[b]Quintetti:[/b]
AJ: Garris, Green, Gallinari, Schultze, Watson.
Snaidero: Allen, Penberthy, Antonutti, Zacchetti, Jaacks.
Udine vuole continuare la sua serie positiva contro le squadre lombarde e dopo la vittoria casalinga contro Cantù si presenta subito in ritmo in quel del Palalido. Linizio è blando e con pochi canestri, ma quando la Snaidero si sblocca con la tripla di Antonutti diventa una sparatoria dalla lunga distanza, che terminerà solo con la prima sirena a quota 7-9. Lassoluto protagonista del break è [b]Penberthy[/b], che in poco meno di due minuti ne mette dodici in fila. Milano difende in maniera abominevole sul perimetro e concede tiri piazzati ad ogni esterno, rimanendo però a -9, grazie a qualche canestro del tutto estemporaneo.
La squadra di Djordjevic dovrebbe uscire dal mini-riposo con il fuoco negli occhi, invece è Damon Williams che con quattro punti filati allarga la forbice. Milano non si accontenta di concedere qualsiasi soluzione allestro di Allen e del suo pick and roll, ma regala anche ben sei rimbalzi dattacco nel quarto, di cui uno anche a Valters in mezzo ai lunghi.
Watson è lunica credibile soluzione offensiva per lAJ, visto che il tiro da fuori non entra (2-11da 3) e proprio su un paio di sue giocate nel pitturato e sul tecnico, preso inopinatamente da Digiuliomaria, linerzia sembra poter passare dalla parte dei padroni di casa.
Udine è coriacea come il proprio allenatore e dopo il tecnico, risponde con un 5-0, tornando a + 10.
Il primo tempo si chiude sul +8 per gli ospiti, benchè la loro superiorità sia stata molto più evidente degli otto punti a tabellone.
E sempre Udine ad uscire meglio dai blocchi di partenza e il 5-0 di parziale iniziale sembra affossare le speranze di una spenta Aj, che però trova, come contro Montegranaro, la spinta agonistica del ritrovato [b]Bulleri[/b]. Il Bullo da Cecina è il principale arteficie dell11-0 di parziale con cui i padroni di casa si rimettono in carreggiata, grazie ad una difesa finalmente degna di tale nome. La manovra offensiva è volta ad attaccare il canestro e da questo nascono circolazioni logiche e tiri in ritmo. La squadra di Pancotto non molla e regge il pesante parziale grazie a quattro punti filati dalla lunetta di Valters. E sempre il lettone, poi, a trovare uninsperata tripla per chiudere il quarto e dare il minimo scarto ai suoi verso un incandescente finale.
[b]Calabria[/b] rimane in campo con evidenti problemi fisici che ne limitano la mobilità, ma riesce a smazzare un assist e mettere una tripla fondamentale proprio in apertura. La partita diventa molto fisica, i contatti non mancano, così come alcune disattenzioni della difesa da ambo le parti. Milano è più fredda a sfruttarle con Bulleri ancora in grande spolvero e le triple di Schultze. Allen non ci sta e con il secondo back door con schiacciata, restituisce un minimo di morale ai suoi. Pancotto prova la carta della zona per confondere le idee agli esterni avversari, ma nonappena Watson trova spazio allinterno dellarea le soluzioni positive arrivano con continuità per i Milanesi. Due perse banali di Penberthy in uscita dai blocchi ed Allen per un fallo in attacco su Garris condannano definitvamente i friulani che si erano trovati ad un minuto e mezzo sul -4 e la palla in mano. Gli ultimi chiodi sulla bara udinese sono infilati ancora da Garris con il canestro in corsa che fa esplodere il Palalido.
Una vittoria (91-84 il finale) tanto sofferta quanto importante per i biancorossi, che riescono a ribaltare un primo tempo impresentabile che aveva fatto pensare al peggio.
Massimo Bulleri è ancora luomo chiave e bissa la positiva prova di domenica con Montegranaro, cambiando la partita nel secondo tempo, realizzando 20 punti e difendendo alla morte su Penberthy. Bene anche Watson con un silenziosissimo 17+8 per 29 di valutazione.
Dallaltra parte Valters e Allen sono gli ultimi ad abbandonare la nave, mentre Penberthy dopo la sparatoria iniziale si perde nella fisicità del match e non sarà più un fattore.
[b]Play of the game:[/b] Due azioni. Una la fotocopia dellaltra. Penberthy nel ruolo di playmaker carica il lato sinistro del campo, apperentemente per iniziare il gioco. Allen finta di andare incontro alla palla, poi taglia backdoor cogliendo impreparata la difesa ed andando a concludere in schiacciata. Un mix di tecnica e atletismo da vero campione.
[b]Quotes:[/b]
[b]Pancotto:[/b] [i]La differenza nella partita sta nei tiri liberi, 30 contro 14 realizzati sono un margine sostanziale che ha condizionato la partita. Abbiamo intrapreso una partita tosta, intensa, ma ci è mancata la continuità. Abbiamo subito troppi punti negli uno vs uno e dentro larea, mentre in attacco ci siamo fermati, giocando solo dal palleggio e abbiamo subito la difesa milanese caratterizzata dal fisico e dai molti contatti. Dobbiamo crescere attraverso ciò che non ci è riuscito oggi. A 1.33 dalla fine abbiamo commesso due errori, uno sfondamento e un passi che ci hanno condannato. Nonostante ciò abbiamo lottato e reagito come una squadra tosta.
Bulleri è un campione, ma anche Calabria nel parziale decisivo ha segnato punti importanti e ha messo a segno giocate fondamentali.
Jaacks ha sofferto un problema alla mano che lo ha limitato, così come il gioco veloce e in contropiede. Stesso discorso per Penberthy. La bravura dei giocatori, però, sta anche nel sapersi riadattare alle esigenze della squadra quando non ricevono in attacco o sono in difficoltà.[/i]
[b]Djordjevic:[/b] [i]Giochiamo unaltra volta un tempo in un modo e in un tempo in un altro. Se pensiamo di giocare con i guanti bianchi contro una squadra al di sotto di noi in classifica sbagliamo di grosso dobbiamo lottare ogni minuto e ogni possesso sul campo. Nel primo tempo non è stato così, ma siamo riusciti a non scomporci anche quando eravamo sotto nel punteggio e a fare gruppo per rimontare. Nel primo tempo ci hanno condannato i rimbalzi offensivi, la difesa letargica e, sebbene fossimo sotto di otto punti, la nostra valutazione era superiore.Un mistero. Nota di merito a Bulleri che anche oggi ci ha trascinato con la sua intensità e la sua efficacia. Sta tornando il vero Bulleri e a noi questo serve tantissimo.[/i]