Roma, 17 gennaio 2016 – I derby questa ACEA Virtus Roma proprio non li digerisce. Al Pala Tiziano dopo Latina passa anche Ferentino che non fa una gara stellare ma una sorta di minimo sindacale e vince quasi a spasso perché i dirimpettai questa sera appaiono poco determinati e lucidi.
La fotografia della gara è nel periodo finale: sotto di 11 p.ti all’intervallo del terzo periodo l’ACEA avrebbe dovuto far uscire il fumo dal naso, dalla rabbia e dalla voglia, invece poca intensità difensiva al punto che la somma globale dei falli del periodo reciterà 4 per Ferentino e solo 2 per Roma!!
Cos’altro d’aggiungere? Che l’ACEA, alla quale probabilmente la pausa del Torneo non ha fatto bene, rimaneva in partita solo un periodo, il primo, parziale da 11-14 per Ferentino ma sensazione che comunque gli ospiti non avessero poi espresso il loro massimo come visto in altre occasioni nel loro incedere lento in questo campionato. Privi di Bulleri infortunato, con il solo Imbrò in regia (10 p.ti e ben 7 assist), la squadra di Ansaloni faceva sudare la palla (e gli avversari), facendola roteare ben bene e creando quasi spesso buoni tiri per i propri cecchini. Capiamoci, la Virtus Roma non difendeva male nel complesso anche se le spaziature prese con cura dai ciociari creava diverse volte lo scarico dal lato debole a quello forte, oppure la palla dentro per Gigli (doppia doppia con 12 p.ti e 10 rimbalzi per l’ex di turno), o per chiunque si trovasse sotto canestro, pronto a monetizzare il lavoro corale: andamento lento, poche, pochissime accellerazioni ma idee ben chiare su cosa fare dove andare a colpire.
Dall’altro lato del campo, invece, l’ACEA partiva molto bene con due triple ben prese da Callahan (17 p.ti per l’ex-Varese con 22 di valutazione e 10 rimbalzi, il migliore dei suoi con doppia doppia), e Meini (11 p.ti, 5 rimbalzi e 3 assist con 11 di valutazione), ma poi non riusciva quasi più a metterla dentro e da favorevoli posizioni prese vicino al ferro avversario, sia dallo stesso Callahan (clamorosi i suoi errori in almeno un paio di circostanze), ma soprattutto dal nigeriano Olasewere che alla fine scriverà solo 2 p.ti nel proprio tabellino con anche soli 5 rimbalzi. Un primo periodo da 1/9 dal campo da due ed un motore che non ne voleva sapere di far alzare i ritmi ed i giri.
Nel secondo periodo le cose andavano anche peggio. Nonostante Artiglio Caja iniziasse inusualmente per lui in questa stagione sin da subito quasi a ruotare uomini e compiti come nel primo periodo, accortosi forse di un’aria strana in campo dei suoi, l’ACEA continuava a litigare con un gioco offensivo a dir poco inoffensivo, e cioè con spesso un solo pick’n’roll centrale ad iniziare l’attacco e quasi mai a chiudere con pazienza per un tiro comodo nel caso di adeguamento difensivo avversario. Stessa sorte subivano le (rare), imbucate vicino al ferro, perciò gli ospiti senza quasi mai forzare mettevano a frutto il loro lavoro concretizzando da fuori prima con l’MVP del match, Benjamin Raymond (20 p.ti per lui con 4/6 dalla lunga e 18 di valutazione), ma soprattutto con il giovane Tommaso Carnovali, autore di ben 5 triple finali di cui tre nel succitato periodo che di fatto genereva quel +13 che l’ACEA non riuscirà mai più a colmare.
