Serviva un’impresa e questa arriva puntuale. L’Italia aveva bisogno di una vittoria per alimentare le speranze di passare il turno, di agguantare almeno il terzo posto che significa passaggio alla seconda fase. E si deciderà tutto domani nel match contro la fortissima Turchia, che asfalta nel secondo tempo, dopo tante difficoltà, la Grecia rifilando un sonoro +11 che cambia e non poco la fisionomia del girone. L’Italia non dipende da altri se non da se stessa, in quanto una vittoria contro la squadra del Bosforo equivale a passaggio del turno, indipendentemente dal risultato della Grecia. Nelle ipotesi che riguardano la vittoria delle ragazze di Ricchini, infatti, se le Grecia batte la Bielorussia questa sarebbe secondi e, nell’arrivo a quattro punti con la Turchia prevarrebbe lo scontro diretto. Se invece, nell’ipotesi più accreditata, Leuchanka e compagne dovessero portare a casa i due punti contro le elleniche, in caso di arrivo a tre, conterebbe solo la differenza canestri del terzetto e in questo caso le greche sarebbero fuori dai giochi, in quanto il +5 inflitto alle azzurre si somma al -11 di oggi contro la Turchia, per un complessivo -6 che le pone dietro alle italiane (-5). Dunque anche di un solo punto, ma basta vincere per passare il turno. Anche perchè, e non ci discostiamo troppo dall’argomento, la bella vittoria contro la Polonia fa ben sperare…
Il finale del match di Oradea è un netto 66-55, importante anche per la differenza canestri complessiva, che forse non fotografa appieno il campo, giacchè è servita l’energia di ognuna delle ragazze di coach Ricchini per venire a capo di una partita complicata e in cui le polacche sono rimaste a lungo ben messe grazie alla percentuale da tre punti importante, dove Miedzik (13 punti) e Koc (9) hanno colpito con continuità, e al pivot Kobryn (17+8 rimbalzi) che ha fatto il bello e il cattivo tempo in vernice. Male invece McBride che chiuderà con soli 5 punti e solo un canestro dal campo a fronte di tantissimi errori. Per le azzurre decidono i 17 con 5 assist di Sottana, ma anche e soprattutto i 14 di Masciadri, metà dei quali nell’ultimo periodo. Contribuiscono tutte, in diverse fasi della gara: Dotto (6+5 rbz) all’inizio, Zanoni (6 e tantissimo lavoro) nella fase centrale, mentre nel finale ci pensano Ress e Crippa (7 punti a testa a indirizzarla). Quello che però più conta è una difesa, a zona per larghi tratti, che ha retto, tenendo le avversarie a soli 4 punti nell’ultimo e decisivo quarto. Bene così ora si attendono queste 24 h e domani, ore 19.30, si affronterà la Turchia per un dentro o fuori importante.
Si inizia a marce alte da ambo i lati. Le polacche dalla lunga distanza sembrano prenderci e con Koc e la solita Kobyn volano fino al 7-11. L’intensità di Dotto è fondamentale per reggere l’urto, ma quando dalla panchina esce Miedzik si apre ancora di più la scatola per le biancorosse che alla prima pausa possono contare su 5 punti di vantaggio (17-22) dopo l’1/2 della giovane Owczarzak. Italia più pronta alla ripresa delle operazioni, con Consolini che spara la tripla, ma ancora Mieldzik è immarcabile (20-27). Ress inizia la sua personale battaglia con Kobryn, ma la svolta arriva con il passaggio alla zona 3-2 di Ricchini. La Polonia non ci prende più in attacco e le triple di Sottana e Crippa e il lay up di Zanoni scrivono un 12-0 che ribalta la gara. Solo un errore di Sottana sull’ultimo possesso regala due punti a Leciejowska per il 35-31 all’intervallo. Polonia di nuovo aggressiva con tanta circolazione che premia le tiratrici, con la solita Miedzik che si fa trovare pronta. Gara che ritorna sull’equilibrio del punto a punto, spezzato da Masciadri che dalla lunga distanza si sblocca (42-37). Le azzurre pagano qualcosa avendo sprecato il bonus, ma con un jump di una Formica che non fa rimpiangere Ress e un jumper della solita Sottana arriva finanche il +7 (47-40). Proprio nel momento migliore delle ragazze di Ricchini, le biancorosse tornano prepotentemente in partita. Tripla di Koc ad aprire i giochi, Kobryn a subire una quantità industriale di falli capitalizzando dalla lunetta e solo il coraggio ed il cuore di una tenace Zanoni permette di tenere vantaggio. Nel finale però anche tanta sfortuna, con la tabellata fortunosa di Misiuk e un 1/2 di McBride che valgono la parità a quota 51 all’ultimo mini riposo. Esce alla distanza la squadra tricolore. Ress va col passo e tiro, Masciadri si prende il fallo e segna ben tre liberi, Kobryn segna ma è un fuoco di paglia, perché Masciadri segna stavolta la tripla e quando anche Gatti va a segnare, sul 61-53 a 5’ dalla fine, si possono chiudere i giochi. Questo perché le percentuali si abbassano e non si segna più fino all’ultimo minuto, quando la Polonia, dopo tante triple sbagliate, si sveglia con McBride. Sottana e Crippa dalla lunetta archiviano la pratica, Masciadri col lay up sancisce il 66-55 finale.
Italia – Polonia 66-55 (17-22; 35-31; 51-51)
ITA: Consolini 3, Fassina, Dotto 6, Sottana 17, Gatti 2, Zanoni 6, Gorini 2, Masciadri 14, Laterza, Crippa 7, Ress 7, Formica 2. All. Ricchini
POL: McBride 5, Owczarzak 1, Pawlak, Zurowska ne, Krezel, Miedzik 13, Misiuk 3, Kobryn 17, Jujka ne, Leciejewska 4, Skobel 3, Koc 9.