Per raccontare la partita, cominciamo dalla sua conclusione.
Una frazione di secondo allo scadere del tempo regolamentare.
Tyus Edney penetra a sinistra.
Strada sbarrata?
Non cè problema.
Il folletto alza la parabola di tiro.
La palla rimbalza sul ferro.
Fiato sospeso.
La sfera si insacca mentre il cronometro segna la fine del match.
Bologna in Paradiso, Varese allInferno (ma non ci rimarrà per molto, la squadra è valida).
Partita strana, dalle molte sfaccettature.
Il primo canestro porta la firma dello stesso Edney, poi la Fortitudo brancola nel buio per lunghissimi minuti e Delonte Holland (17 punti alla fine del quarto) ne approfitta per iniziare il suo personalissimo show.
Varese si porta sul 15-2, una mazzata che potrebbe risultare terribile per la Effe scudata, che non riesce a far girar palla e spesso la consegna nelle mani dei biancorossi, che ringraziano non sbagliando mai.
Aggiungiamo che lo schema preferito dalla Climamio è quello denominato uno contro cinque, con i giocatori felsinei che a turno, nella migliore delle ipotesi sparacchiano a salve, nella peggiore perdono la sfera.
Poco alla volta però linerzia torna nelle mani biancoblu: alzando il baricentro difensivo di cinque metri in una sorta di fuorigioco, gli uomini di Frates limitano lattacco lombardo e confezionano un parziale di 19-10, con Belinelli e Shumpert sugli scudi, che li porta al primo intervallo sul meno quattro (21-25).
Una curiosità: dopo sette minuti e mezzo di gioco solo due falli fischiati, uno per parte; e sottocanestro si sono visti contatti su contatti..
Si riprende e Varese si presenta con le controfigure dei giocatori del primo quarto, con il risultato di subire un tragico parzialone di 0-13 che fa volare la Fortitudo a più nove (34-25), con un sempre più convincente Belinelli, spalleggiato da Bluthenthal che piazza un paio di triple che rischiano di spaccare la partita, e ben supportato dallenergia di Hamann che dimostra di non temere i contatti quando si lancia in area varesina ricevendo i complimenti dei lunghi biancorossi.
La Whirlpool vive il suo momento peggior, considerando che il suo bomber Holland si macchia della terza infrazione in dodici minuti e deve sedersi in panchina.
Ad onor del vero, fischietti un po troppo severi, almeno una delle penalità non era poi così evidente.
I lombardi sono tenuti in partita dal loro giocatore più rude, Gabriel Fernandez, che tra un canestrino, un rimbalzo e un fallo tiene in linea di galleggiamento la scialuppa biancorossa, pericolosamente sballottata tra i cavalloni della tempesta creata da una Fortitudo sempre più convincente.
Si arriva così verso la fine del secondo quarto ma la Whirlpool dimostra di non essersi rassegnata e si riavvicina minacciosa, complice anche un quintetto bolognese un po svagato.
Keys ricorda a tutti che sta giocando, Hafnar ci mette energia, Galanda e De Pol usano il loro mestiere per scrivere sul tabellone il meno due dellintervallo (44-42).
Il terzo quarto comincia al rallentatore, nessuno vuol fare uno sgarbo agli avversari segnando un canestro e assistiamo al primo gol, dopo sette errori complessivi, quando Rolando Howell (fin qui non molto presente nella partita), schiaccia nel canestro felsineo dopo che due liberi di Belinelli avevano portato sul 46-42 la compagine del patron Martinelli.
Adesso la partita è intensa, si combatte e si ribatte, canestro a canestro, Holland è rientrato ma non riesce a carburare, Keys è sostituito da Capin ma la cabina di regia resta il punto debole dei lombardi; dallaltra parte Bluthenthal è positivo in attacco ma tragico in difesa, perdendo ripetutamente luomo e permettendo facili canestri da sotto, Belinelli non è comunque tutelato e in generale si ritorna a quello schema uno contro cinque che non porta a risultati tangibili.
Varese si ritrova con tre punti di vantaggio, Bologna torna in corsa con quattro punti consecutivi segnati quando mancano pochi secondi al terzo intervallo e la frazione si conclude sul 60-57 per i padroni di casa.
Lultimo quarto si apre con una tripla di Daniele Cavaliero, che vede la sagoma di Galanda e decide di alzare la parabola per il più sei bolognese; gli risponde Capin nellunica incursione che la difesa gli concede, Thomas oltre ai rimbalzi aggiunge anche punti alla sua già saporita ricetta.