Tutto molto semplice dunque per Ferentino, un match in cui al rientro in campo Roma cercava con il redivivo Voskuil, nei panni di un verace Di Caprio dè noantri (16 p.ti, 3 assist e 5 rimbalzi), di riaprire a suon di triple ma che l’assenza poi di lucidità globale nelle scelte successive vanificava il tentativo, seppur timido di rientrare, solo -8 sul 51-59 come massimo punto di vicinanza tra le due squadre e grazie ad un tripla di Bonfiglio, autore di 6 p.ti e di una prova globale non buonissima.
Ferentino dunque sugli scudi. Che la squadra ciociara sia una bella squadra lo si sapeva, in attacco è parsa agli occhi di chi vi scrive forse la migliore vista quest’anno al Pala Tiziano per capacità di fare sempre, e bene, quello che occorresse fare in quel mentre sia per aumentare il vantaggio che, meglio, per distruggere le velleità (poco convinte in verità), di un’avversaria che avrebbe dovuto almeno provarci con impeto, foga e cazzimma. Buoni i ritmi scanditi da Imbrò, benissimo anche la tenuta mentale nel cercare sempre il tiro migliore, a patto di fare qualche passaggio in più.
Questa Virtus questa sera ha deluso, e non poco. Peccato perché, ripetiamo, la pausa del campionato è parsa non giovare affatto con un Maresca lento ed involuto (solo 2 p.ti per il Capitano), e con il solito generoso Leonzio (5 p.ti anche per lui), a cercare di menare e di sbattersi un po’ assieme ad un Benetti apparso ancora oggetto misterioso. In questo Torneo è ormai certificato che se non giochi con il metaforico “coltello in mezzo ai denti” non batti nessuno, figuriamoci la squadra più pulita e precisa in attacco che ci sia nel girone. Troppo pochi i 61 punti finali, un quadro purtroppo già visto in questa stagione, agli albori della stessa con sulla panca Guido Saibene. Inutile dire che vs Agrigento domenica prossima servirà cambiare atteggiamento, mandatorio please!!
La cronaca
Primo periodo, soliti startin’ five per le due squadre, Ferentino con Imbrò, Gigli, Raspino, Raymond e Bowers mentre Roma risponde con Meini, Voskuil, Callahan, Maresca, ed Olasewere. All’andata Ferentino massacrò la Virtus dalla lunga, nei primi possessi Roma fa 2/2 dalla lunga ma anche gli ospiti rispondono con un 2/2 e ci corre parecchio a scapito della precisione. L’ACEA attacca il ferro ma Olasewere fa poco male, anzi, cambio per lui ed ecco Flamini. Al 4′ 6-8 per la FMC quando la Virtus decide di aumentare il volume in difesa. Gigli, ex molto fischiato, fa 0/2 al tiro da fuori, idem per Maresca in un amen, si gioca malino insomma e Caja chiama tempo. Ferentino fa il suo, tiri perimetrali senza andare molto al ferro ma non lo sta facendo la Virtus che, fuori Olasewere, si limita al tiro dalla distanza. Orribile “persa” di Bowers, poco spettacolo..Finalmente Maresca attacac lui il ferro, parità 8-8 al 5′. Ferentino tiro male, Roma attacca male, Gigli da dentro l’area si sblocca, Callahan si mangia due rigori da sotto mentre rientra Olasewere per Flamini, Ansaloni mette Benevelli per Raymond. Bowers da dentro l’arco, Meini risponde da tre, 11-12 quando “zompa” il tabellone elettronico per errore degli ufficiali di campo, a volte capita…Ora c’è Bonfiglio che da fiato a Meini e Carnovali per Raspino e Gigli segna attaccando il ferro, 11-14 al 9′. Entra Benetti per Maresca e Leonzio per Callahan con accenno di zone-press di Roma. Comunque gli ospiti non appaiono ispirati, semmai è la Virtus che sembra poco connessa nonostante l’impegno profuso. Termina il periodo sull’11-14 con l’ultimo tiro di Imbrò che viene beffato dal ferro. Scarsa intensità in questo primo periodo, speriamo nel secondo perchè ora Roma tira dal campo con 1/9…
