La pallacanestro è lo sport più bello, affascinante ed imprevedibile del pianeta Terra, questo lo sapevamo ma ieri, al termine della semifinale di Tim Cup tra Montepaschi e Benetton, ne abbiamo avuto la conferma nettissima. La partita è stata dominata per 35 minuti dalla Montepaschi capace di strappi autoritari e capace di azzerare l’unico momento di annebbiamento, nel corso del secondo quarto, ricacciando indietro la Benetton che aveva messo per un attimo la testa avanti. Al 35^ minuto il tabellone recita 71 a 55 per la Montepaschi, vediamo come eravamo arrivati fino a lì e vediamo cosa, incredibilmente, succede negli ultimi 5 minuti di gioco.
Il primo quarto si apre con un 4 a 0 di marca trevigiana ben presto vanificato dalle intuizioni di Sato, Stoonerook e Forte che ribaltano il risultato e firmano il primo allungo senese. I biancoverdi toscani riescono a tappare le bocche da fuoco trevigiane e ben presto prendono il largo chiudendo il primo quarto sul 21 a 12.
Nel secondo quarto si assiste ad un appanamento toscano e ad un crescendo veneto che, piano piano, porta all’erosione del vantaggio della Montepaschi. In questo frangente si mette in luce Nelson che domina sotto i tabelloni. Il riposo lungo vede le due squadre in perfetta parità (31 a 31).
Nel terzo quarto la Montepaschi continua a macinare gioco e punti, le percentuali da tre sono buone (McIntyre, Forte, Kaukenas), sotto i tabelloni Eze fa la voce grossa e il vantaggio senese si dilata fino al 55 a 45 dell’ultimo mini-riposo. Veramente il vantaggio sarebbe stato di 14 punti (55 a 41) ma una “felice intuizione” arbitrale concede un antisportivo a 6 secondi dalla fine alla Benetton che consente ai Casuals (Liday dalla lunetta e poi in azione) di limitare i danni.
Il clichè dell’ultimo quarto non si discosta molto da quello precedente. La Mens-Sana allunga in maniera prepotente, sale in cattedra Forte che, facendo vedere a tutti perchè sia stato prima scelta NBA, segna 13 punti filati, diventa un rebus irrisolvibile per la difesa Benetton e trascina i suoi al +16 (71 a 55) del 35^ minuto. Qui inizia un’altra partita, ed è doveroso fare una premessa per capire quanto l’imprevedibilità di questo sport costituisca il suo fascino migliore. La premessa è questa: la Benetton è la seconda peggiore squadra della Lega nel tiro dai 6,25 (29,9%), Soragna ha tirato fino ad oggi col 17,9% dall’arco e, fino al 35^ minuto di questa incredibile gara, i Casuals avevano 4/22 nel tiro da tre. Cosa succede? Succede che l’attacco atomico della Montepaschi si inceppa e produce solo 4 punti, dalla lunetta, negli ultimi 5 minuti, succede che Mordente spara 4 triple consecutive nel canestro senese (una da distanza siderale, non meno di 8 metri!!!!!), succede che sull’ultima azione (+ 2 per la Montepaschi) Soragna mette la tripla del decisivo e incredibile sorpasso.
Complimenti naturalmente alla Benetton ma, in casi come questi, meriti e colpe praticamente si equivalgono e se da una parte ci sono state doti balistiche assolutamente eccezionali e, forse, irripetibili, dall’altro lato ci sono state amnesie difensive, e non solo, imperdonabili. Sull’ultimo possesso, a nove secondi dalla fine, sarebbe stato meglio, per i senesi, commettere un velocissimo fallo e non permettere alla Benetton di sparare l’ennesima tripla di una serie incredibile. Ma queste sono solo considerazioni a posteriori che lasciano il tempo che trovano, complimenti alla Benetton e, soprattutto, a Mordente vero match-winner.
THA PLAY OF THE GAME: Eze dà lezione di uso della linea di fondo, sfugge a Goree, gli gira intorno e affonda una schiacciata in rovesciata da applausi.
MPS: Forte 20, McIntyre 14, Eze 5, Sato 12, Stoonerook 4, Baxter 2, Carraretto 3, Kaukenas 15.
BENETTON: Liday 16, Zizis 7, Shumpert 9, Nelson 10, Goree 4, Soragna 9, Mordente 21.
Rimbalzi 36 a 29 per la Montepaschi.