Qualificazione raggiunta per il team USA dei 3 capitani LeBron James, Dwyane Wade e Carmelo Anthony (non a caso i 3 migliori marcatori dell’incontro insieme a Brand).
La Slovenia però non è certo rimasta lì a guardare; nel 1° quarto il talento di Lakovic e Becirovic crea parecchi grattacapi a coach Krzyzewski e solo un deciso cambio tattico (allargando e rallentando l’attacco, per favorire le soluzioni dall’arco contro la zona) permette ai suoi ragazzi di trovare il giusto ritmo per chiudere sul +17 il 2° quarto.
Nel 3° periodo la musica non cambia, gli sloveni non riescono a sporcare la circolazione di palla statunitense e dopo nemmeno 6 minuti si trovano seppelliti sotto un fardello di ben 29 punti (82-53).
Nell’ultimo quarto gli americani evitano di infierire sul cadavere, limitandosi a qualche schiacciata, e danno spazio alle seconde linee (ancora una volta è il solo Miller a non raggiungere la doppia cifra nella casella dei minuti giocati).
Impressionante il tabellino USA, se ben spulciato mostra alcune chicche che dovrebbero preoccupare Recalcati:
-James, 19 in 21′ con 8/12;
-Wade, 20 in 19′ con 7/12;
-Brand, 16 in 13′ con 4/5 e 8/10 ai liberi;
-Paul, 9 falli commessi…..è record mondiale???
La sfida di domani conta ben poco ai fini della classifica, ma qualcuno dei sopracitati era in campo a Colonia…..e credo non abbiano dimenticato!
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Terza sconfitta consecutiva per la Cina di Jonas Kazlauskas, che ora si vede costretta a dover battere Slovenia e Senegal per agguantare la seconda fase del torneo.
Agli orientali non basta l’ottima prova di Yao Ming (29+8 ma a lungo seduto in panchina per problemi di falli), purtroppo per loro sono ancora gli esterni a tradire i limiti di una squadra che non sa difendere sul perimetro; è infatti dai 6,25 che i portoricani di Julio Toro confezionano una vittoria importantissima per la classifica del girone D.
Arroyo e Ayuso, da soli, mettono insieme un 11/16 micidiale, Santiago e Latimer lottano sotto le plance, cercando di arginare la superiorità fisica dei cinesi.
Yao commette il suo 5° fallo con ancora 4’40” da giocare, sul 71-69, e la Cina subisce il contraccolpo emotivo di chi perde il proprio riferimento principale; i portoricani ne approfittano rubacchiando un paio di rimbalzi sotto il canestro avversario e chiudono la partita.
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Stefano Pozzi