Roma, 10 marzo 2015 – Servirà l’impresa alla Virtus Roma, perché di questo si tratta, per ribaltare il -16 subito 7 giorni fa a Bandirma contro il Banvit e volare ai quarti di finale contro la vincente dello scontro tra PGE Turow-Paris Levallois.
Nel basket, come nella vita, tutto può accadere pertanto i Dalmonte’s Boys, così tosti e determinati in Europa in ogni gara di questa fortunatissima stagione continentale, ci proveranno al 100% a ribaltare l’esito dell’andata nonostante oggi abbia un roster ridotto a lumicino per le ben note vicissitudini fisico-attitudinali ben risapute: Triche, fuga in America e risoluzione odierna ufficializzata del contratto; Gibson, problemi fisici, Freeman, non tesserabile per la manifestazione e forse anche Ejim, botta in viso rimediata a Varese due giorni fa nel match di campionato, se sarà in campo potrebbe non essere al meglio.
Ok, la speranza è l’ultima a morire ma da dove si comincia?
Prima di tutto analizzare il match dell’andata. Il Banvit non è squadra imbattibile in difesa, avendo poi un roster composto da giocatori che amano avere la palla tra le mani e scaraventarla a canestro non appena ne hanno l’opportunità, bisogna farli faticare in difesa, “stancarli” nel doversi concentrare nel recupero sull’azione offensiva della Virtus. Pertanto Stipcevic e D’Ercole che presumibilmente s’alterneranno in cabina di regia, dovranno gestire il possesso con estremo tatto senza affrettare eccessivamente i ritmi o creando le situazioni ideali per le conclusioni dei compagni. Potrebbe sembrare una palese contraddizione in termini, di solito la squadra che deve recuperare un così alto scarto dovrebbe imporre fin da subito un ritmo elevato, proprio per cercare di allargare il divario a proprio favore almeno in prossimità della doppia cifra per poi puntare nel quarto finale l’assalto al -16. Ma il roster di questa Virtus, oggi come oggi, è in grado di reggere 40 minuti a tutto gas senza poi rischiare (esattamente come accaduto nel match dell’andata), di veder la spia gialla della benzina costantemente accesa nei possessi decisivi?
Secondo aspetto, la difesa della Virtus. C’è poco da dire, il Banvit ha dimostrato nella gara di andata tutto quanto di bene si sapesse sul suo conto quando c’è da tirare a canestro con spazio, talento cristallino per i ragazzi di coach Ernak. Roma aveva disputato la solita gara molto attenta spalle al proprio ferro, in situazioni simili la classe offensiva dei vari Rowland, Simmons, Mejia e Davis si è letteralmente esaltata prima che la Virtus crollasse di nervi e di gambe con quell’incredibile, ultimo parziale da 19-4. Quindi un tentativo sano di ribaltamento del risultato dell’andata non può prescindere da una difesa a dir poco PERFETTA da parte di Bobby Jones & Co., altrimenti addio di sogni di gloria. Evitare quindi troppo spazio dal perimetro, conditio sine qua non. Quindi loro palla dentro? Ok, ma meglio prenderne due che tre con frequenza imbarazzante considerando la qualità media dei tiratori turchi.
Terzo aspetto, il fattore ambientale. A prescindere se l’impresa si compisse o meno, sarebbe veramente bello che domani sera il Pala Tiziano si trasformi in una sorta di quinto girone dell’inferno per il Banvit, sportivamente parlando ovviamente, che all’andata ha fatto valere anche questo nei momenti cruciali del match da parte della propria tifoseria (canestro da non convalidare, convalidato, a tempo scaduto nel quarto finale a Safak Edge). Sarebbe bello che i tifosi della Virtus Roma omaggiassero comunque questa squadra e questi ragazzi che tanto hanno dato sino ad oggi in Eurocup, regalando in questa manifestazione delle prestazioni a volte esaltanti contro tutte le avversarie ed in particolar modo al Pala Tiziano, battendole tutte ed in alcuni casi dando prova di gran gioco su ambedue i lati del campo: perché non rendere merito quindi a questi ragazzi ed allo staff tecnico sostenendoli sempre in modo corretto e leale, tributando loro una sorta di encomio con una grandinata di applausi vada come vada? Chissà, il miracolo potrebbe compiersi con un pubblico da 3.500 posti che tifa per una squadra che in questo momento è decisamente smarrita e che forse ha proprio bisogno di questo.
Quarto aspetto, la realtà. Questo Banvit al momento è inavvicinabile per questa Virtus? Probabilmente sì, sicuramente no se ai nastri di partenza a Bandirma sette giorni fa ci fosse stato lo stesso roster che ha dato spettacolo contro le dirette avversarie in Eurocup. Ma con i “se” ed i “ma” non si vincono le partite, perciò occorre un sano ed obiettivo senso critico nel giudicare una partita che domani potrebbe eliminare la Virtus dall’Europa, per poi rivederla chissà quando nella prossima manifestazione continentale di prestigio, a giudicare l’andamento imbarazzante in campionato dell’Urbe.
Però, a prescindere dalla situazione contingente, è difficile avere delle certezze in una stagione in cui si son viste spesso due squadre quasi all’opposto tra Eurocup e campionato. Purtroppo queste due Virtus sono così distanti, così diverse nelle prestazioni da fare quasi rabbia e non si può sottacere che la gemella “sfigata”, quella cioè che ogni fine settimana in Italia mostra spesso il peggio di se, abbia o stia attirando attorno ai propri tifosi un senso di profondo disagio: paurosa, incerta, poco determinata, capace di perdere gare praticamente vinte e di non saper vincere gare che aveva così orgogliosamente ripreso dopo la solita, lenta ed abulica partenza del match.
Ma domani serve la Virtus forte e vigorosa d’Eurocup, quella che ha tirato con il 46% da tre nelle ultime tre gare delle Last 32. Crederci allora sperando, insisto, che il Pala Tiziano sia domani sera una positiva, infernale, bolgia di tifo e di passione come qualche tempo fa.
Infine, ecco le dichirazioni di Luca Dalmonte alla vigilia del match:
“Ci stiamo preparando per quella che a tutti gli effetti va chiamata…impresa. E lo dico per il valore oggettivo degli avversari, per la doverosa forzatura di giocare con equilibri, quintetti e sistema inusuali da parte nostra con sforzi offensivi e difensivi straordinari e tenendo conto che il margine da recuperare è in doppia cifra, putroppo dilatato negli ultimi minuti della gara di andata, e quindi non di semplice recupero. La somma di questi aspetti determina ciò che ci aspetta domani sera: un’impresa».
Arbitri: Antonio Conde (Spain), Milija Vojinovic (Serbia), David Romano (Israele)
Si gioca: Pala Tiziano in Roma, mercoledì 11 marzo ore 20:45 con diretta su Sportitalia (canale 225 bouquet Sky, 153 digitale terrestre)
Radio
L’incontro sarà trasmesso in diretta integrale sulle frequenze di Roma Radio (100.7 FM,
radiocronaca di Edoardo Caianiello) a partire dalle ore 20,30.
Web
Roma Radio trasmetterà l’incontro anche in streaming su smartphone grazie all’app gratuita
“Roma Radio”, disponibile su Android ed Apple Store. Timeout Channel effettuerà la
radiocronaca della sfida sul sito www.timeoutchannel.net.
Fabrizio Noto/FRED