Dopo la vittoria casalinga contro Reggio Calabria, coach Attilio Caja ha detto che dopo le prossime due partite, avrebbe fatto un primo punto della situazione. Cioè dopo Biella e la partita contro Barcellona in casa.
Si comincia contro Biella domenica 21, una trasferta complicata perché al di là che adesso sia serie A2, quella nella città piemontese, per la Virtus mai è stata una partita agevole anzi spesso ha avuto esiti disgraziati. Ma all’andata Roma ha avuto ragione della buona formazione di coach Carrea, 83 a 77 il 15 novembre scorso che nel frattempo ha perso il suo giocatore migliore, Mike Hall, sostituito da Saunders. In casa non perde da cinque partite e le vittime hanno nomi importanti come Tortona, Latina, Casale, Siena e Rieti.
Insomma bisogna che l’Acea vada a Biella con la faccia e l’atteggiamento che ha avuto in quasi tutte le gare di questo 2016, anche in quelle che ha perso – salvo Tortona – perché solo in questo modo potrà imporre il suo gioco fatto di grande difesa e di un attacco veloce ma ragionato.
Le cifre di Biella non sono quelle da far perdere il sonno, tranne quelle di Jazzmar Fergusson miglior realizzatore del campionato con 23,3 punti a partita, ma in tanti fanno tante cose per bene e si aiutano tutti per farle come si deve. Dunque una squadra vera che oltre tutto ha gli stessi punti di Roma, 20, così che la partita al Lauretana Forum diventa quasi uno spartiacque per il cammino di entrambe verso la salvezza.
Ecco cosa ne dice coach Caja:”Biella sta disputando un girone di ritorno molto buono, vittoria dopo vittoria ha ritrovato la fiducia che mancava a inizio stagione. L’infortunio di un giocatore chiave come Hall ha rappresentato una perdita importante, ma i rossoblù sono stati bravi a sostituirlo con un Saunders, un elemento già pronto che potrà dare il suo contributo sia al tiro che a rimbalzo. La leadership di Hall si è trasferita tutta nelle mani di Ferguson, attorno al quale si muovono tiratori pericolosi come Pierich, De Vico e proprio lo stesso Saunders. Infante è il perno difensivo della squadra, anima e leader emotivo dello spogliatoio oltre che il giocatore deputato al “lavoro sporco” a rimbalzo. Arriviamo a questa partita a pari punti, una vittoria in questo scontro diretto con una classifica così corta può cambiare ogni scenario da una giornata all’altra”.
Eduardo Lubrano