Michael Beasley, SF/PF, 6-9, 230 lbs
Università scelta: Kansas State (firmato)
Upside. Non cè parola che riassuma meglio ciò che si può dire dellMVP dellultimo McDonalds All American. Upside puro. Michael Beasley è, semplicemente, un giocatore dal potenziale illimitato. Il che non vuol dire che sarà un giocatore dal valore illimitato, vuol dire soltanto che il potenziale è lì da vedere.
Michael Beasley è un ragazzo dai mezzi fisici davvero impressionanti, 6-9 legittimi per 230 libbre di muscoli scolpiti, potente ed agile, saltatore a dir poco inquietante. Per le sue caratteristiche tecniche si è visto da subito attaccare addosso lo scomodo paragone con Kevin Durant, che immancabilmente lo seguirà nella sua carriera collegiale. Chiariamo: paragone assolutamente educato, ma le differenze ci sono, e le sottolineeremo.
Abituato a giocare da 4, ricade in quella affascinante, ma ampiamente abusata, categoria delle combo forwards. Le condizioni per farne un 3 NBA ci sono tutte, ma sinceramente sembra superfluo dare una così prematura definizione di un talento ancora poco espresso. Tecnicamente Beasley non ha problemi a giocare sul perimetro (anche se forse non lo fa con la frequenza di Durant), a tirare da tre da ampia distanza, anche dal palleggio, a battere avversari anche più piccoli con un primo passo immarcabile; non ha problemi a gestire un possesso né un contropiede; non ha problemi a spaccare in due la difesa per una schiacciata. Eppure (più di Durant) Beasley sembra per ora trovare la sua reale dimensione nella mischia sotto canestro, nel traffico, a rimbalzo. Non ha ancora un gioco in post particolarmente solido, ma gioca di intensità e fa valere il suo strapotere fisico con continuità.
Da valutare latteggiamento, non sempre concentrato al massimo sul basket, non sempre particolarmente attento, volenteroso. Di recente, il suo nome ha tenuto prepotentemente banco alla notizia del sorprendente trasferimento da Kansas State di coach Bob Huggins: il ragazzo ha dichiarato di aver spento il cellulare e di non volerci pensare per ora, ma pare probabile che lanno prossimo vesta comunque la maglia dei Wildcats. Dopotutto, un trasferimento gli costerebbe un anno di sosta per le regole NCAA e per un potenziale one-and-done come lui la cosa non avrebbe senso. Vaghe e difficilmente credibili sono anche le voci che lo vorrebbero possibile pioniere come primo high-schooler a scegliere di trascorrere un anno in Europa in attesa dellNBA.
Statistiche al McDonalds All American: eletto MVP, 23 pt, 12 r, 2 a, 5 to, 10-13 FG, 2-3 3pt, 1-2 ft, 20 min. Venti minuti di impressionante intensità. Venti minuti in cui Beasley ha mostrato tutto il suo repertorio, esibendo al pubblico i motivi per i quali tanti sono pronti a scommettere sul suo futuro. Percentuali notevoli, anche da tre punti, ma soprattutto presenza dominante sotto canestro. MVP meritatissimo.
Eric Gordon, PG/SG, 6-4, 212 lbs
Università: Indiana (firmato)
A qualcuno di voi potrebbe essere capitato, lo scorso 23 gennaio, di assistere alla partita Indiana @ Illinois. Premettendo che sono solidale con voi (il 51 43 del risultato finale non racconta che in parte la bruttezza della partita) magari qualcuno si sarà chiesto per quale motivo dagli spalti lOrange Crush rumoreggiasse contro il coach di Indiana Kelvin Sampson e lo prendesse in giro mimando una conversazione al cellulare. Ebbene il motivo che cercate è questo ragazzo qui. Andiamo con ordine. E il 13 ottobre 2006. Illinois è una brutta squadra, che gioca male e non piace, ma i tifosi dormono sonni tranquilli: coach Bruce Weber ha fatto bene il suo lavoro e ormai da diversi mesi ha strappato un accordo verbale con il miglior talento dellIndiana (nonché probabilmente la seconda guardia tra gli high schoolers della nazione), ennesimo anello in una lunga catena di ragazzi pronti ad abbandonare lo stato. Ma nellombra, e più precisamente nella placida ombra del campus di Bloomington, trama un personaggio controverso: coach Kelvin Sampson, arrivato in Indiana a Marzo per sostituire Mike Davis, ex-assistente e successore di coach Bobby Knight, cordialmente messo alla porta dopo leliminazione contro Gonzaga al torneo. Con Davis partiva un reclutatore discutibile, colpevole del fatto che non si vedesse un Hoosier di livello da Jared Jeffries; con Sampson arrivava da Oklahoma il polverone delle critiche ai suoi metodi di reclutamento non esattamente ortodossi (a questo si riferiva la scenetta del cellulare, alle sue presunte conversazioni di troppo con vari liceali). Insomma, in un modo o nellaltro, il 13 ottobre 2006 le testate sportive riportano la notizia che Eric Gordon ha cambiato idea, che in fondo casa è sempre casa, che lIndiana è un bello stato, e che coach Weber mi dispiace, senza rancore, ma resto qui. Apriti cielo. Weber inveisce (anche comprensibilmente) sul fatto che lui ha smesso di reclutare una volta assicuratosi Gordon, che così si manda allaria una stagione ad Illinois, che Sampson è un criminale ecc. I tifosi di Indiana gioiscono e sfottono i rivali. Eccoci al 23 gennaio ed allincontro tra Hoosiers e Fighting Illini. Capito adesso? Insomma, lanno prossimo eccovi una partita da segnare sul calendario, garantito. Parliamo di questo ragazzo?
