– Emancato nei due primi incontri in terra canadese dove il suo contributo è stato anonimo.
E prepotentemente emerso tra le mura amiche del New Jersey segnando 37 punti frutto di un sontuoso 15/23 dal campo, sporcando le sue percentuali solamente nellultimo quarto.
Si, stiamo proprio parlando della grande delusione della serie fino ad adesso, fresco fresco di rivincita: Vince Carter.
Il 31-19 con cui si chiude il 1° quarto a favore dei Nets è frutto del suo talento e dei suoi punti (13), senza nemmeno un errore al tiro.
E assieme ad un altro grande protagonista, Jason Kidd, che i Nets scavano il solco che di fatto chiude già nel 2° quarto i giochi, e li manda avanti 2-1 nella serie: Carter segna 21 punti nel primo tempo con 9/10 al tiro, Jason assapora la 10ima tripla doppia nella carriera playoff allintervallo abusando di Ford in post basso ripetutamente.
Toronto è inesistente, Bosh sempre in ombra ed in difficoltà anche solo a fare 2 palleggi di avvicinamento a canestro, mentre il gioco dei Raptors ristagna nelle mani dei 2 playmaker senza mai sciogliersi.
I Nets volano a +20 mettendo la freccia prima ancora della sirena di metà gara.
Il terzo quarto si apre con la reazione di orgoglio di Ford, che da solo (nel bene e nel male) riporta sotto i Raptors fino a -9, mentre Kidd e Carter riposano in panchina.
A sostenerlo ci provano Peterson e Parker, ma nella propria metà campo la fisicità dei Dynos è evanescente ed ai Nets basta veramente poco per trovare comode soluzioni vicino a canestro.
Sam Mitchell in panchina si dimena come un ossesso cercando di infondere grinta ai suoi uomini, che in attacco passeggiano ed non riescono a bucare la prima linea difensiva affidandosi ad estemporanee soluzioni dal perimetro, mentre Bosh non riesce ad entrate nella gara, annullato da un ottimo Collins dal tabellino pressoché intonso (2 punti 1/1 al tiro in 27 minuti e solo 5 rimbalzi) ma autore di una grandissima prova difensiva.
Il 4° quarto è una semplice formalità per i Nets, che ricacciano indietro i Raptors con 2 triple di seguito di Kidd mentre il suo 18° assist per la dunk di Carter (su 19 totali) chiude definitivamente la gara.
Bargnani in ripresa dopo le prime 2 difficili gare della serie. E ancora indietro di preparazione e tonicità fisica, in difesa fa fatica ad adeguarsi, ma in attacco sembra aver ripreso fiducia come dimostrano i 9 punti segnati.
[b]MVP:[/b]
Facile dire Carter per i suoi 37 punti, e per alcune sue invenzioni fuori equilibrio. Ma il lavoro di Jason Kidd non può essere tralasciato: solamente altre 2 volte nella storia dei playoff un giocatore riesce a chiudere con una tripla doppia oltre i 15 (in questo caso 16+16+19) a dimostrazione dellimportanza e del peso di Kidd su questa serie.