Legea pazzesca. Per la terza volta regala ai suoi tifosi un finale palpitante, ma allo stesso tempo vincente, dopo il saliscendi di emozioni di Biella e Capo d’Orlando una settimana fa. Un finale, probabilmente, ancora più incredibile degli ultimi due, perchè deciso da una tripla impossibile, che una volta su dieci ti entra, quasi sulla sirena in un palazzetto che è esploso di gioia per una storica vittoria nel primo derby di Lega A tra queste due compagini reduci da un buon momento di forma. Scafati, a questo punto la rivelazione del campionato, mette in carniere due punti importanti forse anche in vista C.Italia più che una semplice salvezza a cui può e deve aspirare Avellino, che dopo due successi consecutive perde di misura e con l’onore delle armi.
Petrovic rimetteva Rombaldoni in panchina, in pieno recupero e schierava il solito quintetto base con l’unica novità Jagodnik, il nuovo acquisto al posto del polacco Szewczyk; rispondeva Boniciolli con il rientro di Curry, il colpo da 90 del mercato irpino, prima che l’infortunio ne limitasse l’utilizzo.
Dopo una partenza dai ritmi alti, le squadre tirano il freno a mano e tendono più a difendersi che ad offendere. Jamison soffre inizialmente la forza di Salvi e Jagodnik (esordio tutto sommato positivo, ma deve ancora integrarsi con il gruppo) e la Legea si porta sul 16-10. Non ci sono particolari allunghi di una delle due compagini, soprattutto nel primo tempo, giocato sulla scia dell’equilibrio. L’Air riesce anche a portarsi in avanti con l’ingresso di Capel che garantisce punti e muscoli sotto canestro, ma anche la seconda frazione termina con la Legea davanti sul 42-39.
La partita si accende nella ripresa. Chiusi i varchi centrali da un immenso Martinez, autore dell’ennesima doppia-doppia, Avellino si affida agli esterni Strong, Pecile e Curry, i migliori tra i biancoverdi, che si dimostrano particolarmente caldi anche dal perimetro, in particolare la guardia statunitense non sembra affatto reduce da un brutto infortunio per la sua vivacità. Così gli ospiti toccano il massimo vantaggio, +9, al termine del terzo quarto, ma ecco che Lauwers realizza la prima magata negli ultimi 60” del periodo centrando cinque punti che rimettono in scia la Legea.
Nell’ultima frazione Scafati completa la rimonta, passando anche in vantaggio, ma l’inerzia del match è leggermente nelle mani degli uomini di Boniciolli che si portano avanti sino alle ultime fasi dell’incontro. A 21” dalla fine sul 75 pari Lauwers commette fallo su Pecile che segna entrambi i liberi, pochi secondi dopo si ritroveranno faccia a faccia a parti invertite: Apodaca tenta in transizione il tiro dell’overtime, il rimbalzo rocambolesco, toccato da chissà quante mani, finisce in quelle di S.Smith quasi a centrocampo che serve Lauwers in posizione laterale ad otto metri dal canestro, praticamente quasi dagli spogliatoi con le mani in faccia di Pecile. A quel punto deve decidere in poche frazioni di secondo se tentare un passaggio per Martinez, libero sotto canestro pronto per l’eventuale appoggio del pari, o se tentare l’improbabile tiro della vittoria. Lauwers sceglie la seconda opzione, la più difficile, anche perchè è completamente scoordinato, ma il belga è infallibile e neanche il Pec può esimersi dal fargli i complimenti a fine gara.