Gli USA rifilano un ventello alla Germania e approdano in semifinale, dove affronteranno la Grecia.
Partita dai 2 volti (forse anche 3), in cui il team di Krzyzewski dimostra, quando le percentuali realizzative scarseggiano, di saper difendere durissimo per tutti i 28 metri del campo.
La Germania, grazie ad un ispiratissimo Okulaja, riesce a segnare un terzo dei suoi punti nel solo 1° quarto, chiuso a sole 2 lunghezze dagli americani (23-21).
Le stelle più attese dell’incontro (Wade-James da una parte e Nowitzki dall’altra) faticano a trovare il ritmo di gara, sbagliando conclusioni facili e rimanendo pressochè esclusi dalla manovra delle proprie formazioni. La gara si trascina in perfetto equilibrio fino alla pausa lunga, a cui si arriva sul 40-39 per il team a stelle e strisce.
Nel terzo periodo Krzyzewski chiude le maglie difensive ben oltre la metà campo, i crucchi cominciano ad innervosirsi per la pressione degli esterni USA e in un attimo il danno è fatto…[b]contro gli Stati Uniti non bisogna correre…possibile che sia così difficile da capire?[/b]
Eppure i mangiacrauti ci cascano in pieno…Carmelo Anthony (classico giocatore che in queste situazioni ci sguazza allegramente) diventa ancora una volta il terminale principale per far fruttare i recuperi di Paul, Wade e James; il risultato è un parziale di 20-6 in 8 minuti (60-45) che porta alla chiusura del periodo sul 67-52.
I tedeschi ci provano ancora (-11 a poco più di 5′ dalla fine) ma l’imprecisione dalla lunga distanza e la serataccia di Nowitzki (3/12 al tiro e l’onta di una palla rubatagli in maniera infantile da Chris Paul) non lasciano scampo; il ventello è dietro l’angolo.
Mike Krzyzewski si gode il finale di gara con un bel sorriso stampato in faccia e ne ha ben ragione, i suoi ragazzi avranno anche tirato con un brutto 37.6% totale, ma se difendono così…..
MVP della partita? Ovviamente Carmelo Anthony.
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Stefano Pozzi
