Sarà linfortunio di Bosh, saranno le direttive dallalto che hanno indotto Mitchell a dare un diverso impiego alla sua prima scelta assoluta, ma il Mago, pur con alti e bassi tipici di chi è alla prima stagione nella lega, sta confermando che bisognava solamente fargli sentire fiducia e dargli delle chances.
Linizio di stagione di Andrea è stato piuttosto difficile, perché si è trovato a gestire eccessive aspettative da parte di tifosi e media, tipiche della prima scelta assoluta, non potendole confermare sul campo.
A concorrere a queste difficoltà iniziali è stata la ristrettezza di vedute di coach [b]Mitchell[/b] che lo ha utilizzato con il contagocce, gestendo anche le rotazioni della squadra in modo troppo rigido e talvolta controproducente.
Dopo le chiarissime difficoltà della squadra, Bryan Colangelo ha deciso di prendere in disparte il suo allenatore, invitandolo ad usare maggiormente il suo pupillo, facendogli fare esperienza e magari trovare la giusta alchimia sia per le rotazioni che per lo spogliatoio.
A rincarare la dose sono arrivate anche alcune piccate dichiarazioni rilasciate da Gherardini anche ai giornalisti di Sky, dove evidenziava la cattiva gestione del suo allenatore. Sam da quel momento ha cominciato a dare un maggiore minutaggio al Mago, che ha subito ripagato con alcune prestazioni convincenti, anche se intervallate ancora da qualche debacle.
Qualcosa è finalmente cambiato nella testa sia di Mitchell che di Andrea
Possiamo ricordare con piacere il momento che, con tutta probabilità, ha segnato una svolta positiva nella stagione di Andrea. Nella partita contro i Cavs del 6 dicembre, il Mago è entrato in campo a metà terzo quarto e con 5 punti consecutivi sul +3 per i Cavs ha ricucito lo strappo e portato avanti i suoi, guadagnandosi minuti importanti nell’ultima frazione. Anche grazie alla sua presenza i Raptors sono riusciti a tenere Lebron e soci a soli sei punti in otto minuti a cavallo tra i due quarti. La sua uscita è arrivata a 3.28 dal termine con la squadra avanti di quattro punti, a pannaggio di Garbajosa che nei finali di partita garantisce ancora maggiore solidità sui due lati del campo. Questo match (seppur perso) è stata una chiave importante per fargli capire che non è necessario avere fatturati da capogiro (nella fattispecie 14 punti e 3 rimbalzi) per essere utile alla squadra ed il fatto che con la sua entrata ci sia stato uno swing positivo, in un [i]cluthc moment[/i] e contro una squadra con ambizioni da postseason, fa capire che il ragazzo è in grado stare in campo con autorità e di correlarsi positivamente coi compagni.
Anche alla voce rimbalzi abbiamo avuto un netto miglioramento sia a livello di impatto che a livello statistico, infatti ha registrato prestazioni da dieci contro Golden State, sette contro i Clippers e otto contro i Suns. Non è un rimbalzista naturale ed è ancora fisicamente debole per le lotte di posizione sotto le plance, ma se ne facciamo un fatto dinamico e di istinto allora siamo già ad un livello molto alto, come testimoniano i suoi [b]1,3 rimbalzi offensivi[/b] di media.
Se consideriamo che la sua media viene raccimolata in poco meno di 21 minuti giocati ed è uguale a quella del suo modello Nowitzki in ben 36 minuti dimpiego, possiamo capire la bontà della statistica, che presa singolarmente è già un importante indicatore delle sue potenzialità.
Sono molte le risposte positive della squadra nellultima serie di partite e, nonostante linfortunio di Bosh, la squadra è riuscita a vincere già due delle quattro partite del tour natalizio che li vede impegnati sulla west coast. Alle sconfitte con Suns (preventivabile) e Sonics (Ray of light is back) sono arrivate la vittoria con i Clippers (buzzer di Ford in contumacia Garba e Bosh) e l [i]italianissima[/i] vittoria in quel di [b]Portland[/b] con il jumper proprio di Andrea a 3 dal termine che ha regalato il [b]101-100[/b] finale.
Da notare che la reazione di Andrea dopo il suo primo winner è stata molto composta con il pugno chiuso in segno di vittoria, ma senza grandi proclami, salvo poi ritornare in panchina per il timeout in panchina e rivolgendosi a Mitchell dire:
[i]Hai visto? Mi hai lasciato in panchina venti minuti, ma questo tiro lho messo lo stesso.[/i]
Risposta di Sam: [i]E per questo che sei la prima scelta assoluta.[/i]
I rapporti tra i due sono difficilmente decifrabili, questa circoastanza sembra figlia di un clima piuttosto teso, nonostante Mitchell ogni tanto abbia parole delogio per Andrea come queste: [i]Pensate Andrea tra due anni e realizzerete un giocatore completamente dominante.[/i]
Anche Nelson ha speso parole positive per lex Benetton, che sarebbe un componente ideale per la sua rund and gun interpretata dai Warriors.
[i]E un grandissimo giocatore e già ora ha dei lampi di classe davvero incredibili, può diventare un giocatore dominante molto presto.[/i]
Dalle nostre parti il mago ha molteplici estimatori ed un popolo che è con lui, ma aprire [url=http://www.nba.com]www.nba.com[/url] e vedere che il titolo del recap recita: [b]Bargnani is bravo from deep.[/b] è qualcosa che ci riempie dorgoglio, assieme al fatto di vedere una splendida partenza in palleggio dal lato sinistro (ancora poco usata) e un appoggio in riverse con il fallo di Nowtizkiana naturalezza. Il tutto immortalato da una top ten di nottata.
La favola continua