Riparte nel migliore dei modi il campionato per la Dolomiti Energia Trento, che esce vincitrice per 78-65 dal posticipo del lunedì contro l’Openjobmetis Varese. I padroni di casa giocano decisamente meglio degli ospiti, mostrando un attacco preciso e ben distribuito contro una Varese dipendente da Maynor e dal tiro da fuori. Tardivo il tentativo di rientro dei lombardi, l’Aquila controlla con qualche piccola difficoltà e raggiunge Brindisi a quota 22 punti. Non sortisce per ora l’effetto sperato l’arrivo di Caja, tradito da Kangur e con un Diawara ancora lontano dalla miglior condizione.
Caja alla prima sulla panchina varesina schiera Maynor Kangur Diawara Eyenga e Jefferson, per Trento partono Forray Mitchell Sanders Pascolo ed Owens. Poca fluidità offensiva ad iniziare la partita, con tanti errori sia a difesa schierata che in velocità da entrambe le parti. Il primo minibreak è firmato Trento con il contropiede dell’11-7 dopo sette minuti non indimenticabili, Mitchell croce e delizia prima sbaglia tutto poi firma il 17-9. Ma a Varese non riesce praticamente nulla se non scheggiare ferri da fuori (1/7), Grant sulla prima sirena fa 20-9.
Maynor si mette in proprio e riscatta un brutto primo quarto con 7 punti e l’assist per la tripla di Kangur. Si vive di tiro da lontano, Varese torna così a -1 dopo due minuti perché Trento sbatte contro la zona e l’atletismo di Eyenga e Jefferson, tolgono le castagne dal fuoco Spanghero e Baldi Rossi per il 28-22. La Openjobmetis però ha ritrovato la mira dalla distanza, Diawara si toglie gli occhiali e si sblocca, ad un minuto dall’intervallo pareggia Eyenga a quota 32. Risponde subito l’idolo di casa Flaccadori, ma soprattuto Mitchell con un tiro da 4 che vale il 39-34 di fine primo tempo.
Inizio di ripresa sprint per Trento, che va subito ad indirizzare pesantemente la partita. Dopo un minuto è nuovamente al +11 con la potenza di Owens, poi dilaga fino al 51-34 con Varese che spento Maynor rimane totalmente senza idee in attacco. I biancorossi sono così in difficoltà che infilano anche uno 0/4 ai liberi, segna solo un grintoso Callahan ma serve solo ad impedire a Varese di affondare definitivamente. Trento però gira benissimo in attacco, limita al minimo le palle perse e va all’ultimo intervallo sul 65-44.
Non è solo accademia il quarto periodo perché si inceppa l’attacco dei padroni di casa che iniziano forse a guardare troppo il cronometro, due triple di Casella valgono l’ultima flebile speranza varesina per il 69-56. I lombardi riescono a dare qualche minuto di intensità difensiva, lo scatenato Casella ha ritrovato la mano da fuori e fa 69-61 riaprendo la contesa a 4 minuti dal termine. Brava Trento a non scomporsi, Varese si ferma sul più bello, si distrae in difesa su Grant e butta via palloni in attacco. Il controparziale di 6-0 chiude praticamente la contesa, finisce 78-65.
DOLOMITI ENERGIA TRENTO – OPENJOBMETIS VARESE 78-65 (20-9;19-25;26-10;13-21)
Tabellino
MVP: difficile trovarne uno per una squadra che ha qualcosa a turno da tutti i propri elementi, Grant è protagonista sia nell’allungo decisivo che nel momento di maggior difficoltà. Per lui tabellino di 12 punti e 4 recuperi.
Il peggiore: se Diawara sembra ancora limitato dal problema alla vista, a non vedersi mai è Kangur, fermo a 8 punti con 3/8 dal campo in 30 minuti di gioco.
AREA STAMPA
Caja: guardando il risultato finale balza all’occhio un certo scarto, però sono soddisfatto di 35 minuti di gioco, cioè i 20 del primo tempo e gli ultimi 15. Non abbiamo rispettato il piano partita in quei cinque minuti, in cui siamo finiti a -19, da quel momento lì Trento non ha mollato niente ed ha giocato la sua. Abbiamo tenuto Trento a 78 punti, una squadra che spesso in casa va oltre i 90 quando vince, ci è mancato quel break lì culminato in un 1/6 ai liberi, qualche tiro da tre non entrato. Kouba ha fatto 1/7 da tre ma ha fatto un’eccellente difesa, è stata una guida per la squadra che gli è andata dietro ed ha giocato con coraggio.
Non siamo stati bravi a capire l’importanza di ogni possesso, tanto più che quando Maynor è andato in difficoltà fisica ci siamo trovati senza gente in grado di trattare la palla, inoltre spesso le nostre perse hanno causato facili canestri avversari. Difensivamente sono soddisfatto di quello che abbiamo fatto, in attacco abbiamo mosso la palla ma un giocatore in più in quel ruolo ci aiuterà sicuramente. Abbiamo bisogno di maggior qualità dal perimetro, non per mancanza di fiducia ma per aiutare gli altri, in base a quanto tempo saremo senza Rautins.
Oggi comunque sono soddisfatto di tutto, l’unico rammarico le palle perse, prendo quanto di buono ho visto.