Avevamo terminato lultimo Around the Rockets con la vittoria sui Chicago Bulls. Ottimisti ma nello stesso tempo con i piedi per terra. Ci ritroviamo oggi, ad un mese dallinizio della regular season per analizzare quello che è stato. Per prima cosa i risultati partendo proprio dalla sfida successiva a quella con i Bulls, al Palace contro i Pistons.
Detroit Houston 102-94
New York Houston 90-97
Houston Washington 86-82
Houston – Memphis 85-76
Houston Minnesota 82-75
Phoenix Houston 102-91
10 vittorie su 15 incontri. 4 sconfitte esterne, solo una casalinga contro gli Spurs. Questultima una mezza vittoria. Analizziamo alcuni fattori importanti di questo primo mese della stagione.
INFORTUNI
La speranza di cui parlavo nella preview di inizio stagione si sta rivelando chiave dei successi dei Rockets. Piccoli infortuni ci sono stati, lultimo per Yao alla caviglia , ma tutto nella norma. Tutto ciò permette a Van Gundy di dare fiato un pò a tutti I giocatori effettuando una rotazione molto ampia. E proprio quello che ci mancava.
GIOCO
Il gioco dei Rockets è una via di mezzo tra la difesa aggressiva dei Pistons, lattacco dei Suns e lingenuitàdegli stessi Rockets. Non una squadra perfetta, intendiamo. La fase difensiva, fin qui più che buona, è abbinata a una discreta fase offensiva. La velocità della transizione è molto migliorata dalla passata stagione anche perchè i giochi offensivi sono più vari. Prima opzione al contropiede è certamente affidarsi a Yao sotto canestro, una sicurezza o quasi. Seconda opzione è il tiro da tre, fin qui molto utilizzato e a tratti molto fruttuoso. Da Alston a Head fino al rookie Novak le cui percentuali dallarco sono molto positive. In molte occasioni i Rockets usano entrambe le opzioni nella stessa azione con la palla sotto canestro nelle mani di Yao che, ricevendo il raddoppio, ribalta lazione per dei comodi tiri da tre determinati anche dallottima posizione dei giocatori sul campo.
NUOVI ARRIVI
Come non partire da Bonzi Wellsforse lunica nota veramente negativa di questo inizio di stagione. Non gioca per gli infortuni o cosa? Le volte che è apparso sul parquet ha deluso con una forma fisica a tratti imbarazzante per un professionista. Un giocatore che deve ritrovare il suo fisico, lasciandosi alle spalle i chili di troppo, per tornare ad essere il Bonzi Wells che conosciamo: quello decisivo visto contro gli Spurs nei playoffs della scorsa stagione o quello che ha sfondato nella NBA con i Portland Trail Blazers. La sensazione è che Van Gundy non abbia la sua fiducia forse per la paura di rompere qualche equilibrio nella squadra. Decisamente positivo larrivo di Shane Battier, più in difesa che in attacco. Il suo contributo offensivo non è sicuramente quello che ci si aspettava, Van Gundy lo sa e spesso nelle sue dichiarazioni lo fa notare.
VOGLIA DI VINCERE
Siamo arrivati al punto cruciale. Le voglie individuali di strafare sembrano essere state chiuse in un cassetto. Un McGrady al servizio della squadra è la cosa più interessante di questo inizio della stagione, statistiche ottime in tutte le categorie a dispetto di singole e sporadiche prestazione da showman. Anche Van Gundy , con le sue scelte, sembra preferire, in alcune situazioni, una rotazione meno ampia, ma più affidabile per raggiungere la vittoria.
LIMITI
Si parlava prima dellingenuità di questa squadra. Una caratteristica che si denota molto spesso nelle situazioni di vantaggio, quasi una paura di vincere e dominare una partita. Daltronde guardando il roster nessun giocatore ha mai vinto qualcosa di importante a livello di trofei. Analizzando, per esempio, gli ultimi quarti dei Rockets si nota come abbondino i tentativi di tiro dalla distanza preferendoli al gioco sotto canestro, decisamente più sicuro. In questo modo gli avversari hanno più possibilità di rientrare da svantaggi importanti utilizzando difese 2-3 o raddoppi sul portatore di palla. Tutto ciò costringe I Rockets a tiri perimetrali e lassenza di un realizzatore da ultimo quarto, o peggio da ultimo secondo, si fa sentire.
Le ultime notizie confermano il premio a Yao Ming come miglior giocatore del mese a Ovest. Nessun premio è stato così scontato.
Ottimismo ma piedi per terra.
Alla prossima.