E stato tutto molto più faticoso del previsto, e in tanti speravano di poter raggiungere la salvezza con qualche giornata di anticipo, magari puntando ancora su per raggiungere i gradini più alti della classifica. Le Final Eight di Coppa Italia non sono arrivate, i playoff così tanto sperati alla fine del girone di andata neanche, ma lobiettivo più importante, quello prefissato ad inizio stagione da dirigenza, allenatore e squadra, è stato raggiunto.
E stata una stagione piena di alti e bassi: inizio scoppiettante, con 4 vittore su 5 gare, grandi soddisfazioni battendo qualche grande, poi delusione per la mancata qualificazione; nel girone di ritorno, subito dopo la vittoria di Avellino, si è avvertito che qualcosa non filava liscio, ma le due vittorie casalinghe con Teramo e Virtus Bologna avevano fatto ben sperare in un obiettivo ben diverso dalla salvezza. Dopo 7 sconfitte di fila, che avvicinano terribilmente le squadre che fino a quel momento erano parecchio distanti, la vittoria liberatrice con Treviso, e dopo ancora nulla fino alla gara di oggi. In tanti avevano preventivato un finale del genere ad inizio anno, in pochi al giro di boa. Un poco di delusione rimane, ma deve essere comunque colmata dalla gioia di rimanere ancora per un anno nellolimpo del basket. Come è ben noto, in Sicilia lunica squadra a giocare in un campionato così prestigioso è lUpea, dopo che lo scorso anno Trapani è retrocessa dalla Legadue alla B dEccellenza, e quindi mantenere salda questa realtà risulta ancora più impegnativo. Vince ancora una volta limpegno costante e la fiducia del Presidente Enzo Sindoni verso lallenatore Giovanni Perdichizzi, che dopo un avvio splendido caratterizzato da diverse vittorie, ha passato un periodo molto complicato essendo anche criticato da una parte della tifoseria.
Andando alla partita invece, il pubblico di Capo dOrlando ha risposto benissimo al richiamo del Presidente: il palazzetto pieno e anche una trentina di tifosi ospiti ad incitare la propria squadra. La tensione si sente già dal riscaldamento dei giocatori, mentre durante la partita ogni azione di Reggio Emilia viene coperta da fischi e da trombette assordanti per deconcentrare gli avversari.
Perdichizzi decide di lasciar fuori McFagdon, quindi vengono convocati i 3 comunitari. In quintetto parte Busca al posto di Mokongo, accompagnato da Young, Tourè, Wells e Francis.
Per Reggio Emilia giocano Lamma, Baxter, Minard, Ress e Beard, rimane fuori come al solito Flores che parte dalla panchina. I primi 5 le due squadre hanno difficoltà a segnare: i molti errori al tiro però, premiano gli ospiti che catturano già 6 rimbalzi offensivi. Lamma commette 3 falli in 5 minuti ed esce fuori dalla partita per un po, sostituito da Marco Carra. Anche Busca ha un po di difficoltà a scrollarsi la tensione di dosso, quindi Mokongo fa il suo esordio e serve subito 3 assist importanti che mandano il risultato sul 23-16.
Young prende un po di respiro, e il giovane Fevola si fa trovare pronto andando a difendere sul neoentrato Flores. Il vantaggio non si assottiglia, e lUpea tenta lallungo per avere un buon distacco in vista della pausa lunga: Young rientra in campo e chiude i primi due quarti con 14 punti, mentre Tourè ha già 9 punti e 6 rimbalzi. E siamo sul 38-27.
Nella ripresa ha più spazio il greco Gioulekas, mentre Mokongo commette il 4° fallo e deve sedersi per lasciare il posto a Leo Busca; sotto canestro continuano ad alternarsi Francis e Rush, con il primo che gioca comunque di più dopo che ha cominciato a prendere confidenza con il campionato. Nel frattempo arrivano i parziali dagli altri campi, che vedono Avellino sotto di oltre 20 punti in casa con Biella, e Teramo che gioca punto a punto con Montegranaro.
Il pubblico continua a farsi sentire e a sostenere la squadra, nonostante ormai la partita in Irpinia fosse già andata: conquistare la salvezza con una vittoria sul campo infatti, renderebbe ovviamente più dolce il raggiungimento dellobiettivo. I reggiani ci credono ancora, ma lUpea non ne vuole sapere di mollare, e trascinata ancora da Tourè(15 punti, 5/16 al tiro, 12 rimbalzi) e Young(22 punti, 8/17 al tiro), si trova avanti di 9 lunghezze con soli 4 minuti da giocare. La Bipop le prova tutte, confidando magari in qualche regalino dei padroni di casa: la partita finisce invece 76-71, con lUpea che trionfa e si salva, e con la squadra di Menetti che lascia questo campionato e retrocede in Legadue, nonostante la sconfitta di Avellino che può vantare il vantaggio nello scontro diretto. Teramo vince comunque e rimane nella massima serie sconfiggendo la Premiata Montegranaro, che così viene esclusa dalla griglia playoff. Gli scontri che alla fine daranno la squadra Campione dItalia saranno dunque: Siena Cantù; Milano Varese; Virtus-Biella e Roma Napoli.
Un arrivederci alla prossima stagione di Serie A.
[b]Sergio Librizzi[/b]