus più maligna, di nuovo attenta in difesa ma anche più sicura di se nonostante qualche errore di troppo al tiro libero. Bene Vitali rinfrancato, bene Winston e Dragicevic in chiusura sullo spauracchio Ford, ottimo Jaaber che propizierà il contro-break che Ferrara non riuscirà mai più a ricucire, intervallo appunto sul 57-53 per l’Urbe.
Il quarto periodo non faceva altro che confermare la solidità di Roma e l’attimo fuggente colpevolmente perso da una bella Ferrara forse anche un pò sfortunata in certi frangenti.
La Virtus si accaparrava un cospicuo margine, +11 al 34° sul 66-55 grazie ad uno spumeggiante Iacopo Giachetti, altra buona prova per lui dopo l’altra discreta prestazione contro Treviso, un vantaggio che arrivava anche ad un comodo e sereno +15 dell’ultimo giro di lancette, 84-69.
Si chiudeva sull’84-73 per una Virtus Roma che dimostrava, finalmente per la prima volta nell’era Boniciolli, di saper dominare l’ansia da vittoria allorquando l’avversario, con pieno merito, metteva il naso avanti. Scelte lucide, coraggio e sandue freddo, che sia l’inizio di quello che tutti auspicavano ? A Biella l’ardua sentenza.
[b]Sala Stampa[/b]
[b]Valli[/b]
Per 30 minuti abbiamo anche giocato una buona pallacanestro.
Non dimenticate che loro hanno un livello elevato di gioco e di potenza per i nostri parametri, hanno due sestetti da schierare rispetto a noi.
Ce la stavamo giocando, poi Jaaber ed Hutson e Giachetti, di forza e di potenza hanno portato a casa la partita. Non ci hanno fischiato azioni a favore che avrebbero potuto dare una svolta alla gara ma non mi lamento affatto, ci sta, va bene così, purtroppo Grundy ha bucato la gara ma latteggiamento è stato giusto.
Però il quarto fallo di Ford ci ha condizionato. Roma ha segnato molto in transizione, 5 vs 5 siamo stati più bravi noi.
Non credo che i tiri liberi sbagliati di Sangare sul +4 avrebbero influito sul risultato, abbiamo tirato male da 3 nel primo quarto ma poi ci siamo rifatti nel terzo periodo, purtroppo alla fine Roma è finita su di giri.
In trasferta mi è piaciuto questo atteggiamento, ripeto vorrei vedere magari il quarto fallo di Ford fischiato più in là, sarebbe stata un’altra gara ma, ribadisco, sono soddisfatto lo stesso. Allandata abbiamo beccato Jaaber in stato di grazia come questa sera, Roma ha una classifica bugiarda, lo sapete, ma arriverà in alto, vedrete.
Roma ha grosso fisico e grosso peso specifico, comunque Spinelli è andato abbastanza bene, certo non micidiale come abbiamo visto a Cremona ma ha fatto il suo.
Resto molto fiducioso per la salvezza, vedo convinzione e dedizione alla causa e questo mi piace parecchio, del resto se non avessimo buttato alle ortiche le gare contro Montegranaro e Teramo oggi avremmo qualche punto in più e maggiore fiducia ma, giuro che non è retorica, va bene così, adesso avanti con Rieti o Napoli e Siena.
[b]Boniciolli[/b]
Dicevo ad i miei assistenti scherzando che potrei fare il profeta. Conoscendo i miei polli, ed anche il valore di Ferrara che ha 3 giocatori di livello come Schultze, Ford e Spinelli, ero sicuro che la gara sarebbe stata molto più in equilibrio rispetto a quanto si pensasse.
Dovevamo stare tranquilli, non sbandare quando si poteva andare sotto, e siamo andati sotto, e ci siamo riusciti.
La prima vittoria di sistema, senza individualismi, con la difesa, con qualche contropiede, abbiamo sprecato troppo (11 palle perse, disastroso nel primo periodo), e quindi mi son piaciute le reazioni in difesa, da un Giachetti eccellente (ancora meglio rispetto alla gara contro Treviso), e da un Luca Vitali bravissimo perché dopo il suo nuovo ingresso ha fatto vedere cosa può fare.
Bravissimo Jaaber ed Hutson, attorno bene De La Fuente, qualche problemino per Winston e si è visto, poi rientrerà Minard.
