SASSARI – La Dinamo festeggia la conquista della sua seconda Coppa Italia davanti al proprio pubblico, e lo fa asfaltando letteralmente l’Acqua VitaSnella Cantù. Sin dalla palla a due i sassaresi sono riusciti ad imporre il proprio gioco, facendo leva su una difesa a tratti asfissiante. Il break del primo quarto ha deciso il match. Cantù, pur conoscendo le virtù dei padroni di casa, non è riuscita a contenere il gioco in campo aperto, marchio di fabbrica di Meo Sacchetti. Sassari ha dimostrato che la sua stagione è finalmente svoltata e che il campionato ha forse trovato ufficialmente l’antagonista dell’Olimpia Milano. Cantù paga le due settimane di sosta oltre gli ultimi allenamenti effettuati a ranghi ridotti per via di infortuni e influenza.
LA PARTITA
Meo Sacchetti lascia a riposo Edgar Sosa, vittima di una fastidiosa tendinite alla mano destra, e porta in panchina l’ex di turno Cheikh Mbodj. Il quintetto iniziale è quello annunciato, con Jerome Dyson a dettare i ritmi del match. Sacripanti recupera tutti gli infortunati e lancia in quintetto un debilitato Stefano Gentile. L’impatto sul match dei biancoblù di casa è semplicemente devastante e rispecchia quello della finale di Coppa Italia di domenica scorsa contro l’Olimpia Milano. L’MVP del week end del PalaDesio, David Logan, trova subito due triple che, intervallate da quella di Sanders e dal canestro in entrata di Jerome Dyson, portano Sassari sull’11-0 dopo poco più di due minuti di gioco. L’immediato timeout richiesto dalla panchina ospite non interferisce assolutamente sull’inerzia del match. I primi due punti firmati da Jones sono solo il preludio ad un’altro break di 7-0, che regala il 18-2 ai ragazzi di Meo Sacchetti. Quest’ultimo inizia molto presto le rotazioni, riuscendo a tenere altissima l’intensità sui due lati del campo. Il primo quarto si chiude sul 25-8, con gli ospiti che sembrano ipnotizzati dall’atmosfera del PalaSerradimigni.
Il secondo quarto si apre sulla falsariga del precedente, Sassari continua a lavorare benissimo in difesa e Cantù non trova al via del canestro. Il canestro di Kadji porta il punteggio sul 27-8 e si percepisce la netta sensazione che il match abbia già trovato il suo padrone. Il folto gruppo di tifosi proveniente da Cantù inizia a contestare i propri giocatori, rei di non abbozzare uno straccio di reazione. Dopo la tripla di Feldeine per il 27-11, si assiste al dominio delle difese sugli attacchi, e per quasi tre minuti il canestro pare stregato. Meo Sacchetti chiama il minuto e chiede ai suoi ragazzi di tenere alta l’intensità difensiva e di aggredire il canestro con più decisione. Sassari esce dal timeout molto carica e, grazie ai canestri di Sanders e Jeff Brooks, tiene a distanza di sicurezza l’Acqua VitaSnella (34-13). Si va velocemente verso la sirena dell’intervallo lungo, con coach Sacripanti che trova da Williams e Abass i punti che permettono agli ospiti di non sprofondare. Il 40-21 con cui si chiude il secondo periodo rispecchia fedelmente l’andamento del match.
Dopo la straordinaria esibizione della Banda della Brigata Sassari, che raccoglie l’ovazione del PalaSerradimigni, il match riprende con la Dinamo che pare non avere il fuoco del primo tempo. Cantù alza l’intensità difensiva e cerca di ricucire lo strappo. Meo Sacchetti, dopo la tripla di Jones che sigla il 42-26, vuole subito parlare con i suoi ragazzi. Il match viaggia ora sui binari dell’equilibrio, con Shane Lawal che però dimostra di voler ancora dire la sua. A metà quarto il 49-32 è ancora rassicurante per i biancoblù di casa. Il PalaSerradimigni esplode sulla clamorosa schiacciata di Jerome Dyson e regala al folletto ex Brindisi una standing ovation da brividi. Cantù sembra un pugile sull’orlo del KO, ma Sacripanti non vuole lanciare l’asciugamano sul parquet, ma chiede la reazione ai suoi ragazzi. Si va all’ultimo quarto sul punteggio di 67-46.
Si gioca praticamente in pieno clima da garbage time. C’è solo il tempo per apprezzare alcune ottime giocate di Abass per gli ospiti oltre ad una splendida stoppata di Cheikh Mbodj. Il punteggio finale di 86-69 chiude una serata fantastica per i colori biancoblù di casa. Gli ospiti vengono contestati dai propri sostenitori e pagano una settimana di allenamenti giocati a ranghi ridotti.
