Esce sconfitta dal PalaTrento dopo aver accarezzato per 35’ il sogno dell’impresa che, risultati alla mano, avrebbero regalato le Final 8, dove finisce la Sidigas Avellino. Testa però altissima per la Pasta Reggia JuveCaserta che inizia l’anno con un 71-66 che la Dolomiti Energia costruisce nel quarto periodo, quando sono il talento individuale di Poeta prima e Sanders poi che con le loro triple scavano un solco che i campani non riescono più a recuperare. Una gara comunque che la truppa di coach Buscaglia ha sempre avuto in controllo, almeno per quello che dice la valutazione (83-56), prendendo più rimbalzi (43-28) e agendo sempre con tanto penetra e scarica o con l’abile circolazione come dimostrato dai ben 19 assist. Caserta paga e tanto in vernice, dove Hunt, che oggi chiude con 6 punti e 7 rimbalzi, soffre e non poco la fisicità di un Julian Wright straordinario, mvp del match con 13 punti, 7 rimbalzi e soprattutto 6 assist. Bene anche gli altri lunghi dell’Aquila Dolomiti Energia, con Pascolo che chiude la sua giornata in ufficio con un 8+7, mentre altri 8 punti li porta alla causa un incisivo Baldi Rossi. Poeta (10) e Sanders (14) si scatenano nell’ultimo quarto, ma decisivi sono gli apporti, specie in termini difensivi che Sutton e Lockett portano alla causa. Alla Juve non bastano i 15 del miglior Jones di stagione, né i 15 di Cinciarini e Agdeboye, che oggi si sono accesi e spenti con la medesima facilità. Gaddefors (9) e Ghiacci sono i migliori per impatto difensivo, mentre insufficienza per tutti gli altri, specie per Downs, oggi avulso dal gioco, che chiuderà con 3 punti (1/6 dal campo) e soprattutto 7 palle perse, alcune delle quali sanguinose nel finale. Bello averci creduto fino alla fine. Ora pausa dell’All Star game, dove si potranno ricaricare le batterie e recuperare gli infortunati, nonché magari inserire quel lungo (sembra fondata l’ipotesi Metreveli dell’Orlandina) che darebbe profondità a un reparto dove oggi è stato chiesto un super lavoro non solo al superbo Gaddefors, ma anche a Ingrosso che rimpingua il suo bottino di minuti nella sua prima stagione in Lega A.
LA CRONACA: inizio di gara ad altissimi ritmi: Jones è un fattore da vicino e lontano, Pascolo lotta e sgomita in vernice, catturando rimbalzi e segnando dalla corta distanza. A spezzare l’equilibrio è Wright che con 7 punti in un amen da il là al primo break della gara, con Poeta che firma al 6’ il 15-9 su cui Dell’Agnello decide di parlarci su. Trento però non si ferma e chiude il suo 10-0 con un filotto di Baldi Rossi che vale il 21-9, ma qui spegne incredibilmente la luce e subisce il controparziale della Juve, che è firmato integralmente da Ogo Agdeboye, che con due triple, una bella penetrazione e due liberi permette ai suoi di chiudere 22-19 alla prima pausa, seppure i due falli già a carico di Hunt e Jones non sono certo un segnale confortante per gli ospiti.
Gara in equilibrio, con Buscaglia che va con la rotazione continua dei suoi, mentre Dell’Agnello che va di zona matchup e di Gaddefors e Ghiacci come specialisti difensivi e si prende l’inerzia dell’incontro. Lo svedese subisce l’antisportivo di Forray, imbuca i liberi, poi piazza il jumper del nuovo equilibrio al 13’ e servono gli attributi di Forray e la solità energia di Lockett per regalare alla Dolomiti Energia il nuovo vantaggio. Caserta si ributta sotto e pareggia. Gaddefors da finto lungo è un fattore, Lockett ha storie tese con Downs e si becca un antisportivo, Hunt va con la schiacciata e siamo 30-30. Gli arbitri ci han preso la mano con la fisicità e un dubbio intenzionale è fischiato a Cinciarini sul tiro da tre punti di Sanders, che ringrazia e insacca i liberi. Jones spara la bomba del sorpasso, ci sarebbe anche il canestro di Agdeboye, la cui parabola è chiaramente discendente sulla stoppata di Wright, ma non così per gli altri ed il buzzer di Sanders vale il 34-35 dell’intervallo.
Forray e Cinciarini si rispondono dalla lunga distanza in apertura di ripresa, con la gara che diviene tattica e spigolosa. Trento domina in vernice, con Pascolo protagonista, ma ancora Jones dalla lunga distanza si fa trovare pronto. Il terzo fallo di Cinciarini complica le cose a coach Dell’Agnello, Sutton, che in difesa guadagni sfondi e propizia recuperi con tanto gioco sporco, si sblocca anche in attacco, ma il finale è tutto campano, con Adegboye e Giuri che firmano i punti del 47 pari all’ultimo mini riposo.
Grandinata di triple in apertura di ultima frazione. Prima Gaddefors, poi Poeta dal parcheggio, poi Cinciriani ed ancora il play da Battipaglia, da ancor maggiore distanza. Trento ha 1 punto di vantaggio, ma ancora “O guastatore” è geniale nel buttarsi dentro e insaccare il +3. Caserta non si sblocca nemmeno col timeout, Baldi Rossi e Lockett colpiscono da distanza ravvicinata con sapiente uso del pick and roll, ci vuole solo una magia di Jones in fade away per muovere il tassametro Pasta Reggia. Con 4’50” dalla fine e sotto di 5 lunghezze, Caserta avrebbe la ghiotta occasione di sfruttare il bonus, ma Adegboye fa un mortifero 0/2 e Trento colpisce al cuore. Wright con la giocata di potenza, poi con quella d’intelligenza che serve Sanders per la tripla, ed è +10 in un amen. Caserta si sfalda, ancora Sanders dai 6,75 la chiude definitiva e non vale a molto il recupero fino al -4 (70-66) sulla magia di Cinciarini. Finisce 71-66, grande rammarico per la Juve, che data la sconfitta di Brindisi sarebbe volata direttamente ad Assago, dove ci sarà Trento.
DOLOMITI ENERGIA TRENTO – PASTA REGGIA JUVECASERTA 71-66
Parziali: 22-19; 12-16; 13-12; 24-19
Progressione: 22-19; 34-35; 47-47; 71-66
Tabellini
Mvp: Wright, dominante come pochi, ma nel finale decidono le triple ignoranti di Poeta e Sanders.
Wvp: Downs, oggi assente ingiustificato della gara