Treviso supera in casa per 74-64 Napoli, qualificandosi così per le Final Eight di Coppa Italia. Una Benetton meno spumeggiante rispetto a quella ammirata mercoledì contro il Pau, ma la partita ha fornito comunque confortanti indicazioni: la squadra, con la lunga sequela di infortuni ormai alle spalle, è più lunga e le opzioni offensive sono maggiori. L’attacco, sia pur ancora da perfezionare, è sembrato perciò più fluido, tanto da aver reso meno lampante e quasi indolore il nuovo crollo della percentuale dall’arco (3/17). Napoli, grazie soprattutto ad un irreale percentuale da 3 punti (8/11!), è stata protagonista di un buonissimo primo tempo; poi la stanchezza per le fatiche di giovedì in Turchia si è fatta sentire. Diciamo che gli uomini di Bucchi hanno giocato tutti un gradino al di sotto dei loro standards (considerando l’ottimo momento dell’Eldo), ciò nonostante la loro partita è stata più che dignitosa: segnale incoraggiante per la replica di mercoledì in Eurolega, confronto in cui le motivazioni di Napoli (c’è in ballo la qualificazione alle Top Sixteen) saranno molto maggiori .
L’attacco trevigiano ci mette qualche azione ad entrare in ritmo. Ne approfittano gli ospiti, che con la seconda bomba di Ellis (8 punti nel quarto) si portano sul 10-6. Dopo 5′ di silenzio per protesta contro la schedatura preventiva operata dalla questura, i Rebels danno il via al tifo. E la Benetton ottiene il primo vantaggio con Goree (14-12). Il vantaggio aumenta fino a 5 lunghezze con 4 punti consecutivi di Lorbek (20-15). L’ultimo canestro del quarto lo segna Mordente, ben servito da Shumpert, su taglio back door (24-18).
L’inerzia sembra essere nelle mani dei padroni di casa (che si portano sul +8 con il primo canestro di Lyday), tuttavia questo sarà il quarto dei Jeff Trepagner, il quale, in tutti i modi (soprattutto punendo in contropiede i tardi rientri trevigiani), segnerà ben 14 punti. Grazie a lui, Napoli si riporta a -2 (30-28). Treviso, che nel frangente attacca con lucidità, riallunga a +7, con un gioco da tre punti di Lorbek. Ma Napoli, con le triple di Malaventura e Flamini ed il solito Trepagner (gioco da 3 punti su fallo antisportivo di Soragna), confeziona un parziale di 11-1 e si porta così in vantaggio (41-38). 41-40 al 20′. Treviso gioca nel complesso meglio, ma la percentuale dall’arco dei partenopei (8/11) e Trepagner stanno facendo la differenza.
Con una bella sospensione, Ellis firma l’ultimo vantaggio napoletano (48-44). A questo punto infatti Treviso cambia marcia, mentre l’Eldo, più corta e stanca mentalmente, comincia a calare. L’attacco ospite si blocca e la Benetton, distribuendo bene i tiri (ma ottimo l’impatto di Lyday, 7 punti nel quarto), si costruisce un parziale di 14-0, per il 58-48. 60-52 all’ultimo riposo.
Lyday segna in avvio su scarico di Lorbek. Con questo canestro è il primo dei Casuals ad andare in doppia cifra. Sarà poi imitato da altri 2 compagni, ma saranno ben 7 i biancoverdi a referto con almeno 8 punti: segno evidente di un attacco quanto mai equilibrato, nel quale tutti hanno avuto i loro spazi. Una Schiacciata di Goree su bell’assist di Zisis chiude un parziale favorevole di 8-0, che di fatto affossa le speranze degli ospiti: Treviso, capace di costringere l’attacco di Napoli ad appena 14 punti in 15′, è avanti 68-52. Gli uomini di Bucchi tuttavia non sbracano e perdono di misura un quarto bruttino (14-12), che, dopo l’8-0 iniziale, ha avuto poco da dire. 74-64 il finale.
Treviso si sta pian piano ritrovando. I 18 assist (3 soli per Napoli) testimoniano un’ottima circolazione di palla, che ha permesso a tutti comodi canestri. Potrebbe essere questa la vera faccia della Benetton: una squadra lunga, senza il classico go-to-guy, ma con tante opzioni, tali da permetterle risultati importanti senza la necessità che nessuno vada oltre i propri compiti. Altra chiave della gara è stata la capacità della Benetton di sfruttare i propri lunghi: Lorbek (15 punti), Goree (13 e 12 rimbalzi), Nelson (9) hanno stravinto il duello con i rispettivi avversari, molto sottotono (Rocca, Cittadini e Flamini hanno fatturato complessivamente 5 punti).
Napoli è rimasta a galla col tiro da 3. Quando le percentuali dall’arco sono crollate (1/9 nel secondo tempo), non essendoci state quest’oggi valide alternative in vernice, per gli uomini di Bucchi non c’è stato nulla da fare. Sesay, Morandais, Ellis e Trepagner (top scorer, ma fermo ai 14 del secondo quarto), sono andati tutti in doppia cifra, ma senza incantare; quest’oggi ci voleva qualcosa di più. Va detto anche che la freschezza mentale, dopo la grande impresa di giovedì, non poteva essere al top. Mercoledì sarà presumibilmente un’altra musica, perché l’Eldo si giocherà la sua stagione in Europa.
[b]PLAY OF THE GAME[/b]
Bella partita, ma senza high-light memorabili. Scelgo allora il canestro del massimo vantaggio Benetton (68-52), che testimonia l’ottima circolazione di palla dei Casuals. Lorbek dal post basso scarica fuori per Zisis. Il greco finta la tripla, la difesa, già sbilanciata, di Napoli abbocca e il play può così servire sotto Goree per una comoda schiacciata.
[b]DOPO GARA:[/b]
Bucchi: Bene il primo tempo. Meno il secondo. Siamo calati mentalmente e così la circolazione di palla e le percentuali sono peggiorate. Credo sia soprattutto una stanchezza mentale, inevitabile dopo la partita di giovedì. Aggiungo che Treviso aveva forse anche più motivazioni, perché c’era in ballo la qualificazione alle Final Eight, ed ha così giocato con un po’ più di cattiveria. Ecco, mercoledì dovremo metterci noi più cattiveria e stare concentrati per 40′. Abbiamo voglia di conquistare un risultato storico per questa società.
Blatt: Bella settimana. Dovevamo vincere tre partite fondamentali per i nostri obiettivi a questo punto della stagione e ci siamo riusciti. Giocando bene, ma anche sudando. Con il Pau avevamo corso, oggi abbiamo invece controllato il ritmo. Vorrei anch’io sempre vedere una squadra che corre, ma io devo allenare pensando agli uomini che ho. Non posso considerare una sola maniera di giocare. Lo scorso anno correvamo bene e sempre. Quest’anno facciamo meno punti, ma difendiamo molto meglio. Ero spaventato dalle percentuali da 3 di Napoli, ma ho detto ai ragazzi di continuare a contestare i tiri e farli tirare da lontano. Le loro percentuali sono calate e abbiamo avuto ragione.
Su Gigli (non utilizzato): Gigli è in un periodo di alti e bassi. Ho preferito farlo staccare un po’, dicendogli di guardare con attenzione la partita. È utile per i giocatori.
Sui 18 assist: Per noi è importante muovere la palla. Gli assist sono perciò la voce statistica più importante. Non abbiamo stelle cui affidarci e di conseguenza giocare di squadra è per noi il solo modo per conquistare le vittorie.