Ma questa vittoria me la tengo stretta, in questo momento conta il surpuls emotivo che ora conta.
Siamo entrati nella fase della stagione che non si può sbagliare, perdere una gara è quasi un passo indietro nella griglia dei playoffs, dobbiamo restare attaccati al treno dei playoffs ma non basta, perché 7 vinte sulle ultime 9 e non siamo ancora certi di nulla.
Dobbiamo giocare meglio in trasferta, a Biella saranno incazzatissimi e ci stanno aspettando. E una gara che avrà dei contenuti veri, quindi per produrre una prestazione vincente.
Sì, questa sera formidabile Jaaber ma lui non deve essere il solo terminale offensivo, mi aspetto da tutti unalternativa offensiva a Jaaber, non possiamo pensare di fargli fare il go-to-guy a vita e non possiamo pensare di giocare 7 finali di scudetto ipotetiche solo con lui come unica opzione offensiva ma attenzione, tutti han fatto il loro dovere.
Importante quindi questa sera, era una partita sporca, loro han giocato a cuor leggero, mi è piaciuto latteggiamento. Per un futuro importante le guardie che abbiamo nel roster devono produrre offensivamente di più. Abbiamo un quartetto di lunghi invidiabile, il più forte forse che io abbia mai allenato e siamo competitivi contro chiunque.
Questo Giachetti non è tanto lontano da Poeta, con un vantaggio che difende di più sui 28 metri. Per me sto ragazzo sta ritrovando fiducia. Ovviamente non è assolutamente una bocciatura per Vitali, anzi, con un roster da 13 persone ci sono gare in cui tutti vanno gestiti. Quindi questa sera gli italiani han fatto benissimo, anche Gigli ha fatto il suo assieme a Crosa (troppo dinamico Ford per lui, quindi per questo ha fatto meno minuti). Luca si è messo su Jackson che in quel mentre stava facendo danni enormi, ha consentito i due recuperi che poi ha spinto Ibby a fare il contro-break. Mi aspetto anche una reazione da Gigi quando rientrerà abile e arruolato.
[b]Parziali[/b]
(17-15; 22-17; 18-21; 27-20)
[b]Progressione[/b]
(17-15; 39-32; 57-53; 84-73)
[b]Startin’ five[/b]
[b]Lottomatica Virtus Roma:[/b] Jaaber, Giachetti, De La Fuente, Dragicevic, Crosariol
[b]Carife Ferrara:[/b] Grundy, Ford, Spinelli, Ford, Jackson
Arbitri: Carmelo Paternicò, Massimiliano Duranti, Maurizio Biggi
[url=http://195.56.77.210/game/64026.html]Tabellini[/url]
[b]MVP Roma[/b]
Ibby is back, Ibby è tornato. Prestazione sontuosa, 24 punti frutto di 5/7 da 2 e 3/4 da 3 e ben 4 rimbalzi catturati. Se mantiene questa ispirazione Roma vede rosa.
Applausi anche a Giachetti, 12 punti di cui 8 dai tiri liberi per un buonissimo 100% ma soprattutto fiato sul collo a Spinelli e lucidità e ritmo in fase di possesso. Bene anche Andre Hutson, 11 punti. Bene anche Dragicevic, 7 rimbalzi e molta legna in cascina.
[b]MVP Ferrara[/b]
Si aspettava Anthony Grundy, è venuto fuori Luke Jackson, imperiale e maestoso con i sui 30 punti stampati in faccia da ogni dove, con un ottimo 62% da 3. Costante minaccia per la Virtus, ha fatto sudare sangue a tutti in casa Virtus, bravissimo e decisivo.
Bene anche Ford, sempre elegantissimo ed efficacissimo.
[b]WVP Roma[/b]
Poco spazio per un Andrea Crosariol a mal partito contro quel ballerino di [i]tip-tap]/i] come Sharrod Ford, solo 1 rimbalzo in 10 minuti d’impiego, ci si aspetta di più da lui.
[b]WVP Ferrara[/b]
Facile, Anthony Grundy è stato un flop: 2/5 da due, 1/5 da 3, troppo poco per il realizzatore principe della Carife che attendeva da lui ossigeno e speranze.
Fabrizio Noto/FRED