Non sono stati tanto i numeri a dirci quanto gara 1 tra Milano e Montegranaro sia stata bassa dal punto di vista squisitamente estetico, ma sicuramente un quarto da 11-9 e un tempo con soli 51 punti a tabellone e 2300 (forse) spettatori, non può che raccontarci dei cronici problemi di Milano a vincere e convincere. Come giustamente ha detto in sala stampa il GM della Sigma Vacirca, non è la Sutor che deve vincere le partite di playoffs, ma Milano e con grande sincerità e onestà ha anche ammesso che la sua squadra non può competere contro quella milanese, a livello di roster, prestigio e budget. Allora perchè Milano non riesce ad ammazzare le squadre meno titolate sotto il peso della qualità dei suoi giocatori?
L’impressione che si è avuta in gara 1 è di una squadra mal gestita che scontenta Hall quando spara a salve senza criterio, Mancinelli che sta in panchina mentre vede Hall fare quello di cui sopra, Bulleri mentre passa il pallone con una tecnica individuale scadente e Maciulis che assomiglia spesso ad un plantigrado in giro per il campo. In questo momento Milano mette in risalto più i difetti dei singoli rispetto a quanto non ne enfatizzi i pregi ed il solo Morris Finley è sembrato avere un’idea della questione, forse semplicemente perchè è un grande realizzatore capace di crearsi un tiro con iniziative private. Milano non può affidarsi sempre e solo a Mordente (che ha tirato 2-9) oppure su Rocca (dolore alla caviglia sempre presente), per gara 2 servirà un maggior coinvolgimento del positivo Monroe nei dieci minuti di impiego che gli sono stati concessi nel primo episodio ed un buon gioco di pick and roll per coinvolgere offensivamente Arnold che ha fatto vedere grande varietà di soluzioni in questo particolare aspetto del gioco.
Da parte di Montegranaro, servono percentuali migliori del 7-27 da tre punti di gara 1 per provare ad impensierire gli avversari ed anche un Brunner migliore del -5 di valutazione in 23 minuti. Le soluzioni offensive a disposizione di Frates sono limitate ed attaccare con fluidità come nei primi quattro minuti di gara 1 non è sempre semplice, forse potrebbe essere buona cosa cercare di prendere ritmo dalla difesa punendo la sinistra inclinazione di Milano a perdere palloni e quindi andare in contropiede. Non si può chiedere linearità di rendimento a Marquinhos (pur fondamentale nella rimonta del quarto periodo), ma si può e si deve chiedere di più a Cavaliero ed Antonutti, assieme ad un pò di sale da Tsaldaris.
Palla a due alle 17 ancora al Mediolanum Forum di Milano.
Arbitri del match saranno: Cerebuch, Taurino e Giansanti.
Simone Mazzola.