Eric Gordon è un 1/2 di velocità superiore, inarrestabile in contropiede ed in penetrazione verso il canestro, dove dimostra una capacità di assorbire i contatti semplicemente incredibile. Tiratore assolutamente eccellente, dà comunque il meglio di sé quando può prendere alla sprovvista gli avversari con il primo passo o con lo scatto, guadagnandosi tutto il tempo per un tiro comodo. Strepitoso difensore di uno contro uno è una delle principali ragioni per spiegare la serataccia di OJ Mayo al McDonalds. Scusate se è poco.
Da migliorare sono invece le sue capacità da point guard, ma i progressi ci sono. Non è ancora un passatore eccellente e non mostra letture sempre adeguate, ma è evidente che sta lavorando su questi aspetti. Aspettatevi un impatto immediato a livello collegiale, è un giocatore NCAA assolutamente tipico, probabilmente sarà uno dei migliori freshmen della prossima stagione.
Statistiche al McDonalds All American: 13 pt, 3 r, 2 a, 2 to, 1 st, 5-13 FG, 1-5 3pt, 2-2 ft, 22 min. Decisamente non in serata al tiro, ha dimostrato tutte le sue qualità in penetrazione ed in contropiede. Difesa superba con la quale ha inchiodato OJ Mayo ad una prova ampiamente sotto il par.
Derrick Rose, PG, 6-3, 195 lbs
Università scelta: Memphis (firmato)
Derrick Rose è senza dubbio la mia miglior point guard pura della sua classe. Questa semplice osservazione, che di per sé dice poco sul giocatore, ha in realtà in sé la risposta alla domanda: Ma insomma, cosha di così incredibilmente speciale questo ragazzo?; è un playmaker, nel vero senso della parola, e questo, date le sue caratteristiche fisiche ed atletiche, è un fatto che di per sé sorprende ed interessa.
La prima cosa che noterete di Rose, infatti, è lincredibile esplosività del suo fisico da 6-3, agile, estremamente potente e di una velocità unica, che lo rende unarma impareggiabile in contropiede, dove spesso finisce per schiacciare con veemenza in faccia allavversario. Rimbalzista eclatante considerando la sua altezza, non disdegna una difesa aggressiva e fisica sugli esterni. Eppure in questo perfetto corpo NBA sono state magicamente infuse le qualità di un vero playmaker, che pensa prima al passaggio che al tiro, che organizza la squadra e spinge il ritmo. Insomma, se per certi versi il ragazzo può meritare i paragoni con Dwayne Wade che si sono letti in giro, la sua mentalità è molto diversa da quella dellMVP delle ultime finali.
Non mancano i limiti, ma i sostenitori di questo ragazzo non se ne preoccupano: in lui vedono (e a ragione) prima di tutto una immensa quantità di potenziale. Potenziale, altra parola chiave per lui. Point guard, athletic e upside. Un mix irresistibile. Da migliorare sono forse alcune letture sul pick n roll, a volte un po scolastiche, ma in generale tutto il set delle sue soluzioni nellattacco a difesa schierata. Rose è abituato a spingere il ritmo in transizione ed è questa la pallacanestro che preferisce giocare, ma alle dipendenze di coach Calipari avrà certamente modo di migliorarsi anche nellattacco a metà campo. La sua meccanica di tiro, non fluidissima, ha destato qualche sospetto, sebbene le sue percentuali siano in aumento e lui, caratterialmente, tenda ad evitare di intestardirsi se il tiro da fuori non entra. Se la partita ha un ritmo lento talvolta lo vedrete astrarsi un po dalla mischia, votato per natura alle grandi corse.
