Dodici minuti di applausi.
Vado a memoria ma non ricordo una tale partecipazione emotiva prima di una partita di pallacanestro.
Il ritorno di Jasmin Repesa a Bologna è stato qualcosa che va oltre il mero fatto sportivo, è stato il ritorno di un amico, di un condottiero, di qualcuno che ha lasciato un ricordo indelebile nella mente di chi ama la Fortitudo.
Jasmin entra e si siede sulla panchina che adesso gli appartiene.
Sguardo fisso, chissà quali pensieri ha in testa in questo momento.
Si commuove, impossibile non esserlo in un quei dodici, lunghissimi minuti.
La Fossa dei Leoni lo chiama, il tragitto che separa la sua nuova dimora dalla curva è cosparso di petali di rosa.
Gli altoparlanti del PalaDozza diffondono le sue parole emozionate in quella sera di giugno dopo la tripla di Ruben Douglas che contrassegnò il più fortitudino dei trionfi.
Cammina Jasmin, gli abbracci si sprecano.
Arriva sotto la Fossa e viene incoronato, sale i gradini di un palco appositamente creato per loccasione e si inchina davanti ai tifosi che non lo dimenticheranno (e che non dimenticherà) facilmente.
Occhi lucidi, pelle doca.
Uno striscione “Ave REpesa, leones te salutant”.
A questo punto, mossa psicologica di alto livello della Fossa dei Leoni che chiama tutto il PalaDozza e saluto il nuovo comandante, Ergin Ataman: giusto così, il passato, il presente e, si spera, un roseo futuro.
I sentimentalismi però spariscono alla prima palla a due.
I bolognesi appaiono subito come i parenti furbi di quelli scesi in campo contro il Prokom: Edney è una pallina da flipper impazzita, segna 11 punti come e quando vuole, facendo incrociare più volte le gambe a Chatman, che si domanda cosa ha fatto di male per trovarsi lì in quel momento.
Repesa è costretto al timeout dopo tre minuti quando Roma è già con lacqua alla gola ma la Effe non si ferma e al 6 siamo sul 16-5.
Mancinelli toglie respiro e idee ad un Bodiroga mai visto a livelli così bassi, Hawkins e Belinelli danno vita allunico duello equilibrato del match annullandosi a vicenda, Thomas riduce al silenzio i lunghi capitolini (orfani di Askrabic), Bluthenthal addirittura difende, cosa che da queste parti si era vista raramente.
Il coach ospite si agita, cerca di scuotere i suoi ma presto capisce che proprio non è serata Nonostante la tragica prestazione, quando suona la campanella della prima ricreazione Roma è comunque in partita (26-20 per Bologna).
Secondo quarto e gli ospiti trovano un coperchio sul canestro biancoblu: primo canestro su azione dopo 459, fino ad allora solo due miseri liberi di Tonolli sul referto giallorosso.
Ovviamente la Climamio ne approfitta ed Edney lascia il proscenio a Bluthenthal che si diverte come un bambino in un negozio di giochi martellando la Lottomatica con 15 punti in soli otto minuti.
Alla festa del numero 13 partecipa anche Cavaliero, che in un amen insacca due triple e una doppia in faccia a Bodiroga, facendo lievitare il vantaggio della Effe (37-20).
La Fortitudo gioca bene e nemmeno un pessimo arbitraggio (verrebbe da dire: come al solito) di Cicoria non la scalfisce, anche perché onestamente il baldo grigio combina qualche sciocchezza anche a sfavore degli ospiti.
Roma sbarella e quando tra Bodiroga e Hawkins in formato ectoplasma Marmarinos diventa il principale terminale offensivo si capisce che qualcosa è andato storto.
Gli ospiti riescono a mettere insieme appena dieci punti in dieci minuti e allintervallo lungo si avviano mestamente negli spogliatoi con 23 punti sul groppone (53-30).
Al rientro Repesa arriva per ultimo, quasi presagisse che niente si sposterà di una virgola nei secondi venti minuti.
E così è: Bologna controlla ed incrementa, tocca addirittura il +29 sul 61-32, tira con il 69% da due, domina a rimbalzo (oltre ai 12 di Thomas segnalo i 7 cadauno di Shumpert e Mancinelli), corre, diverte e si diverte, mentre Repesa è assiso sulla panchina dalla quale non si alzerà per tutta la seconda parte dellincontro.
Tanto nemmeno le cannonate smuoverebbero i suoi giocatori, che ad un certo punto sono talmente in confusione da creare schemi tipo palla avvelenata, cercando di tenere la sfera in mano il minimo indispensabile e producendo cross sui quali Luca Toni andrebbe a nozze.
