[b]Unicaja Malaga – Winterthur Barcellona[/b]
Il derby tutto spagnolo si presenta come il quarto di finale più incerto ed avvincente, grazie alla brama di supremazia campanilistica.
Malaga è cresciuta con il tempo, dopo un inizio difficile e diverse imbarcate prese (-53 a Badalona, -29 a Lubjana), è riuscita a trovare una buona chimica facendo ruotare tutto intorno al pivot Daniel Santiago (nominato MVP di Eurolega per il mese di Marzo). Al momento cè ancora qualche difficoltà, la sconfitta abbastanza ampia contro Badalona in campionato ha incrinato qualche certezza, già minata dalla sfuriata di qualche tempo fa di Pepè Sanchez che ormai è quasi un separato in casa.
Paradossalmente dallo scambio Tusek-Lorbek il team di Scariolo ha guadagnato in incisività e convinzione, infatti le prove dellex Armani Jeans sono di ben altra caratura rispetto a quelle fornite allombra del Duomo. I pretoriani di Scariolo Cabezas e Rodriguez forniscono il loro solito apporto in termini di solidità e spirito combattivo.
Dallaltra parte la squadra di Ivanovic sta attraversando un ottimo momento di forma, sembra che tutti i tasselli del puzzle si stiano incastrando come erano stati immaginati dal Gm Savic durante lestate. In campionato viaggia con percorso netto da sei partite ed in Eurolega ha piegato la resistenza del Panathinaikos con insospettabile autorità. La solidità degli ex italiani Basile, Marconato e Kakiouzis è unita al talento e allestro di Lakovic e Navarro. I problemi maggiori dei blaugrana erano, però, nella propria metà campo dove ora il credo difensivo di Ivanovic e lintensità messa sul campo anche dai comprimari come Trias e De la fuente stanno pagando grossi dividendi.
In patria il bilancio è di 1-1 con la vittoria dei Blaugrana in [i]Copa del Rey[/i] e dei “verdi” in campionato. Proprio lo scorso anno la truppa di Ivanovic aveva estromesso gli avversari alle top 16, trovando poi la final four, che sperano di bissare quest’anno.
[b][i]La Chiave:[/i][/b] Malaga ha lobbligo di tenere il servizio nella prima partita, cercando di limitare le soluzioni offensive in velocità di Lakovic e Navarro, veri generatori di gioco. Il rendimento della coppia Jimenez-Cabezas sarà la vera chiave della serie, che vede partire in leggero vantaggio, nonostante il fattore campo, il Barcellona.
[b]Tau Vitoria – Olympiacos[/b]
I baschi sono la squadra più forte e bella di tutta Europa e non solo..
Il roster a disposizione farebbe contenti almeno 20 allenatori nba, lattacco a metà campo può generare mismatch sia negli esterni con la velocità di Rakocevic e la versatilità di Planinic, che in post basso con lesuberanza di Splitter e la maestosa tecnica di Scola. La circolazione di palla orchestrata da Prigioni è come un orologio svizzero e questo genera un attacco armonioso in grado di coinvolgere tutti e regalare soluzioni nei cosidetti comfort spots per tutte le innumerevoli bocche da fuoco a disposizione. Ormai la squadra di Maljkovic (ma spritualmente ancora di Perasovic) non è più solo Scola dipendente ed è in grado di vincere anche in trasferta senza lapporto dellargentino, come avvenuto in campionato contro la diretta avversaria Girona. La vicenda della malattia e dipartita di Perasovic potrebbe aver dato ai baschi ulteriore identità e compattezza per poter andare sino al capolinea ed alzare la coppa.
LOlympiacos, invece, ha lobbligo di dare lanima per arrivare a queste final four che li vederebbero protagonisti tra le mura amiche. La truppa di Gershon è partita forte come una delle favorite del torneo, poi con landare del tempo si è un posgonfiata ed ha lasciato spazio a qualche dubbio sulla solidità e lapproccio di alcuni giocatori. Il coach ex Maccabi è abituato ai climi infuocati del win or go home e dovrà ricorrere a tutti i suoi trucchi, assieme agli apporti di Penn e Acker per avere la meglio su questo Tau. Acker è sicuramente una delle rivelazioni più splendenti di questa Eurolega, ma il suo calo di rendimento è coinciso con le alterne fortune della sua squadra. E un giocatore di tecnica insospettabile, dotato di una grande fisicità e per questo motivo, uno dei pochi che può creare dei problemi di accoppiamento agli avversari.
[b][i]La chiave:[/i][/b] Per lOlympiacos è fondamentale giocare a ritmi controllati e togliere il più possibile il campo aperto agli avversari, che sono in grado di assestare parziali mortiferi anche lontano dalla Fernando Buesa Arena. Il fattore campo arride agli spagnoli, che non perdono tra le mura amiche da ben 27 partite (più lunga striscia vincente della storia) e l’Olympiacos dovrà esibire il suo miglior basket per interromperla.
