Lassegnazione degli AWARDS, il crocevia tra la fine della regular season e linizio dei playoffs. Previsioni che si avverano nella gran parte dei casi, qualche sorpresa, a volte, nel puro stile americano.
Non per ordine di importanza ma in semplice ordine cronologico, ecco a chi sono stati assegnati gli AWARDS 2007.
Sesto uomo dellanno: Leandro Barbosa Phoenix Suns
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Netta vittoria per il brasiliano dei Suns che ha doppiato in termini di voti largentino Manu Ginobili. A favore del brasiliano ha di certo contato lessere stato riserva in gran parte delle partite, 62 su 80 giocate dal brasiliano a differenza di Ginobili che, allinizio della stagione, faceva parte del quintetto titolare degli Spurs. Le percentuali di Barbosa si sono rivelate in aumento rispetto alla sua pur breve carriera NBA con 18.1 punti di media, 4 assist e 2.7 rimbalzi a partita. Ha anche superato il proprio record in carriera di punti, assist, palle rubate, tiri da tre segnati e minuti giocati.
E il quarto Suns nella storia ad aver vinto questo premio dopo Eddie Johnson (1988-89), Danny Manning (1997-98) e Rodney Rogers (1999-00).
Il brasiliano atterrato nel pianeta NBA a soli 20 anni, scelto dagli stessi Spurs per poi essere girato ai Suns, è da più fonti considerato il giocatore più veloce della Lega. Sulle sue indubbie capacità fisiche Dan DAntoni, fratello di Mike, ha costruito quella parte mentale che, agli inizi della sua carriera, sembrava non adattarsi agli alti standard NBA.
Merito ai fratelli DAntoni, tanto di cappello a Leandrino, Little Leandro o Brazilian Blur che dir si voglia.
Primi 3 classificati:
1) Leandro Barbosa, Phoenix. 578 punti
2) Manu Ginobili, San Antonio. 269 punti
3) Jerry Stackhouse, Dallas. 210 punti
Coach dellanno: Sam Mitchell Toronto Raptors
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I Raptors internazionali e un po fuori dai canoni NBA hanno senzaltro contribuito al successo per coach Mitchell. La lotta al premio di allenatore dellanno è stata una delle più dure vista la presenza (se fossimo in Inghilterra lavrebbero incoronato Sir) di Mr. Jerry Sloan che neanche questanno ha portato a casa il premio. Mitchell ha portato i Raptors alla conquista del primo titolo della Atlantic Division e al record di 47 vittorie in regular season.
Selezionato al numero 54 dei draft 1985 (terzo giro) dagli Houston Rockets, per poi essere spedito nella CBA e in Francia, ha vestito nelle sue 13 stagioni NBA da giocatore le maglie dei TimberWolves e dei Pacers. Mitchell avrà ricordato molto bene le parole del suo ex coach Bill Fitch che lo tagliò subito dopo il draft indicandogli la strada del perseverare e migliorare senza tener conto del parere degli altri. La sfida di allenare un gruppo di giocatori di culture, tipo di gioco e mentalità molto diverse fra loro ha dato un apporto non indifferente alla vittoria.
Primi 3 classificati:
1) Sam Mitchell, Toronto. 394 punti
2) Jerry Sloan, Utah. 301 punti
3) Avery Johnson, Dallas. 268 punti
Giocatore più migliorato: Monta Ellis Golden State Warriors
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Solo tre voti hanno diviso Monta Ellis e Kevin Martin nella classifica finale. Un tiro da tre. La stagione spettacolare dei Warriors ha indubbiamente influenzato lassegnazione del premio a discapito di quella molto deludente dei Sacramento Kings. Dopo una buona stagione da rookie con 6.8 punti, 3.1 rimbalzi e con il 41.5 % di percentuale al tiro, Ellis ha avuto il più grande incremento di punti segnati nella Lega con 9.7 in più. Da aggiungere le 53 partenze da titolare contro le sole 3 della stagione passata.
In tutte le categorie statistiche è andato a migliorarsi escludendo quella del tiro da tre (27.4% questa stagione contro il 34.1% della stagione 2005-2006).
Monta Ellis è il secondo giocatore dei Warriors a vincere questo premio dopo Gilbert Arenas nella stagione 2002-2003.
Primi 3 classificati:
1) Monta Ellis, Golden State. 352 punti
2) Kevin Martin, Sacramento. 349 punti
3) Deron Williams, Utah. 101 punti
Miglior difensore dellanno: Marcus Camby Denver Nuggets
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Poco da fare per gli altri pretendenti a questo premio. Con i suoi 431 voti Camby ha doppiato in classifica Bruce Bowen, ottimo difensore ma le cui caratteristiche non gli hanno mai fatto vincere il premio di miglior difensore. Da notare che gli ultimi giocatori che possono vantare questo premio ,con caratteristiche fisiche alla Bowen, sono Gary Payton e Ron Artest. Per il resto, negli ultimi sedici anni, si sono succeduti gente del calibro di Ben Wallace, Dikembe Mutombo, Alonzo Mourning. Hakeem Olajuwon e David Robinson.