Roma è desolatamente vuota di energie psicofisiche, Bodiroga predica nel deserto e Hawkins incrementa il bottino quando ormai i buoi sono latitanti da un pezzo (6/14, 18 punti).
Chatman è un punto interrogativo, Garri, Righetti e Tonolli mettono insieme la bellezza di 10 punti totali, Giachetti ci prova ma incide poco o niente: Repesa è atteso da un lungo, lunghissimo lavoro, ammesso e non concesso che abbia tempo per farlo, perché vista da fuori la sua posizione non pare così solida ma le supposizioni lasciano comunque il tempo che trovano.
Cè spazio per vedere in campo contemporaneamente il veterano Dan Gay (anni 45) e Julian Somvi, gioiellino del settore giovanile pescato a Merano, che del numero 14 felsineo potrebbe essere il figlio (anni 17).
Si chiude sul 92-66 con la Fortitudo che saluta un PalaDozza finalmente contento e con un pensieroso Repesa che abbandona mestamente larena che fu sua.
Il migliore per la Climamio Bologna: James Thomas, 16 punti, 12 rimbalzi, 3 stoppate, percorso netto nel tiro da due, 34 di valutazione. Tutti in piedi..
Il migliore per la Lottomatica Roma: difficile trovare uno, dico Jacopo Giachetti perché almeno ha dimostrato impegno. Per lui 8 punti e 14 di valutazione, Chatman poteva essere messo a sedere molto prima.
Play of the match: più che al singolare bisognerebbe parlare al plurale, sottolineando la trance di Bluthenthal che segna 15 punti in meno di un quarto o dellimmenso Thomas che viene raddoppiato, triplicato ma riesce sempre e comunque a trovare la via del canestro. Scelgo un tiro di Cavaliero marcato da Bodiroga: palleggio incrociato, sguardo a Dejan, tempo rubato, due punti. Bello davvero.
– Tabellini:
Climamio Bologna: Edney 13, Belinelli 9, Mancinelli 13, Evtimov, Bluthenthal 17, Thomas 16, Hamann, Cavaliero 8, Shumpert 11, Fultz 5, Gay, Somvi.
Lottomatica Roma: Chatman 12, Hawkins 18, Bodiroga 9, Garri, Marmarinos 4, Giachetti 8, Righetti 2, Cinciarini 1, Mavrokefalidis 4, Tonolli 8, Porcaro n.e.
– Pagelle:
Climamio Bologna: Edney 8, Belinelli 6, Mancinelli 8, Evtimov 6, Bluthenthal 7,5, Thomas 9, Hamann 6, Cavaliero 7, Shumpert 6,5, Fultz 6,5, Gay n.g., Somvi n.g.
Lottomatica Roma: Chatman 5, Hawkins 5,5, Bodiroga 5, Garri 4, Marmarinos 5, Giachetti 6, Righetti 5, Cinciarini 5,5, Mavrokefalidis 5, Tonolli 5, Porcaro n.e.
– Diamo i numeri?
Tiri liberi: Climamio 23/31 (74%) Lottomatica 21/26 (81%)
Tiri da 2 punti: Climamio 18/26 (69%) Lottomatica 15/42 (36%)
Tiri da 3 punti: Climamio 11/22 (50%) Lottomatica 5/19 (26%)
Rimbalzi: Climamio 41 (Thomas 12) Lottomatica 27 (Marmarinos 5)
Assist: Climamio 13 (Edney e Cavaliero 3) Lottomatica 8 (Giachetti, Marmarinos e Chatman 2)
Palle perse/recuperate: Climamio 16/10- Lottomatica 9/16
Falli commessi/subiti: Climamio 24/27 Lottomatica 27/24
Valutazione: Climamio 113 (Thomas 34) Lottomatica 48 (Chatman 17)
– Hanno detto
Ergin Ataman (all. Climamio Bologna): avevamo una grande occasione per dimostrare di essere al livello di avversari che lottano per lo stesso obiettivo, penso che i 30 punti concessi in 20 minuti siano la risposta migliore. Bravi tutti ma Mancinelli di più, ha cancellato Bodiroga.
Jasmin Repesa (all. Lottomatica Roma): voglio ringraziare il popolo Fortitudo per stasera e per i quattro anni passati qui. Per quanto riguarda la partita bravi loro noi non ceravamo proprio. Cè poco da parlare e molto da lavorare.