[b]Panathinaikos – Dynamo Mosca[/b]
I neo vincitori della coppa di Grecia hanno inflitto al Rethymno uno scarto di 39 punti (secondo più alto nella storia della competizione) e stanno discutendo con Delk la consensuale rescissione del contratto (beati loro).
[i]Dont cry for me Argentina[/i] perché il roster a disposizione annovera giocatori del calibro di Alvertis, Tsartaris, Becirovic, Batiste, Siskauskas, Dikoudis, Diamantidis, e Tomasevic. Nel fantabasket non si comincerebbe neanche a giocare e nemmeno sul campo per il gioco e la fame mostrate sinora dal Pana. Come sa bene l’avversario Dusan Ivkovic con il CSKA di qualche anno fa, costruire una squadra bella, forte e vincente non è semplice e con così tanti campioni tutti assieme si rischia che non appena qualcosa scricchioli ci sia limplosione. Obradovic è un allenatore vincente, di spessore e se saprà gestire questo aspetto il Pana avrà molte possibilità di portare a casa in pompa magna la serie e probabilmente non solo..
La Dinamo ha già compiuto unimpresa nellarrivare nelle prime otto dEuropa, grazie alla soffertissima vittoria contro Treviso nellultima giornata. Papadopuolos probabilmente non sarà un fattore così dominante come in altre occasioni, vista la potenziale staffetta Tomasevic-Dikoudis-Javtokas che Obradovic può mandargli sulle piste. Limitando la primaria fonte di gioco della squadra di Ivkovic, lunico altro credibile terminale rimane Antonis Fotsis che ha mostrato di poter essere larma totale nel basket europeo. Proprio il Dynamic-duo moscovita ha un passato nelle file del Pana, con il quale Papadopoulos ha vinto anche un Eurolega nel 2002 contro la Kinder. Non è da sottovalutare neppure il grave infortunio che ha colpito Travis Hansen e lo ha tolto dai campi per tutta la stagione. Lex Tau era il terminale offensivo più pericoloso sul perimetro ed è stato sostituito dallex Biella Taquan Dean, che però non è riuscito sinora a ripetere le gesta del suo predecessore. Di buono cè per i biancoblu, che la palla peserà poco e tutto ciò che arriverà di diverso dallo 0-2 sarà guadagnato.
[b][i]La chiave:[/i][/b] Al Pana basta difendere con la solita (asfissiante) intensità per portare a casa la serie e molto probabilmente cappottare gli avversari. Di contro la Dinamo avrà la palla più leggera tra le mani, tipico di chi è vittima designata.
[b] CSKA Mosca – Maccabi Tel Aviv[/b]
Estata non più di dieci mesi fa la finale della scorsa edizione.
Questa sarà una serie molto diversa rispetto a quel match. La truppa di Messina ha cambiato poco in pieno stile squadra che vince non si cambia, ma ha perso per infortunio una pedina importante per queste competizioni come David Vanterpool, sostituito egregiamente finora dallex Napoli Oscar Torres.
Si vocifera che lo swingman da San Bonavenutre possa rientrare proprio in occasione di gara 1, ma nel caso in cui potesse vestire la casacca da gioco, difficilmente potrebbe essere incisivo si da subito.
Il Cska vanta il miglior giocatore dEuropa in Papaloukas, vincenti del calibro di Smodis ed Andersen, assieme a giocatori di primo piano europeo come Langdon, Holden e Van den Spiegel (comprimari qui ma stelle in altri contesti).
I canarini dIsraele non sono più quelli della passata stagione, hanno perso nel giro di due anni la creme del basket europeo dellultimo lustro, ma sono riusciti ugualmente a presentarsi a queste Elite eight con una squadra competitiva e unottima organizzazione di gioco frutto del lavoro di Spahija. Tutto nasce e finisce con il nome di Nikola Vujcic (indubbiamente MVP della competizione finora), che ha fatto da chioccia a tutti i suoi nuovi compagni, guidandoli dentro e fuori dal campo. Il croato è il go to guy, lappoggio dei momenti difficili e la luce in fondo al tunnel che guida i rookies Elyahu (un prospetto di assoluto valore) Jasaitis e Bynum verso la vittoria.
Il progetto Maccabi è intrigante anche per il futuro, il talento e la futuribilità sono tutte dalla loro parte, ma per questanno dovranno con tutta probabilità cedere il passo alla più quotata avversaria che viene da ben 17 vittorie in fila.
[b][i]La chiave:[/i][/b] E banale dire che per il CSKA sia limitare Vujcic ma è lunico motivo per cui la truppa di Spahjia può pensare di andare a sbancare la Alexander Gomelsky Universal Sports Hall di Mosca. Al momento i russi sono superiori in tutto, anche se la riconferma postiva del movimento Maccabi è da non sottostimare.