Il cammino dei Raptors in questa trionfale stagione sembrava destinato a subire un brusco rallentamento alla luce delle pesanti tegole cadute sulla testa di Micthell con gli infortuni di Andrea Bargnani e Jorge Garbajosa.
Ma se per il Mago l’intervento di appendicectomia è classificabile come un semplice incidente di percorso senza grossi strascichi se non con un calo nella classifica di rookie of the year, l’infortunio occorso a Garbajosa, fuori per la stagione, ha privato i Raptors di una delle pedine più importanti del proprio scacchiere.
L’operazione chirurgica a cui sarà sottoposto il “rookie” spagnolo, fumatore incallito che non si fa mai mancare una sigaretta alla fine del primo tempo di ogni partita, prevede tempi di degenza molto lunghi che associati alla sua non proverbiale atleticità possono risultare fatali al proseguio della sua carriera oltreoceano.
Senza il proprio rookie delle meraviglie e senza uno dei più prezioso collanti della lega i presupposti per una flessione di risultati e di gioco erano dietro l’angolo.
Ma a parte qualche gentile concessione (vedi New York e Boston) Mitchell ha saputo tenere alta la concentrazione e intensità de suoi giocatori, cavalcando con maggior insistenza la coppia Bosh/Ford con Calderon quale “terzo incomodo” e pescando con profitto dalla panchina l’ultimo arrivato Dixon, che tra i “rincalzi” è stato il più continuo e concreto tanto da guadagnare il posto di starter ai danni del sempre acciaccato Peterson, che uscendo dal pino ha trovato la sua dimensione naturale dopo improbe apparizioni in quintetto.
Kris Humpries, altra nota lieta, dopo un paio di mesi con il fondoschiena a strisce, rigettato nella mischia, ha offerto energia e vigore ad un settore ali in piena emergenza.
Diamo a Mitchell quel che è di Mitchell…
Proprio sul coach, in scadenza di contratto, sono iniziate a filtrare una serie di speculazioni su un possibile interessamento dei Bobcats, che sull’onda dell’entusiasmo della stagione fin qui disputata dai canadesi, sarebbero disposti ad affidare alle indubbie doti di comunicatore dell’ex stopper difensivo dei Pacers il loro progetto di crescita.
Con il rientro del Mago previsto a giorni, ad un paio di settimane dalla fine della regular season, i Raptors sono saldamente al comando della propria Division, che equivale al 3° posto ad est alle spalle di Pistons e Cavaliers con la possibilità del fattore campo al primo turno ai playoff con una tra Wizards e Heat.
Oltre ad essere la squadra più progredita della stagione, i Raptors si affacciano alla post season con i galloni di mina vagante… non male per una franchigia che poco meno di una stagione fa era la più derelitta dalla lega…