Secondo periodo, si apre con Benevelli che stoppa Olasewere e lo stesso giocatore ciociaro che si divora un canestro fatto dall’altro lato del campo. Raspino da sotto però va, 11-16 e l’ACEA non difende male ma sta attaccando con pochissimo costrutto, Callahan si fa stoppare da Raymond da tre allo scadere dei 24” ma l’aria, il ritmo non è delle belle occasioni. Leonzio fa ½ dalla lunetta, 12-16 mentre Raymond, un po’ sovrappeso, a momenti si trascina appresso Olasewere…Carnovali mette dentro un miracolo dall’angolo allo scadere mentre Maresca sbaglia l’ennesimo canestro da sotto. Sempre Carnovali, tarantolato dalla lunga, 12-22. Per fortuna dell’ACEA che Olasewere recupera la sfera e lancia Leonzio, 14-22. I ciociari girano meglio la palla ma ora è Leonzio che si carica la squadra sulle spalle, due liberi ed è 16-22 al 14′. Ansaloni rimette Imbrò per Carnovali che il suo al momento lo ha fatto (eccome), manca all’appello Voskuil per Roma ma anche Olasewere non sembra esserci, altro errore in entrata, Benevelli da sotto ringrazia, 16-24 e mini-break pro-Roma bloccato sul nascere. Caja fa ruotare molto i suoi giocatori ma Roma spara a salve, Leonzio becca il ferro ma l’ex-Stella Azzurra sputa sangue. Ansaloni chiama tempo, al rientro ennesima tripla sparata dai suoi (Imbrò), ma senza risultato, idem Voskuil che cerca di mettersi in gioco mentre Imbro innesca Gigli sul pick’n’roll centrale, stavolta l’ex non sbaglia. Si scuote Voskuil, 18-26 ma la FMC gioca meglio, dentro-fuori, dentro-fuori sino a trovare un tiro comodo. Imbrò da dentro l’area, 18-30 (max vantaggio), ma Voskuil rintuzza, 20-30 al 19′ ma la macchina virtussina gira pochino e male in attacco. Ultimi possessi, Callahan mette il primo canestro da sotto mentre Carnovali fa 3/3 dalla lunga, altra tripla, 22-33 a 25” con timeout by Ansaloni. Gli ospiti sono in controllo non tanto per loro indubbi meriti offensivi quanto per i diversi errori (marchiani), da sotto degli ospiti e la scarsa vena al tiro. Si chiude sul 22-35 con due liberi di Imbrò ed il fallito tapin di Benetti sull’ultimo tiro di Bonfiglio. Roma sotto di 13 p.ti, ci stanno tutti, la Virtus attacca male, Ferentino meno male, semplice ma efficace.
Terzo periodo, identici startin’ five per entrambe le squadre e Roma ricomincia come nel primo periodo, tripla di Callahan, 25-35. Ma è un fuoco di paglia, persa di Roma in modo incredibile e subito dopo Voskuil, su persa di Gigli, che non prende neanche il ferro in transizione. Raspino fa uno su due ai liberi, 25-36. Callahan prende il ferro da tre, Olasewere raccoglie il rimbalzo ma sbaglia poggiandosi alla tabella. Identica situazione dopo un long-two di Gigli, sempre Olasewere che sbaglia il canestro da sotto con Bowers che non si fa impietosire dall’altro lato, 25-40 al 22′ e se la Virtus poi calerà alla distanza come spesso capita…E Roma sta avendo anche diversi extra-possessi. Caja chiama tempo, al rientro Roma prova ad eseguire al meglio ma sia Callahan che Maresca sverniciano il ferro. Raymond in lunetta, 25-42 e vantaggio ospite che sale, +17 al 24′. Tripla di Voskuil, 28-42, lasciato un po’ troppo solo. Altra tripla del danese, a modo suo, da quasi 8 metri ed allo scadere, 31-42 ma Raymond da post bass ed in fade-away ribadisce le distanze, 31-44 ed il mini-fuoco acceso da parte di Voskuil sembra già essersi spento. Prova a riaccenderlo sempre lui, tripla ancora 34-44 eppoi la mette da fuori anche Meini, 37-44 al 28′, Virtus sotto la doppia cifra dopo tempo ed Ansaloni che chiama tempo. Anche il pubblico di casa sembra aver ripreso fiato. Al rientro in campo Caja tiene ancora Benetti e mette Leonzio ma un bel gioco disegnato dagli ospiti mette Gigli facilmente fronte a canestro. Risponde Meini, 39-46 ma Carnovali ne mette un’altra da fuori, incredibile 4/6 per lui stasera, 39-49, determinante il suo apporto. Ultimi possessi, Benetti spara da dentro l’arco sul primo ferro mentre a 2” dal termine Meini commette fallo sul tiro di Imbrò, bel regalo ai ciociari che chiudono il periodo tutto sommato sopra di 11, 39-50 con -2 punti in meno rispetto al periodo precedente. Roma ha dato dei segnali di vita ma il solco appare profondo al momento.
