Niente mimose per la Benetton in questo 8 marzo. Anzi, una giornata tutta da dimenticare. Prima arriva la notizia della richiesta di 18 punti di penalizzazione per le irregolarità nei tesseramenti, poi la sconfitta al Palaverde, per 79-76, con lUnicaja Malaga, in una gara chiave delle Top Sixteen; e, durante la partita, linfortunio di Lyday (distorsione alla caviglia). La squadra di Scariolo ha offerto una grande prestazione, con un Daniel Santiago assolutamente decisivo: 23 punti, 8 rimbalzi e tantissima intimidazione (5 stoppate). La Benetton ha dato tutto, ma purtroppo non è bastato.
Bello il primo quarto. Gli ospiti partono bene: con le triple di Cabezas e Welsch si portano sul10-4. Ma anche Treviso attacca bene e trova il primo vantaggio (16-14) con una schiacciata di Goree in contropiede, ben servito da Zisis. I lunghi trevigiani sono produttivi in attacco (9 punti per Tiger e 5 per Gigli), ma soffrono terribilmente la stazza di Santiago (9) in difesa. Malaga fa girare la palla, muove bene gli uomini specialmente con i tagli sulla riga di fondo e sa servire con i tempi giusti il proprio centro. Il parziale si chiude sul 21-20 per gli ospiti.
In avvio di secondo quarto le difese sembrano prendere le misure agli attacchi. La Benetton soffre la zona proposta da Scariolo, ma, sudandosi ogni canestro, riesce a confezionare un parziale di 8-0, per il +5 (28-23). LUnicaja non dà comunque limpressione di essere in affanno e si riporta in vantaggio con 5 punti consecutivi di un positivo Welsch (35-32), nel primo vero frangente di difficoltà per Treviso. Gli uomini di Blatt tuttavia si riprendono e trovano il pareggio con un gioco da 3 punti di Zisis, fino a quel momento poco incisivo. 37 pari allintervallo.
Lyday apre la ripresa con un gioco da 3 punti, ma poche azioni dopo è costretto a lasciare definitivamente il campo per una distorsione alla caviglia; confusionario come sempre, era però decisamente in partita: inutile dire che la sua assenza ha pesato. La Bomba di Jimenez apre un parziale di 7-0 per gli ospiti. La Benetton è in affanno e, sul -6 (48-42), Blatt deve parlarci sopra. Alluscita dal time out Treviso morde di più in difesa e, sia pur non esibendo un grande attacco (Malaga chiude bene larea, ma è anche attenta a non esporsi sul perimetro: appena 2 tentativi dallarco per la Benetton nel quarto), riesce ad impattare. A questo punto però gli ospiti, con Santiago in panchina con 3 falli (ben sostituito da De Miguel, 8 punti), scappano via, infilando un parziale di 11-1, ben approfittando di qualche sbavatura difensiva di una Benetton sempre più alle corde. 60-53 al 30.
Mordente suona la carica infilando finalmente una tripla, imitato poco dopo da Shumpert (buona prova, 16 punti). Vedendo i suoi beniamini ritrovare il canestro con continuità, il Palaverde si scalda. Linerzia è ora tutta per i padroni di casa. Zisis trova il pareggio in penetrazione (65-65). Welsch (senzaltro alla sua più importante prestazione in questa stagione: 21 punti) risponde con una tripla, ma nellazione seguente è Goree (solito guerriero: 20 punti) a infilare dallarco allo scadere dei 24. Quando anche Smith segna da 3 punti, portando finalmente in vantaggio la Benetton (71-68), la bolgia è assordante. Malaga torna però a condurre (72-71) con la giocata più importante della gara: la bomba di Cabezas con luomo addosso al limite dei 24. Mancano poco più di 2. Il finale è un susseguirsi di emozioni: segna Santiago in gancio, Goree schiaccia in penetrazione, ma è ancora Cabezas ad infilare un jump da centro area, ancora sulla sirena dei 24. Shumpert ritrova il pareggio (76-76) con la tripla. Welsch fa 1/2 dalla lunetta ed è ancora Shumpert a prendersi la responsabilità, ma questa volta il ferro gli sputa fuori la tripla. Malaga torna a +3 dalla lunetta (1/2 per Cabezas e Rodriguez), perché nel mezzo la Benetton butta via la palla sulla rimessa, a causa per altro di un plausibile fallo subito da Soragna. Con pochi secondi sul cronometro Treviso si trova costretta a giocarsi tutto a rimbalzo sul tiro libero, ma, Soragna prima e Shumpert poi, hanno la pecca di fallire il primo tentativo. 79-76 il finale. Peccato.
Complimenti agli spagnoli, che, nell’arco degli 80′, hanno senz’altro giocato meglio dei trevigiani. Anche questa sera, nonostante le prove poco convincenti in attacco di Sanchez e Rodriguez, l’Unicaja si è dimostrata squadra: ben organizzata in difesa ed in attacco, dove ha saputo ben innescare l’1vs1 (la Benetton non ha quasi mai raddoppiato) vicino a canestro di Santiago, troppo grosso anche per Goree. Ottime le prove di Welsch e Cabezas (11), bravissimo ad infilare canestri nei momenti più caldi e a mettere pressione a Zisis per tutta la partita.
Treviso, come detto, ha poco da rimproverarsi sul piano dell’impegno, ma, certo, non è stata questa una delle sue migliori prestazioni stagionali. L’attacco (ma questo lo si sa…) ha funzionato a sprazzi, anche a causa di uno Zisis sotto tono (7 punti, con 3/8): è un play, ma in certi frangenti dovrebbe comunque mettersi in proprio; non sempre (vedi sta sera) ci riesce. In difesa gli uomini di Blatt hanno invece avuto qualche insolita amnesia, che ha permesso agli avversari di tirare con il 73% da 2. Vanno riconosciuti comunque i giusti meriti alla squadra di Scariolo, evidentemente ostica ai Casuals; al di là del suo valore in assoluto.
Ora la classifica non sorride a Treviso (niente sorride a Treviso….): il primo posto, salvo sorpresone (ma l’Aris sta dimostrando orgoglio: anche ieri sconfitta di appena 2 punti), è andato, il secondo si presenta come un obiettivo difficile. Si deciderà tutto con ogni probabilità a Mosca.