La sorpresa più grande di questo inizio dei Nuggets è stata senzaltro la crescita di Yakhouba Diawara, che ha dimostrato soprattutto ottime ed insospettate doti di difensore.
Lala uscita da [b]Pepperdine[/b] nel 2005, non scelto nel draft e nemmeno considerato nei migliori 129 prospetti dellanno, dopo unottima stagione a Bologna sponda [b]Fortitudo[/b], ha molto impressionato coach Karl che pensa di trasformarlo in uno specialista difensivo del perimetro, grazie alla sua ottima posizione del corpo ed alla sua velocita di gambe.
Veramente molto strano per un giocatore che al college ha avuto come coach Paul Westphal, non certo conosciuto come un difensore da giocatore, il quale si e detto non sorpreso dei progressi di Yakhouba come specialista difensivo. Quando era a Pepperdine, Diawara fu costretto a perdere parte della stagione nel suo anno da junior, in quanto la Ncaa stava investigando se avesse giocato da professionista in Francia. La sua vocazione difensiva e stata molto favorita dallaver passato ore a studiare al videotape Bruce Bowen e Ron Artest, due tra i piu grandi difensori della lega, anche se il suo giocatore favorito era Charles Barkeley, non certo propriamente come difensore.
Arrivato ai Nuggets da perfetto sconosciuto, dopo aver cominciato la scorsa stagione al Dijon, prima di essere ingaggiato dalla Fortitudo, dove ha evidenziato ottime doti di attaccante abbastanza affidabile anche da fuori, Diawara ha ben impressionato lo staff tecnico dei Nuggets alla Summer League di Las Vegas, tanto da meritarsi un biennale garantito e vincendo la concorrenza di molte guardie ed ali ben più accreditati di lui.
Alla domanda se si sente pronto a fronteggiare giocatori del calibro di LeBron James e Kobe Bryant, Diawara è sembrato accettare la sfida, affermando che, anche se sono delle superstar, lui non si preoccupa e cerchera sempre di dare il 100% ed impedire loro di fare quello che gli è più congeniale. Al momento gli obiettivi piu immediati di Yakhouba sono quelli di ritagliarsi uno spazio nelle rotazioni di coach Karl sia come guardia che come ala piccola e di giocare lAll Star game dei rookies; oltre a quello di aiutare Denver a finire tra le prime quattro della Costa Ovest.
Una bella soddisfazione per uno sconosciuto nemmeno inserito tra i primi 100 prospetti nel 2005 e solo un anno fa ancora a [b]Dijon[/b] alla sua prima esperienza da professionista.