Quarto periodo, vediamo se la Virtus compie l’impresa. Ferentino sbaglia i primi due possessi, dall’altro lato Leonzio lotta con Benevelli a rimbalzo ma senza risultato e l’avversario lo brucia da tre nel possesso immediato. Benetti rintuzza, 41-52 ma Raymond non sbaglia per la seconda volta piedi a terra, 41-55 al 32′. Persa di Voskuil banale, quadro sbiadito di una squadra che stenta a trovare un filo logico in attacco che possa definirsi tale. Goal di Olasewere da sotto, dopo un tentativo di persa del nigeriano, 43-55 al 34′. Leonzio si batte, sgomita, Callahan lo imita con rimbalzo convertito ma ora Raymond è bollente, altra tripla ed è 45-58. Gara tra l’altro velocissima, nessun fallo fischiato alle due squadre anzi no, ora viene sanzionato a Benevelli ma sembra quasi uno scrimmage, quasi..Altra tripla impossibile di Voskuil, -10 Roma con i ciociari che però sanno sempre come fare male, cambio sistematico di Roma con Bonfiglio che deve appendersi letteralmente a Benevelli ben servito nel cuore del pitturato, liberi ed è 48-59 al 36′. Tripla di Bonfiglio che si riscatta, 51-59 ma, come detto prima, Ferentino sa come procacciarsi la cacciagione, liberi per Gigli ed è 51-61. Sembra finita, sì, Voskuil cerca da solo il canestro ma non va e Carvonali fa 5/7 da fuori, 51-64. Applausi per lui e per il nutrito pubblico ospite, Bonfiglio non molla e va di tripla ma la gara è di fatto chiusa, ci crede ancora Callahan, 56-64 e recuperata poi ottima da parte della Virtus che spreca (neanche si va al tiro), la FMC ringrazia Raymond. Callahan la rimette da fuori, Ansaloni non vuole correre rischi e chiama tempo a quasi 100” dal termine sul 59-66 ma solo un bradisismo potrebbe consentire alla Virtus Roma di questa sera l’impresa almeno di portare la gara all’overtime. Al rientro ottimo attacco con tripla di Imbrò che manda in onda i titoli di coda, vincono con merito i ciociari per 61-73.
Sala Stampa
A causa di problemi tecnici non possiamo trascrivere le parole dei protagonisti, ce ne scusiamo.
ACEA Virtus Roma – FMC Ferentino 61-73
Parziali: 11-14; 11-21; 17-15; 22-23
Progressione: 11-14; 22-35; 39-50; 61-73
MVP: sarebbe dire dire Raymond, 20 p.ti ma diciamo Tommaso Carnovali. Mancino, chiamato da Ansaloni risponde più che presente con 5 triple determinanti nell’andamento della gara.
WVP: Jamal Olasewere…Stop.
Fabrizio Noto/FRED