Holland si risveglia ma è un po solo, se si eccettuano un paio di canestri di un Carter comunque arruffone e di un Hafnar che mette un tripla ma che, nellazione probabilmente più spettacolare della partita, parte in contropiede, cerca di consegnare una raccomandata nel buca della posta felsinea ma la vede restituita al mittente da una stratosferica stoppata di un Ress fin lì assai fumoso.
A poco più di tre minuti dal gong la Climamio torna due vole a più sette (73-66 e 75-68), poi decide che chi ha pagato il biglietto ha diritto ad un supplemento di emozioni e smette di giocare.
I ragazzi di Magnano ci credono: con quattro rimbalzi consecutivi in attacco, mentre la difesa biancoblu pensa a tagliar fuori la prima fila del parterre, produce un canestro di De Pol ed uno di Carter che li portano a leggere la targa degli avversari (75-72); Keys mette un libero ma De Pol, tanto per cambiare, artiglia un altro rimbalzo; palla a Keys, fallo e ulteriore uno su due del play (75-74).
La Fortitudo non ne ha più ma trova la forza di guadagnare due liberi, a segno, con Belinelli (77-74); altri due canestrini di Keys riportano a meno uno Varese, prima che cominci lultimo minuto di passione, aperto da mezzo lavoro svolto da Bluthenthal, che segna il primo tiro dalla linea ma fallisce il secondo (78-76); ribaltamento di fronte, terza lampadina per Belinelli e due liberi che un glaciale Holland non fallisce, nonostante i tifosi avversari sventolino di tutto pur di farlo sbagliare (78-78).
Quanto successo sotto lo striscione dellarrivo è già riportato allinizio: timeout chiamato da Frates, rimessa con palla consegnata nelle mani di Edney che, dopo un momento di smarrimento, muove i piedini e segna in acrobazia.
Boato, estasi, incredulità.
Si chiude 80-78 e con il numero cinque che festeggia con la Fossa dei Leoni.
CONSIDERAZIONI FINALI
Bologna: cè tanto da lavorare, per ora questa Fortitudo è un progetto, affascinante ma solo un progetto.
Varese: Magnano può essere soddisfatto della sua squadra, tonica, reattiva, pronta, sfortunata.
Calcisticamente parlando, un pareggio sarebbe stato più giusto.
HANNO DETTO
Magnano: quando la Fortitudo ha alzato lintensità ci siamo disuniti. Credo comunque che la mia squadra abbia lasciato una buona impressione complessiva.
Frates: era la nostra prima partita con i due punti in palio, la tensione era palpabile. Ho ricavato buone impressioni, considerando che alcuni giocatori non sono ancora al 100%.
I TABELLINI
CLIMAMIO BOLOGNA: Edney 10, Mancinelli N.E., Shumpert 7, Belinelli 20, Hamann 5, Cavaliero 3, Evtimov 2, Bluthenthal 16, Ress 2, Thomas 15, Cortese N.E., Fultz N.E.
WHIRLPOOL VARESE: Capin 2, Hafnar 6, Howell 10, Holland 29, De Pol 2, Galanda 5, Keys 9, Carter 11, Fernandez 4, Genovese N.E., Antonelli N.E., Gergati N.E.
Arbitri: Lamonica, Tullio, Reatto.
LE PAGELLE
CLIMAMIO BOLOGNA: Edney 7, Mancinelli N.E., Shumpert 6, Belinelli 7, Hamann 6, Cavaliero 6, Evtimov N.G., Bluthenthal 6,5, Ress 6, Thomas 7, Cortese N.E., Fultz N.E.
All. Frates 6,5
WHIRLPOOL VARESE: Capin 5, Hafnar 6, Howell 6, Holland 8, De Pol 6, Galanda 6, Keys 5,5, Carter 6, Fernandez 6,5, Genovese N.E., Antonelli N.E., Gergati N.E.
All. Magnano 7
STATISTICHE
CLIMAMIO BOLOGNA: tiri liberi 16/21 (76,2%), da due 26/46 (56,5%), da tre 4/12 (33,3%); rimbalzi 29 (20 difensivi + 9 offensivi, migliore Thomas 12); stoppate 2; palle perse/recuperate 16/20; assist 14; valutazione 93; falli commessi/subiti 18/25.
WHIRLPOOL VARESE: tiri liberi 11/14 (78,6%), da due 23/44 (52,3%), da tre 7/19 (36,8%); rimbalzi 37 (22 difensivi + 15 offensivi, migliore Howell 8); stoppate 1; palle perse/recuperate 19/16; assist 7; valutazione 73; falli commessi/subiti 25/18.