[i]Che sarebbe stata una serie dura lo sapevano un po tutti, ma che si arrivasse al catch se lo aspettavano in pochi[/i]. Aldilà delle battute che lasciano il tempo che trovano la serie tra Spurs e Suns sta diventando sempre più spigolosa e ricca di nuovi episodi, così, dopo larbitraggio contestatissimo di gara1, le polemiche di gara2 tra [b]Bowen[/b] e Stoudemire, è arrivata la [b]ginocchiata[/b] del solito Bowen, evidentemente recidivo, ad accendere una sfida che sembra, non se ne abbiano a male le altre partecipanti, una vera e propria finale playoff anticipata.
Una serie, quella tra Suns e Spurs allinsegna dei colpi proibiti, a farne le spese è Nash, ancora una volta, ma se in gara1 la testa di Parker è, a meno di una mente davvero diabolica del francese, involontaria, la ginocchiata assestata da Bowen al gioiello dei Suns è apparsa a tutti con un gesto deliberatamente volontario di far male. Tutto questo non deve assolutamente far passare in secondo piano un [b]Duncan[/b] al limite dellirreale, capace di produrre punti, rimbalzi, difesa e tutto ciò di cui ha bisogno la sua squadra come un vero [b]MVP[/b] sa fare. 33 punti e 19 rimbalzi ( con 12/19 dal campo e ed anche un 9/14 dalla lunetta che sorprende considerando che negli ultimi anni sono andati aumentando i suoi problemi dalla linea della carità) che non parlano della difesa, della solidità, della capacità anche di fare le piccole cose (un blocco fatto bene, unapertura che libera un tiratore sullarco) e soprattutto del mandare fuori giri prima Kurt Thomas e poi Amare Stoudemire, caricandoli di falli (ed ancora giù polemiche arbitrali, soprattutto per Amare, limitatissimo da due falli dopo sette minuti nel primo quarto, tre a cinque minuti dal termine del secondo quarto, cinque allinizio del quarto quarto) e mantenendo un rendimento a dir poco inumano durante tutto larco della partita.
[b]Tranquillo[/b], qualche anno fa durante un all star game, lo definì [i]un computer[/i], non ci è andato tanto lontano il Flavione nazionale, forse Duncan oggi è un computer un po vecchio, forse necessita di più tempo per avviarsi (giochicchiando in regular season, così da permettere a noi poveri polli di sparare le solite sentenze Duncan? Peggior stagione in carriera, mai visto così moscio, questo mi sa che è lanno buono che gli Spurs passano la mano) ma al momento della verità resta un giocatore semplicemente fantasmagorico. Ma se, come DAntoni dopo gara due aveva ripetuto, questi Suns possono giocarsela anche se Duncan produce partite del genere, il problema è quando anche il supporting cast neroargento sale di livello assieme al proprio leader: 10 punti e 9 rimbalzi per Bowen (decisive le due triple sul finire del terzo periodo), 16 punti e 5 assist per Tony Parker, uno strepitoso [b]Manu Ginobili[/b], che dopo un brutto tagli allocchio sinistro causato da una manata di Marion ha messo assieme la bellezza di 24 punti (12 dei quali nel decisivo terzo periodo, dove gli Spurs hanno scavato il solco che i Suns non son più riusciti a colmare. Se poi nel quarto periodo, nelle uniche due occasioni in cui i Suns riescono a riavvicinarsi (sul -6) Horry prima e Finley poi pescano le triple scaccia crisi, beh, per i Suns si fa dura.
Se i Suns vorranno vincere gara-4 dovranno sicuramente fare un miglior [b]lavoro difensivo[/b] su Ginobili e soci (tanto contro Duncan cè pochino da fare) ma soprattutto dovranno ritrovare un [b]Nash[/b] efficace(anche stanotte parecchi passagi a vuoto, tra cui uno stranissimo, per lui 0/9 dal campo nel primo tempo) e soprattutto uno [b]Stoudemire[/b] ed un [b]Raja Bell[/b] fino ad ora troppo a corrente alternata ed un [b]Leandro Barbosa[/b], vero fattore-X durante la stagione regolare ed il primo turno playoffs, che al momento non ha capito niente della serie. Sarà curioso anche vedere come evolveranno gli arbitraggi dopo le botte da orbi di queste prime tre gare, perché se dovessero consentire agli Spurs questa difesa fatta di botte, mani a dosso, tiri sempre contestati oltre il limite del fallo, per tacer delle porcherie di Bowen, per i Suns si metterebbe veramente male. Una serie, in ogni caso, tutta da gustare. Come una vera [b]finale NBA[/b].