SASSARI – La Dinamo esce dal baratro grazie a David Logan. Il Professore, con un ultimo quarto pazzesco, ha preso per mano Sassari, che era precipitata sino al -13 (49-62) a sei minuti dalla sirena, trascinandola alla vittoria. Reggio Emilia ha puntato molte fiches sul tavolo di gara 3. Menetti ha ridotto le rotazioni affidandosi al trio delle meraviglie per tantissimi minuti. I 39 minuti di Cinciarini, insieme ai 36 di Polonara e ai 37 di Kaukenas, sono stati pagati a caro prezzo negli ultimi tre minuti, in cui i padroni di casa hanno avuto più benzina nelle gambe. Atmosfera incredibile al PalaSerradimigni dove, durante la presentazione delle due squadre, le due tifoserie organizzate hanno esposto coreografie spettacolari. Presente anche una nutrita rappresentanza della tifoseria ospite, accolta con applausi all’ingresso sugli spalti. La club house della società sassarese è stato il punto di incontro del lunghissimo prepartita, in cui si è rafforzato il gemellaggio delle due tifoserie.
LA PARTITA
Meo Sacchetti, rispetto a gara tre, presenta in quintetto Jeff Brooks al posto di Kadji mentre Max Menetti non cambia e affida ancora il controllo dell’area colorata a Vitalis Chikoko. Sassari parte molto forte e cerca di imporre subito il pressing a tutto campo (5-2). Reggio non si scompone, legge molto bene alcune situazioni e si impossessa del match (7-13). Si gioca in una bolgia assordante, con il PalaSerradimigni vero e proprio sesto uomo in campo. Dyson e Sanders sono molto presenti nelle due fasi, mentre da parte reggiana Polonara e Kaukenas sono devastanti in fase offensiva. Un gioco da tre punti di Shane Lawal riporta avanti Sassari (15-13). Dyson impone al match un ritmo altissimo e il primo quarto va in archivio sul punteggio di 26-22.
La Dinamo cerca i piazzare il break importante e alza l’intensità difensiva. La tripla di Logan porta al +9 (31-22). Menetti chiama il doveroso time out, ma sono ancora i sassaresi ad uscire alla grande. Sosa con un personale di 5-0 firma il +11 (36-25). L’esperienza di Kaukenas e di Cinciarini permette alla Grissin Bon di restare aggrappata al match. Dopo il canestro di Dyson per il massimo vantaggio (+12 sul 41-29), Reggio piazza un parziale di 8-2 che porta le due squadre all’intervallo lungo sul punteggio di 43-37.
Al rientro sul parquet Sassari non trova subito la via del canestro, Reggio ne approfitta e Della Valle con due triple impatta sul 43-43. La Dinamo è in preda alla sua sindrome da terzo quarto. Il canestro sembra stregato, i ragazzi di Menetti scappano via e sul PalaSerradimigni cala il gelo. A metà quarto gli ospiti sono sul +9 (47-56) e sembrano in totale controllo. Lavrinovic sigla il +10 (43-53) e all’ottavo minuto Dyson firma i primi due punti dei sassaresi. Il pubblico cerca di dare la scossa ai suoi giocatori ma Reggio sente l’odore del sangue e non molla un centimetro. La sirena chiude il periodo e il tabellone segna un eloquente 47-56, con un parziale incredibile di 4-19.
Chikoko firma subito il +11 (47-58) e Sassari sembra cedere. Il successivo +13 (49-62) dopo un canestro di Lavrinovic sembra consegnare il match e la serie a Cinciarini e compagni. Professor Logan prende improvvisamente per mano i suoi compagni. Sigla un 4/4 da tre punti condito con una realizzazione dalla media distanza. Sassari impatta sul 66-66 e il PalaSerradimigni esplode. Reggio è stanca, il quinto fallo di Cinciarini e Lavrinovic, con conseguente tecnico, consegnano il match in mano ai biancoblù sardi. Le gite in lunetta non cambiano le sorti della partita che si chiude con due liberi finalizzati con estrema sicurezza da Brian Sacchetti. La preghiera di Della Valle non arriva al tabellone e Sassari salva la serie.
