TOR | BKN | ||||
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PTS | DeMar DeRozan | 26 | Jarrett Jack | 35 | |
REB | Jonas Valanciunas | 11 | Brook Lopez | 12 | |
AST | DeMar DeRozan | 9 | Jarrett Jack | 13 |
Brooklyn, 30 gennaio 2015. Quando si dice Nets-Raptors, si sa già, ormai, che si ha a che fare con la breve ma intensa storia di una rivalità sinonimo di battaglie all’ultimo respiro! Anche la sfida di stanotte, riedizione dei playoff della scorsa stagione, non si sottrae al trend, nonostante i Nets siano ben lontani dagli standard dei loro immediati predecessori… Onore alla truppa di Hollins, che mostra chiari segni di ripresa sotto il profilo della forma fisica e del gioco, ma anche e ancora spaventose lacune difensive, ma la vittoria prende il volo per il Canada, troppo più forte, completa e profonda la formazione ospite, che infila la quinta vitoria consecutiva e veleggia ai vertici della Conference.
Primo quarto. Parte a razzo Toronto, con Vasquez (immarcabile), prima, con otto punti consecutivi, con Valanciunas, che mostra un’ottima mano dalla media, poi (un rebus per Plumlee!). Inizio disastroso, invece, per i Nets, che ne mettono una su cinque e soffrono la mancanza di spazi per le vie centrali (3-16). Hollins corre ai ripari inserendo Lopez, insieme a Corey Jefferson, in area e Bogdanovic per Anderson, mentre escono Vasquez e Valanciunas. Lentamente le cose cambiano: più rimbalzi, più tiri dalla media e soprattutto tanta difesa per i padroni di casa (ottimo Bojan su Lowry), che inceppano il finora perfetto fuoco di fila canadese e risalgono lentamente la china (19-22 al 10′). Il classico gancio dal post basso di Brook Lopez porta Brooklyn ad un passo dalla rimonta, ma una topica di Bogdanovic (fallo su tiro da tre sulla sirena) regala a Toronto i liberi dell’ultimo allungo: 23-29 al primo intervallo.
Secondo quarto. Inizialmente l’inerzia non cambia: Lopez concretizza un gioco da tre punti “bruciando” il rientrante Valanciunas dal post basso, Jack materializza il primo sorpasso dalla lunetta. Ora i Nets schierano un backcourt “difensivo” con Anderson e Bogdanovic insieme, ed i loro tagli fruttano anche sull’altro fronte, lo stesso Jefferson, inchiodando una spettacolare schiacciata su alley-oop di Jack (onnipresente), accende l’arena! Casey corre ai ripari spedendo in campo Patterson, ma è il momento di Lou Williams: entra in striscia infilando una serie di canestri e facendo impazzire le marcature di casa, capaci di opporgli solo falli! In un amen Toronto ha di nuovo il vantaggio in doppia cifra (42-52 al 19′). Hollins risponde con uno strano quintetto, con Morris al fianco di Jack e Plumlee e Lopez in campo insieme; la circolazione ne giova e la fase offensiva si mantiene discretamente produttiva, ma paga un tremendo dazio in difesa: Toronto fa, praticamente, ciò che vuole e, quando Williams tira il fiato, ci pensano Ross e DeRozan a tenere il punto. Una difesa inconsistente da parte dei Nets e la qualità e la profondità degli esterni Raptors sono le chiavi della nuova fuga ospite, con il tabellone che, a fine primo tempo, recita 54-66.
