C’è poco da dire o da contro-affermare, questa vicenda del tesseramento del giocatore JaJuan Johnson (benedetto ragazzo, che nome t’anno messo i tuoi.. 🙂 ), stupefacente per la leggerezza con cui la FIP la sta gestendo generando un tourbillon di figure poco edificanti sotto tutti i punti di vista, ci fa capire quanto ancora in questo benedetto Paese ci sia bisogno di regole da rispettare, di istituzioni credibili e responsabili, di un deciso cambiamento di rotta verso una pallacanestro del futuro che passa anche ed attraverso attori con la “A” maiuscola.
Lungi da parte di chi vi scrive ergersi a Paladino di una o dell’altra parte ma è quantomeno imbarazzante leggere quanto comunica in basso la Pallacanestro Cantù. In pratica le Istituzioni del nostro basket non sono in grado di interpretare i regolamenti ma, cosa ancor più grave, fanno dietrofront allorquando qualche attore appartenente alla Lega alza la voce a tutela di un ordine e di un regolamento potenzialmente violato!
Sarebbe ora, e lo scriviamo con decisa fermezza, che chi si siede negli scranni più alti del nostro Movimento capisca che di tutto esso ha bisogno ma non di farsi pubblicità in questo modo, d’altronde il tanto vituperato calcio non brilla certo per trasparenza e brillantezza ma almeno queste figure barbine non le fa sul fronte regole e tesseramenti a campionati in corso…
Ecco infine il comunicato pervenutoci dalla Pallacanestro Cantù e che prontamente pubblichiamo, corredato di files pdf dei relativi fax spediti dalla società canturina e di risposta da parte dell’ufficio competente in seno alla FIP.
Il comunicato della FIP sul caso del tesseramento del giocatore JaJuan Johnson, ingiustificatamente duro ed aggressivo nei confronti della Pallacanestro Cantù, contiene invero imprecisioni ed inesattezze stupefacenti ed intollerabili.
Dato che la vicenda ha avuto, nostro malgrado, un’esposizione mediatica inattesa e non voluta, abbiamo deciso di tutelare la nostra immagine pubblicando il carteggio intercorso nei giorni scorsi con l’ufficio della Segreteria Generale.
in presenza di versioni così stridenti, non c’è infatti altro modo per stabilire chi dice la verità e chi invece no.
Di seguito si allega dunque la riproduzione scansionata della e-mail inviata venerdì 20 novembre dal dirigente del club Daniele Della Fiori all’Ufficio Tesseramento, alla Segreteria Generale e alla Lega Basket, e della e-mail di risposta della Segreteria Generale del 23 novembre.
La risposta della FIP allo specifico quesito regolamentare del nostro club recita letteralmente: “IN RISCONTRO ALLA VOSTRA DEL 21 NOVEMBRE U.S. PRESO ATTO DELLA NORMATIVA VIGENTE IN MATERIA, E SENTITO IL PARERE DEL PRESIDENTE DELLA LEGA BASKET SERIE A, COMUNICHIAMO CHE ALLO STATO ATTUALE GLI UFFICI FEDERALI NON RAVVISANO CONTRARIETA’ A QUANTO ESPOSTO” – Firmato Maurizio Bertea – SEGRETARIO GENERALE.
Risulta quindi in via documentale che:
1) La FIP non ha ravvisato contrarietà rispetto alla soluzione interpretativa dei regolamenti proposta dal club.
2) La FIP ha chiesto il parere della Lega Basket (evidentemente positivo) prima di inviare la propria risposta al club.
La FIP oggi afferma che con la superiore comunicazione aveva inteso rappresentare che “non avrebbe avuto contrarietà alcuna a verificare la possibilità di tesserare l’atleta JaJuan Johnson, fermo restando che sarebbe stata richiesta la disponibilità della Lega di appartenenza”.
Dato che la chiarezza della risposta della FIP del 23 novembre non lascia margini a speculazioni interpretative, prendiamo atto che con l’ultimo sorprendente comunicato la Federazione per 2 volte ha affermato circostanze non veritiere:
1. quando ha dichiarato di non avere già operato alla data del 23 novembre una verifica regolamentare;
2. quando ha affermato la necessità di acquisire il parere della Lega, che in realtà era stato già acquisito.
Ogni ulteriore commento appare superfluo.
Il comportamento della Pallacanestro Cantù è stato improntato, coerentemente con la sua storia sportiva, alla massima trasparenza e lealtà, sia verso le altre società sia verso le istituzioni sportive, e le accuse federali appaiono immotivate ed inopportune.
Le valutazioni e le iniziative che ne conseguono saranno rimesse, ove necessario, alle autorità competenti.
Uff. Stampa Pallacanetro Cantù
Fabrizio Noto/FRED