Sala Stampa
Massimiliano Menetti
E’ stata una partita diversa dalle altre due e siamo stati bravi ad adeguarci subito. Peccato perché su alcuni possessi decisivi non siamo stati pronti. C’è solo da dire peccato, ma non posso rimproverare niente ai miei, che stanno mostrando grande personalità e coraggio. Siamo arrivati forse corti alle fasi decisive ma è normale. Sappiamo benissimo che Sassari lotterà fino all’ultimo, ma dobbiamo avere la consapevolezza di poter fare bene. Oggi ci sono mancati due minuti di alto livello ma quando i ragazzi danno tutto in campo io credo che un coach debba essere tranquillo al di là del risultato. Nel finale non abbiamo perso la lucidità ma la calma. Sembrerà paradossale ma ci siamo resi conto lucidamente che ci stava sfuggendo la partita dalle mani. Il quinto fallo di Cinciarini e il tecnico successivo a Lavrinovic ci hanno tagliato le gambe. Ora non ci resta che pensare alla prossima partita.
Meo Sacchetti
Abbiamo fatto quindici minuti di grande intensità anche con break importanti, poi abbiamo tirato il fiato, non chiuso qualche contropiede, e loro sono stati bravi a punirci con alcune triple ben costruite. C’è stata poi la nostra solita sindrome da terzo quarto che questa volta è stata pesante sia sotto l’aspetto del risultato sia per le facce viste in campo. In molte partite abbiamo avuto i cinque minuti di fuoco, anche in Eurolega, recuperando svantaggi importanti ma oggi era necessario tirare fuori qualcosa di diverso. David ci ha dato quella scintilla, quel flash che ci ha dato energia e convinzione e ci ha permesso di portarci avanti. Il messaggio più importante i miei me l’hanno dato all’inizio della partita, scendendo in campo con facce diverse rispetto agli approcci di gara 1 e 2. Poi per come si era messa la partita David ha acceso la fiammella per l’attacco ma la reazione è nata anche dalla difesa. Comunque dovremmo inventare una regola per saltare i primi cinque minuti del terzo quarto.
David Logan
E’ stata una partita di alti e bassi, nel terzo quarto siamo andati molto sotto, ma dopo siamo stati bravi a difendere duro e lavorare bene a rimbalzo tutti insieme. Credo che questa sia stata la chiave per portare a casa la partita, con noi bravi a non disunirci. Questi cali ci sono già capitati, come in Gara 1 a Trento e in alcune partite con Milano. Purtroppo abbiamo dei momenti in cui non riusciamo a segnare e ci intristiamo, basti pensare al 2/17 del terzo quarto. Io non ho perso la fiducia. Ho fatto canestro ma tutta la squadra mi ha seguito. In queste partite il vero fattore è la fiducia e noi siamo consapevoli di che tipo di squadra siamo e che possiamo fare tanti punti velocemente. Questo match è sicuramente importante, credo possa segnare una svolta nella serie perché ci ha indicato la giusta direzione. Dobbiamo vedere i video per capire la loro difesa a zona.
Dinamo Banco di Sardegna Sassari – Grissin Bon Pallacanestro Reggiana 80-77
Parziali: 26-22; 17-15; 4-19; 33-21.
Progressione: 26-22; 43-37; 47-56; 80-77.
MVP: David Logan. Il Professore ha deciso che Sassari doveva uscire dal baratro e riaprire la serie. Ultimo quarto favoloso. Chiude con 25 punti frutto di un 7/12 da tre. La Dinamo si aggrappa alle sue convinzioni per riaccendere le speranze.
WVP: Ojars Silins. Soffre molto l’aggressività difensiva della Dinamo. Molto impreciso al tiro (1/5 da tre), non entra mai nel pitturato. Scompare nel finale.
MARCO PORTAS