Un anno a Memphis non può che fargli bene, è certo, ma è chiaro che stiamo parlando di un ragazzo che, per le sue straordinarie caratteristiche, non sarà possibile tenere lontano dalla NBA a lungo. In realtà, nella sua classe, non è certo uno tra i più Nba-ready per via dei problemi di cui si è detto: a lui il compito, dunque, di ricavare il massimo miglioramento possibile dalla sua (presumibilmente) unica stagione con la maglia dei Tigers, che si annuncia carica di prospettive interessanti, titolo compreso.
Statistiche al McDonalds All American: 5 pt, 6 r, 5 a, 3 to, 2-5 FG, 0-1 3pt, 1-2 ft, 22 min. Rose ha dormicchiato per gran parte della partita, accortosi presto che il tiro non entrava, limitandosi a dimostrare tutto il suo devastante potenziale nel gioco in transizione. Con la sua consueta solidità a rimbalzo ha comunque dimostrato di essere una costante presenza statistica in ogni partita che gioca.
Kyle Singler, SF, 6-8, 210 lbs
Università scelta: Duke (accordo verbale)
Daccordo, daccordo, Mike Dunleavy. Questo paragone, ribadito fino alla noia e naturalmente incoraggiato dalla scelta universitaria del ragazzo, segue Kyle Singler ormai da un po. E con ottime ragioni. Però Singler è anche altro, un prospetto estremamente interessante il cui futuro appare particolarmente complesso da prevedere.
Il fisico è buono, ma certamente non ottimo, e latletismo manca del tutto, sebbene sottovalutarlo a rimbalzo sarebbe un errore da parte degli avversari. Kyle, comunque, compensa con un bagaglio tecnico assolutamente ineccepibile, che spazia felicemente da un grande tocco ad una educata visione di gioco, da una difesa assolutamente competente ed energica ad una disponibilità a giocare con e per i compagni. Naturalmente un 3, dimostra grande scioltezza nel tirare da qualunque posizione, con una meccanica estremamente fluida. Sebbene al McDonalds non siano entrati, i tiri da tre fanno ampiamente parte del suo repertorio, anche se certamente il ragazzo non ne abusa, preferendo di gran lunga il piazzato dalla media. Ball handler affidabile, gran passatore e uno dei primi della classe per IQ cestistico.
I limiti, come si è visto, sono nello scarso atletismo, cosa che a livello NBA potrebbe essere un problema molto rilevante. A Duke, a cui comunque va il merito di essersi assicurata due dei giocatori più cercati da tutti, troverà una situazione non facile: chiusosi anticipatamente il ciclo della parziale delusione (se si pensa al potenziale) Josh McRoberts, la squadra si trova con il disperato bisogno di un pointman, qualcuno a cui dare la palla quando serve per avere un canestro, senza troppe cerimonie. E qui, duole ammetterlo, va notato che Kyle Singler non sembra esattamente quel tipo di giocatore. Nelle categorie della leadership e del carisma rischia di combattersi la battaglia più importante per il futuro da Blue Devil del secondo miglior prodotto dellOregon della sua classe. Se questi, lavoratore volenteroso e ragazzo con la testa a posto, saprà sostenere la sfida, siamo sicuri che con il suo bagaglio tecnico potrà fare qualcosa di importante; ma il rischio di venire inghiottito dalla situazione e sentirsi chiamare bust e vivo e ben in vista. Buona fortuna Kyle.
Statistiche al McDonalds All American: 10 pt, 4 r, 1 a, 4-7 FG, 0-3 3pt, 2-2 ft, 17 min. Partita perfettamente inutile per giudicare questo ragazzo, abbastanza chiaramente fuori script in un contesto che privilegia la creatività disordinata e spettacolare. Nei tre giorni di allenamento ha impressionato gli scout con la sua consistency, in partita si è limitato a ribadire il concetto. Brutta serata da tre punti, ma assicuriamo a chi labbia visto solo qui che quella soluzione è assolutamente in faretra.