Stavolta al Palascapriano è di scena l’Angelico Biella, autore fin qui di una buona stagione. Le premesse sono tutte per gli ospiti, visto che Teramo è in rottura prolungata da quattro partite, complice la sciagurata gestione degli ultimi possessi. Il Palazzetto non è molto caldo a causa di uno sciopero di protesta proclamato da alcuni sostenitori della curva e i 20 ospiti biellesi sembrano un esercito, visto che sono loro le uniche voci che si sentono. E’ una partita tirata, combattuta, ma con scarse percentuali al tiro, almeno nel primo tempo che si chiude sul 34-36 con un punteggio davvero basso. Entrambe le squadre propongono in campo le proprie formazioni tipo ed è Biella a dominare a rimbalzo sia in attacco che in difesa dove Brown, Martinez e Bernard soffrono la fisicità di un 5 vero come Coppenrath. Woodward e Grundy non sembrano efficaci in cabina di regia e l’elevato numero di palle perse ne è la palese dimostrazione. Non solo, ma mentre Gaines buca la retina che è un piacere, gli americani di Teramo non fanno altro che litigare con il canestro: basti pensare che nel primo tempo Grundy fa 1/6 dal campo. Ci pensano Janicenoks (alla fine migliore in campo) e Poeta a tenere a galla la barca biancorossa, con il primo a segnare punti da ogni dove e il secondo a far girare la squadra come un orologio svizzero. Il riposo sembra far bene ai biancorossi teramani che rientrano in campo più determinati: Grundy decide che è ora di cominciare a giocare, Martinez mette voglia grinta e determinazione a Woodward, nel suo opaco rendimento complessivo, mette anche lui il suo mattoncino. Così il Siviglia Wear piazza il primo break della partita a 3′ 54” del terzo quarto portandosi sul 47-42, facendo scaldare il palazzo. E’ tutta un’altra partita: Biella perde Coppenrath per falli e Porta non gioca certo la sua miglior partita. Con il giovane Poeta in campo Teramo arriva anche al +10, ma gli ultimi due minuti senza il play sono davvero sciagurati: Biella rientra in un amen e si porta sul 75-71. E’ il festival degli orrori, di quello che una squadra di basket non dovrebbe fare: rimessa su canestro effettuata da un play/guardia per un lungo che, ovviamente, perde palla, Roller subisce il fallo ma fa uno su due. Siamo 76-73 e manca poco meno di un minuto: coach Bianchi è costretto (costretto?) a rimettere Poeta in campo e la palla viene data nelle mani di un cecchino come Janicenoks che recupera con gli interessi la pessima prova di Capo d’Orlando (10/10 ai liberi) e la partita si chiude sul 78-74 per i padroni di casa.
Ottima la prova di Janicenoks: 21 punti 5 assist e 10/10 ai liberi, ben supportato da un ottimo Brown (13p. 9r.) che sfiora la doppia doppia. Dovendo giudicare Grundy nel suo complesso è sicuramente la sufficienza ma è la media tra i primi due quarti decisamente mediocri e i restanti due dove gioca con criterio senza forzare dalla distanza (2/5 da tre con 19p. 3a. 4 r.). Anche Martinez si dà da fare, pur realizzando poco (appena 9 punti ma 6 preziosi rimbalzi) mentre Woodward ne mette tredici, giocando con antipatica sufficienza. Ottimo Poeta in cabina di regia, determinante nel dettare gli schemi, meno nel cercare il canestro. Bernard, invece, si sbatte parecchio, ma stavolta non è al massimo. Dal lato di Biella solita ottima prova di Gaines che appare davvero immarcabile, discreto Thomas (ben accolto dal pubblico di casa per il suo trascorso da ex) che però esagera da tre (2/7) e ottimo anche Daniels che chiude in doppia doppia con 16 punti e 15 rimbalzi. Davvero sottotono Cotani e Frosini che non hanno destato grande impressione, come pure Porta che perde il confronto diretto con Poeta.
Per coach Bianchi è il primo successo di quest’anno dopo 3 sconfitte: “La partita non era facile, troppa pressione e troppo forte la necessità di conquistare la vittoria. Abbiamo giocato bene in difesa e abbiamo realizzato parecchi contropiedi. Grundy sembrava suo fratello nel primo tempo, mentre nel secondo tempo ha giocato come sa”
Coach Bechi, invece, si lamenta degli arbitri colpevoli, a suo dire, di aver preso decisioni discutibili. La squadra ha commesso errori fondamentali nel secondo quarto quando non ha affondato i colpi decisivi e nel terzo quarto quando la partita stava volando via. Ma il riferimento agli arbitri è piuttosto evidente.
Contento Cancelleri per il ritorno a casa e non certo per la partita e afferma che le prossime due partite saranno determinanti per gli obiettivi di Biella.
[b]Play of the Game[/b]Siamo nel primo quarto: Brandon Brown riceve palla in post basso, difende bene sull’aggressivo Coppenrath, realizza e subisce il fallo. Giocata di grande tecnica.