Per Camby parlano le statistiche: 11.2 punti, 11.7 rimbalzi, 3.3 stoppate e 1.24 recuperi a partita, statistica questultima migliore tra i centri. Da tenere in considerazione il fatto che i Nuggets sono stati una delle peggiori squadre dal punto di vista difensivo e che Camby ha permesso alla sua squadra di non precipitare sotto il proprio canestro. Secondo rimbalzista nella stagione per i Nuggets è Kenyon Martin con solo 2 partire giocate, Nenè Hilario e Reggie Evans sono al terzo posto con 7 rimbalzi di media. Il dato delle stoppate è ancora più inquietante con il secondo giocatore dei Nuggets a 0.9 stoppate di media (sempre Nenè) contro le 3.3 di Camby.
Per il suo attuale coach Gorge Karl, Camby è il miglior difensore che abbia mai avuto nelle sue 19 stagioni da allenatore. Curioso il fatto che Marcus abbia vinto il premio senza essere stato convocato per la partita delle stelle a Las Vegas.
Primi 3 classificati:
1) Marcus Camby, Denver. 431 punti
2) Bruce Bowen, San Antonio. 206 punti
3) Tim Duncan, San Antonio. 158 punti
Rookie dellanno: Brandon Roy Portland Trail Blazers
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Un plebiscito per il rookie dei Blazers già nominato per tre volte consecutive rookie del mese nei mesi di gennaio, febbraio e marzo. Medie da giocatore di esperienza quelle di Roy con 16.8 punti, 4 assist e 35.4 minuti di media. Tutto in 57 partite giocate. Altre cifre importanti: secondo posto per palloni recuperati, settimo posto per i rimbalzi, terzo nelle percentuali dei tiri liberi e sesto nella percentuale dal campo nelle classifiche dei rookie.
Doveroso un commento sulla stagione di Andrea Bargnani, secondo nella classifica del premio. Buona stagione, peccato per lappendicite che lo ha bloccato dopo aver conquistato il premio di rookie del mese per la Eastern Conference nei mesi di gennaio e febbraio. 25.1 i minuti giocati, 11.6 i punti di media e 3.9 i rimbalzi a partita.
Dopo la prima partita in NBA Zach Randolph, suo compagno di squadra, disse di Roy: All-Star, he’s my rookie of the year already. First game. Beh, complimenti Zach!
Primi 3 classificati:
1) Brandon Roy, Portland. 638 punti
2) Andrea Bargnani, Toronto. 264 punti
3) Rudy Gay, Memphis. 93 punti
Dirigente dellanno: Bryan Colangelo Toronto Raptors
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Premio meritato soprattutto per la sfida che ha accettato di affrontare. Un premio a cui la famiglia Colangelo sembra abbonata, seconda volta per Bryan (la prima con i Suns), quattro trionfi per il padre Jerry.
La scommessa di fare di Bosh luomo franchigia, la prima chiamata ai Draft di Andrea Bargnani, le scommesse europee di Anthony Parker e Jorge Garbajosabeh questi Toronto Raptors sono anche merito di questo straordinario manager.
MVP dellanno: Dirk Nowitzki Dalla Mavericks
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Senza dubbio il premio più ambito. Da mesi la lista dei palpabili vincitori era chiara. La leadership incontrastata di Dirk Nowitzki nei Mavericks, le prestazioni da record-man di Kobe Bryant e Steve Nash. Di Nash non si può sottolineare una caratteristica in particolare (gli assist per esempio) ma nel complesso come riesca ad essere la VERA fonte di gioco per i Suns.
Lha spuntata il tedesco nonostante la debacle al primo turno dei playoffs contro i Golden State Warriors. Il primo giocatore nato in Europa a vincere questo premio ha raggiunto Hakeem Olajuwon, Tim Duncan e Steve Nash nella classifica dei giocatori internazionali già vincitori del trofeo.
24.6 punti di media conditi da 8.9 rimbalzi e da un career high di 3.4 assist, cifre che lo hanno portato per la terza stagione consecutiva nel primo quintetto degli All-Star. Le percentuali al tiro (50.2% dal campo, 90.4 % dalla lunetta e il 41.6 % da tre) hanno permesso ai suoi Mavericks il record di 67 vinte e 15 perse, stagione caratterizzata anche da 3 diverse strisce di vittorie consecutive con 12-13 e 17 (record NBA di tutti i tempi). Le stesse cifre hanno fatto di Nowitzki lunico giocatore della lega ad aver raggiunto in questa stagione il 50% dal campo, il 90% dalla lunetta e il 40 % dallarco dei tre punti.
Primi 3 classificati:
1) Dirk Nowitzki, Dallas. 1138 punti
2) Steve Nash, Phoenix. 1013 punti
3) Kobe Bryant, Los Angeles. 521 punti