Terzo quarto. Toronto pare giocare come il gatto con il topo, ora sono Amir Johnson e Valanciunas a far impazzire Lopez e Plumlee, mantenendo, per gli ospiti, una impressionante efficienza offensiva: in un batter d’occhio è +17 ospite (59-76, ennesimo timeout per Hollins). I padroni di casa insistono con il quintetto “alto”, ancora con Lopez e Plumlee in campo insieme. Il gioco dei Nets passa, in questa fase, per Joe Johnson, con i suoi giochi a due con Lopez, che si apre a ricevere dalla media, e Plumlee a tagliare sotto canestro: spesso irisultati sono buoni, ma sull’altro fronte la difesa sul pick and roll è troppo molle e la guardia di turno, dopo aver ricevuto il blocco, affonda nelle maglie bianconere come il burro. I Nets rosicchiano qualcosa nel finale di parziale grazie ad un fisiologico calo dei ritmi imposti dai Raptors, e la piccola rimonta di casa potrebbe essere anche più consistente del conclusivo 82-91, se un superlativo Valanciunas non mettesse letteralmente le mani addosso a Lopez su ambo i lati del parquet! La sfida tra i due centri è emozionante e vale il prezzo del biglietto e si ha la sensazione che, nonostante la differenza di valori in campo, la gara abbia ancora qualcosa da dire: forse i Raptors hanno perso il treno per chiuderla anzitempo e, nonostante le lacune difensive, Brooklyn sta rispondendo presente!
Quarto quarto. Con Lowry momentaneamente in panchina con il ghiaccio sul piede e un Valanciunas da minutaggio centellinato, Toronto perde un po’ di smalto sul pick and roll ed inizia a forzare dalla lunga, mentre Jack e Plumlee non hanno di questi problemi ed iniziano a macinare punti. Jack è scatenato e mostra l’efficacia del suo marchio di fabbrica: palleggio, crossover, arresto dalla media e tiro in sospensione in leggero fade away! Dalla lunetta Anderson impatta a quota 93 a -7’30”. Toronto produce la miseria di 4 punti nella prima metà di parziale, mentre Jarrett Jack è in trance agonistica e non sbaglia più niente (firmerà un clamoroso 35+13 alla fine!). I Nets potrebbero anche allungare ancora, se Plumlee (comunque positivo) non sbagliasse una messe di tiri liberi (97-95 a -6′), allora DeRozan prende per mano i suoi e, con 7 punti consecutivi, rimette in piedi la partita (100-100). Anche il rientrante Lopez mostra una crescente intesa con Jack: pick and pop, finta di tiro, palla a terra e terzo tempo di rara potenza ed efficacia! Ma le risorse dei Raptors sono infinite ed il rientrante Williams tiene i suoi in partita (108-107 a -2′). si entra in un infuocato finale punto a punto, costellato di viaggi in lunetta e timeout: Lopez fa 1 su 2, Lowry serve il taglio di DeRozan che richiama u di sé l’aiuto di Plumlee e lo punisce con un assist clamoroso per il liberissimo Amir Johnson: schiacciata e parità a -12” (113-113). Nella bagarre finale Lopez ha il tiro dai 6 metri frontale per la vittoria, ma il primo ferro rimanda tutto ai supplementari!
Overtime. Williams e DeRozan sono infallibili in layup e jump shot laterali, Lopez fa un mezzo miracolo concretizzando un gioco da tre punti dopo rimbalzo offensivo. Ad un minuto dalla fine è ancora parità (122-122). E’ Amir Johnson, ancora una volta, a schiacciare il vantaggio ospite, che sarà definitivo ancora a causa di una topica di Bogdanovic che, a 18” dalla sirena, ha in mano un tiro aperto ma lo rifiuta, riaprendo per Jack e costringendo i suoi ad una conclusione forzata sulla quale, di fatto, si chiude la contesa. Toronto sigilla dalla lunetta il 122-127 finale, facendo sua una vera e propria battaglia, una guerra di nervi in cui il losing effort di Jack e Lopez (35 anche per lui, conditi da 12 carambole) avrebbe potuto sortire un esito diverso senza gli errori commessi nei momenti decisivi del match, ma Toronto è squadra più forte e completa, la vittoria è sua ed è meritata!
by Marco Calvarese