LA GARA IN BREVE – Finisce, come era prevedibile, in 3 gare secche, il viaggio nella post-season della Granarolo Bologna, schiacciata dallo strapotere su ogni aspetto tecnico e fisico dai ragazzi griffati Armani, troppo esperti e cinici per la band di Valli. Anche in questo match, quando i lombardi hanno spinto in attacco e chiuso le maglie in difesa, non ce ne é stato piú per i bianconeri, nel terzo parziale si é creato il gap decisivo che ha chiuso la serie. Sono solo applausi, però, per ognuno dei componenti del team del presidente Villalta, partiti a ottobre con un -2 da brividi, che hanno profuso un impegno encomiabile e che con il lavoro quotidiano in palestra con lo staff tecnico, hanno generato un ottavo posto insperato ma totalmente meritato; poi aver di fronte Milano ha fatto fare esperienza che tornerá buona in futuro. Cala il sipario, ma gli applausi echeggiano ancora. Bravi, bravi tutti, é stata una stagione bellissima.
LA PARTITA NEL DETTAGLIO
1′ QUARTO – Dopo 3 anni, una partita di playoff prende il via a Casalecchio e l’ambiente é elettrico e scenografico da prima del via, Milano comincia decisa e attaccando di prepotenza l’area scatta in testa, bersaglio numero uno: Cuccarolo. Ray con il floater apre le marcature per la Granarolo che col passare delle azioni riesce a contenere meglio le scorribande dei campioni d’Italia, una tripla da leader del capitano impatta il match, purtroppo lo stesso Ray commette il secondo fallo ed é costretto a sedersi in panchina (7-11 al 5′). Gli arbitri vengono contestati per essere forse un pò troppo fiscali, Gentile é l’artefice dell’allungo con canestri di pura iniziativa personale, ma Fontecchio rimedia con un siluro appena entrato. La Virtus mette un’intensita pazzesca in difesa e in avanti prova in qualche modo, a volte non propriamente ortodosso, a sfondare il muro biancorosso, White si scontra contro lunghi di stazza superiore ma lotta indomito, Ragland fa venire i grattacapi a Gaddy e serve l’alley-oop per Elegar che chiude con spettacolo una bella prima frazione.
2′ QUARTO – White prende le sue iniziative con successo prima di riposarsi e lasciar spazio a Reddic, Kleiza vanifica gli sforzi con una tripla dall’angolo, Mazzola pur limitato dagli acciacchi va in aiuto e recupero su ogni cosa semovente, ma Brooks alza la mano e ne mette altri 3 con una facilità sconfortante (23-30 al 13′). Timeout Valli, standing ovation di incoraggiamento della Unipol per i propri eroi, Gaddy stoppa Ragland e segna una tripla importante e ne sbaglia una da libero, Fontecchio e Kleiza si scambiano canestri e Brooks mostra perché é stato un giocatore NBA fatto e finito. La difesa Granarolo, pur impegnandosi allo stremo, lascia qualche varco che la Ea7 sfrutta, da compagine spietata quale é, Valli ordina anche la zona ma Brooks va dentro a piacimento e i lombardi cercano di allungare, ma queste VuNere non mollano mai: due cesti Reddic e un’altra tripla di Gaddy ricuciono lo strappo prima dell’intervallo sotto la doppia cifra.
STATISTICHE A METÁ TEMPO – Gara 3 equilibrata e ben distribuita per ambo i team, senza picchi statistici: Bologna tira sotto il 50% sia da 2 che da 3 (7/17, 5/13), la difficoltà di segnare da dentro l’area é la vera differenza del primo tempo (Milano 15/27). Praticamente in pareggio tutte le altre voci, nessun uomo va in doppia cifra (top scorer: 9 di Brooks da una parte, 8 di Hazell dall’altra), Mazzola unico con 3 penalità a carico.
3′ QUARTO – Avvio subito a gas aperto per la Ea7: Ray sigla il primo paniere della ripresa ma Hackett lo imita subito dopo, Cuccarolo livella Samuels e Gentile lo vendica nel miglior modo possibile, segnando di puro talento prima di andare in panca per un colpo subito. Lamonica da il peggio di sè in un amen fischia un fallo inesistente su Hackett e un antisportivo risibile, per l’ira della folla bianconera (40-57 al 25′). La Granarolo é scossa ma prova in qualche modo a resistere, buttandola sul fisico ma Milano pilotata dalla forza di Hackett e Gentile allunga ancora, stringendo in modo ermetico la difesa, Ray da vero capitano insiste e trova un gioco da 3 punti, White stoppa in cielo Moss, ma gli uomini di Banchi guadagnano troppi giri in lunetta per pensare ad un riavvicinamento. Gentile con una tripla ferale silenzia Casalecchio, ci pensa Ray con un gioco di prestigio a rianimarla (49-64 al 28′). Sempre il figlio di Nando fa vedere perché é il prossimo italiano che sbarcherá in America, l’Olimpia raggiunge il +20 giocando un basket di livello superiore, rendendo la risalita Virtus una lontanissima chimera. Anche perché tutti sanno, a partire dai giocatori in campo, che in realtá é già finita.
4′ QUARTO – La standing ovation del popolo bianconero, per il quasi certo ultimo quarto della stagione, rende onore al merito di questa squadra che ha sicuramente fatto ben oltre il suo dovere. Il tifo incessante, anche durante dieci minuti inutili, buoni solo per qualche giocata sopra il ferro e qualche tripla, mostra quanta passione sopita ha suscitato questa squadra. Gli Splash Brothers escono assieme a 4 minuti dalla fine, Oxilia mette una tripla che esalta i presenti, Fontecchio si merita, concesso da Coach Valli, il saluto da solo e i cori dei seimila. Milano aspetta Sassari o Trento, la Virtus saluta la stagione e il suo fantastico pubblico che resta anche a partita abbondantemente finita, festante come dopo un’importante vittoria.
GRANAROLO BOLOGNA – EA7 MILANO 65-92
Parziali: 18-24; 20-22; 15-27; 12-19;
UFFICIO STAMPA VIRTUS PALLACANESTRO BOLOGNA