Le partite della Regular Season NBA, seguente allAll Star Game tenutosi questanno a Las Vegas, sono di un livello cestistico molto scarso, sia per valore tecnico che per intensità applicata sul parquet. Vale per quasi tutte le franchigie questo periodo di break in attesa dei playoff che incominceranno il 21 Aprile.
In codesta fase si ritrova pure la squadra di Washington. Gli Wizards di coach Eddie Jordan, dal mese di Febbraio ha inanellato una serie impressionante di alti e bassi. Dal giorno di ripresa post ASG, i Maghi hanno avuto 8 vittorie e ben 11 sconfitte, con non più di tre vittorie consecutive ed, invece, una sequenza di 4 sconfitte di fila a cavallo, dal 23 al 28 di Febbraio. Hanno in corso, tralaltro una sequel di 5 sconfitte ancora aperta.
Il fattore principale di questo avanzare è stato il PIL offensivo del loro miglior giocatore, Gilbert Arenas. Il play californiano dopo il weekend stellare ha tirato il 42% da due, il 32% dallarco e (almeno questo) l87% dalla lunetta. Visti i mesi magici di Dicembre e Gennaio, ci si poteva aspettare un calo di limpidezza al tiro, ma in questo modo, lo pensavano in pochi nei circoli dellNBA.
Il deperimento di zuccheri ha comportato sì, un crollo di percentuali al tiro, ma non di quantità di tiri presi. Questo è stato e sarà tuttora un dilemma per tutta la squadra. Arenas è di una capacità offensiva devastante, ma questo non comporta tutti i suoi DICIANNOVE tiri presi ad allacciata di scarpa. Quando lo Spalding si insacca nella retina và bene, ma nel momento in cui rimbalza sul ferro, è fonte di irrecuperabili contropiedi avversari. Certe iniziative Gilbertiane sono inconcepibili in un sistema offensivo come il Princeton Offense, basato sui continui tagli dei giocatori senza palla. Se Arenas continua a prender shots a bassa percentuale e non lascia sviluppare uno dei più bei giochi cestistici; nel team di Jordan, potrebbero venir fuori mugugni che rovinerebbero la già discutibile reputazione di Arenas.
Altra conseguenza dei tiri malpresi dellAgent 0 è il numero di contropiedi subiti da Washington. Leffetto che si viene a creare è lincrescioso ammontare dei punti subiti e della percentuale concessa ai diretti rivali. Washington ha la seconda peggior difesa della Lega con 105 punti permessi ed il 47% concesso agli avversari. Da tre lasciano il 37% e questo è il terzo peggior record della NBA di questanno.
Il ritmo alto imposto dai Maghi è una delle cause primarie.
Ma, quando il tuo primo giocatore che difende(cioè Arenas) bada, il più delle volte, a fregar palla (e quindi si scopre subito); per gli altri colleghi risulta difficile seguir il proprio avversario e, magari anche, aiutare Arenas nel contenimento del suo giocatore. Se il play, però riesce a ciullar la palla, fa scattar subito il contropiede, che la maggior parte delle volte è concluso in dallala piccola Caron Butler (di recente ha eseguito unaffondata su Alonzo Mourning da paura!). Il frutto di questo continuo voler accaparrarsi della palla durante la costruzione dellattacco avversario porta a 8 palle rubate per gli Wizards( 4° nella Lega), cosa rischiosa ma non per questo banale.
Altro fattore del ritmo alto della squadra è la percentuale di vittorie quando si và oltre i cento punti. Se Washington supera i 100, ha il 71% di vittorie ed è il quarto record in totale. Labitudine del correre è la peculiarità di questo team che con unattacco Princeton eseguito a velocità normale saprebbe lo stesso vincere, anche senza il fuoco sotto le suole delle scarpe.
Con queste credenziali, Washington si appresta ad iniziare i playoff come Sesta testa di serie ad Est.
Miami, in queste ultime settimane, ha rimontato tutto lo svantaggio sui Capitolini e li ha tolti dal trono della South-East Division. Così facendo, il primo turno per Eddie Jordan e Co. sarebbe contro gli stessi Miami Heat del (forse rientrante per i playoff) Dwyane Wade in una serie impraticabile da quasi tutti i punti di vista; Shaq in primis.
In ogni caso, sarà lAgente col numero 0 a decidere dove portar questa franchigia che diverte il pubblico e fa ammattire David Stern per le baggianate dello stesso Gilbert.