SALA STAMPA
Meo Sacchetti
Siamo partiti molto bene con un primo quarto che somigliava a quello della finale di Coppa Italia. Avevamo ancora tanta adrenalina e abbiamo avuto un ottimo approccio in attacco ma soprattutto in difesa, concedendo loro solo due punti nei primi cinque minuti. Abbiamo indirizzato la partita nella giusta direzione fin da subito, mentre nel secondo tempo ci siamo forse rilassati un po’ troppo ma ormai il destino del match era segnato. Negli ultimi quarti abbiamo giocato meno bene ma nonostante la nostra percentuale al tiro sia scesa, non abbiamo abbassato l’intensità. Temevo un po’ che questi festeggiamenti per la Coppa ci distraessero, mentre con il senno del poi devo dire che forse ci hanno dato una spinta in più. Non so se si possa parlare di una svolta mentale dopo il week end di Desio, ma sicuramente abbiamo assistito all’applicazione di questi giocatori dal grande talento fisico in difesa oltre che in attacco, sposando la nostra pallacanestro al meglio. Penso e spero che la squadra stia prendendo consapevolezza di queste abilità, metabolizzandole al meglio.
Pino Sacripanti
Chiediamo innanzitutto scusa ai nostri tifosi che sono venuti fin qui per seguirci e sostenerci. Abbiamo disputato un primo quarto inguardabile malgrado sapessimo che Sassari sarebbe partita forte, aggredendoci e bombardando da tre, sulla scia dell’entusiasmo della Coppa Italia. Abbiamo perso undici palle sanguinose consegnando praticamente loro la partita. Nel secondo tempo abbiamo preso le misure ma ormai il match era segnato e a Sassari restava solo gestire il vantaggio. Questa partita si è decisa nei primi nove minuti, non siamo riusciti a fare il nostro gioco patendo la loro pressione, perdendo stupidamente palla e senza combinare nulla in difesa. La prova è che abbiamo speso un solo fallo in dieci minuti. Veniamo da due settimane di stop, non cerchiamo scusanti nonostante siano state due settimane travagliate tra infortuni e acciacchi vari. La sconfitta di oggi è un bel cazzotto che speriamo ci serva come lezione e recuperare quella brillantezza che oggi ci è mancata nei primi minuti. Faccio i complimenti a Sassari per la conquista della Coppa Italia e per la partita fatta oggi, noi abbiamo sicuramente sbagliato molto ma avevamo davanti un avversario tosto e determinato.
Stefano Gentile
Bisogna fare i complimenti Sassari che ha condotto la partita dal primo minuto fino all’ultimo con grande facilità. Noi non abbiamo fatto vedere spunti positivi in tutta la gara e l’unica cosa da fare è dimenticarla. Quando tra due squadre c’è così tanto divario non può essere solo colpa o merito di una. Sassari è in fiducia e sta prendendo consapevolezza nei suoi mezzi, ma è una squadra che abbiamo battuto e con la quale potevamo disputare un’altra partita. Abbiamo sbagliato completamente l’approccio fin dalla primo possesso. Speriamo di non mostrare mai più l’atteggiamento visto ora. Nonostante la sconfitta contro Bologna avevamo inanellato una serie di belle vittorie, quello di oggi è un bel colpo ma abbiamo le energie per reagire e cancellare questa brutta prestazione
Jerome Dyson
Oggi abbiamo conquistato una bellissima vittoria, partendo molto bene con una difesa asfissiante. Penso sia stata questa la chiave del match, soprattutto nel primo quarto dove i nostri avversari hanno segnato solo otto punti. Se giochiamo così è dura per gli avversari trovare la strada del canestro, questa è la via che dobbiamo seguire. Siamo reduci da una settimana importante con tre partite conquistate giorno dopo giorno, abbiamo vissuto dei giorni incredibili e questo ci ha unito ulteriormente. La vittoria di oggi è frutto di quella intesa e quella sinergia che si è creata. Siamo ad un buon livello ma abbiamo ancora notevoli margini di miglioramento. Ora dobbiamo puntare a quello. Io mi sento bene, ho fatto un buon lavoro di prevenzione con lo staff fisioterapico e mi sento bene, questi nove giorni che ci separano dalla partita con Pesaro mi saranno utili per rifiatare. La schiacciata? Non sono cose che puoi programmare, accadono. Quando ho fatto l’ultimo passo verso il canestro ho sentito una grande energia e potenza e non mi è rimasto altro da fare che attaccare il ferro.
Dinamo Banco di Sardegna Sassari – Acqua VitaSnella Cantù 86-69.
Parziali: 25-8; 15-13; 27-25; 19-23.
Progressione: 25-8; 40-21; 67-46; 86-69.
MVP: Meo Sacchetti. Se la squadra parte a mille e mette in vetrina una difesa esaltante sin dalla palla a due, il merito è tutto suo. E’ riuscito nell’impresa di riuscire a tenere alta la concentrazione e la voglia di vincere dei suoi ragazzi. Citazione d’obbligo ancora per Jeff Brooks. Il suo rientro è coinciso nella trasformazione della Dinamo.
MARCO PORTAS