La Lottomatica espugna il Palasclavo con pieno merito conducendo dall’inizio alla fine una gara che ha visto solo un lampo mensanino a cavallo tra il terzo e il quarto tempo.
Davanti a 7000 spettatori la Mens-Sana ha probabilmente disputato la peggiore partita dell’anno, schiacciati dalla responsabilità e dai favori univoci del pronostico i giocatori biancoverdi non sono riusciti ad esprimere quel basket-champagne che aveva fatto della Montepaschi il rullo compressore della stagione regolare. Le 23 palle perse, contro le sole 13 dei romani, la dicono lunga sull’inadeguatezza dell’impatto mentale dei giocatori senesi, alcune palle perse sarebbero da manuale del basket, da far vedere ai bimbi che iniziano a giocare a questo splendido sport!!!!! Naturalmente ci sono da sottolineare i meriti di una Lottomatica che, stranamente, non ha vinto grazie alla panchina lunghissima della quale dispone e che tanta paura faceva a Siena. Quattro soli giocatori, Chatman, Bodiroga, Hawkins e Lorbek sono stati i veri protagonisti della serata. Questi 4 moschettieri hanno segnato 80 degli 88 punti della Lottomatica tirando da 2 col 77,9 %!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Se a questo dato assolutamente stupefacente aggiungiamo la vittoria sotto le plance (34 rimbalzi a 28 per Roma) si capisce bene il divario finale inimmaginabile alla vigilia. Da parte senese ben poco da salvare, forse il solo Sato si è espresso a buoni livelli, mancato quasi del tutto il MVP del campionato (McIntyre), non pervenuto Forte (6/16 dal campo), impalpabili tutti gli altri. OTTIMO, E CI PIACE SOTTOLINEARLO SOPRATTUTTO DA SCONFITTI, L’ARBITRAGGIO.
Detto dei meriti e dei demeriti vediamo un po’ di cronaca.
L’inizio è per la Mens-Sana che va 7 a 4 grazie all’unica tripla della serata di Joseph Forte, replicano Bodiroga e Hawkins e la Lottomatica passa a condurre. L’equilibrio permane fino al 15-13 per Roma firmato da un tiro inusuale da 5 metri di Eze. Poi pian piano la Lottomatica prende il largo raggiungendo, con Bodiroga, anche i 10 punti di vantaggio. Al suono della prima sirena i capitolini sono sul +8 (28 a 20) e la Mens-Sana che subisce 28 punti in un quarto in casa è una cosa assolutamente mai vista prima.
Il secondo quarto è molto equilibrato e ad ogni tentativo di riaggancio senese (più volte i biancoverdi si portano sul -3) corrisponde una giocata vincente dei romani. C’è anche spazio per vedere sul parquet Chiacig, ex accolto freddamente, e Righetti che collezionano soltanto 6 falli in un amen e se ne tornano mestamente in panchina. Chi invece sul campo continua a giocare, e bene, sono i 4 moschettieri di cui sopra che permettono alla Lottomatica di galleggiare sempre sui 6/8 punti di vantaggio. All’intervallo lungo il tabellone dice 48-41 per la Lottomatica con tripla sulla sirena di Boisa.
Il terzo quarto non si discosta, come clichè, da quanto visto in precedenza. Allunghi romani e rientri senesi, tentativi di fuga della Lottomatica rintuzzati dai biancoverdi, prove di riaggancio mensanino frustrate dalle conclusioni di Chatman, Lorbek, Bodiroga e Hawkins. Poi, a cavallo tra la fine del terzo quarto e l’inizio dell’ultimo periodo Jo Forte si ricorda di essere stato prima scelta NBA ed accende le uniche lampadine della sua opaca partita. Prima l’aggancio sul 57 pari a termine terzo quarto e poi il sorpasso al culmine di un 19-2 che fa esplodere il Palasclavo e porta la Mens-Sana sul 65 a 59.
7000 persone in delirio, dal -11 al +6, la Lottomatica in evidente difficoltà offensiva, cosa ci si aspetta? Il dilagare dei padroni di casa, è ovvio, invece si assiste dapprima al rientro dei romani grazie a due giochi consecutivi da 3 punti (65 pari) e poi la confusione più completa nelle teste dei giocatori senesi. Palle perse in quantità industriale, errori banali, 2 pasticci consecutivi di Forte che si fa rubare la palla dalle mani da Hawkins, due rimesse dopo canestro subito direttamente nelle mani romane e la frittata è fatta. 29-9 di parziale e finale di 88 a 74 sicuramente bugiardo per l’andamento della gara ma giusto nell’attribuire la vittoria ai romani, indiscutibilmente.
MONTEPASCHI: Forte 16, McIntyre 8, Baxter 5, Boisa 3, Eze 7, Sato 13, Kaukenas 13, Stoonerook 9.
LOTTOMATICA: Hawkins 23, Bodiroga 20, Lorbek 20, Chatman 16, Chiacig 3, Askrabic 6.
In sala stampa parole di circostanza dall’una e dall’altra parte. Tutti e due gli allenatori molto cauti nel dare a questa vittoria un valore non decisivo in una serie che probabilmente sarà lunga.
Desideriamo dire due parole su un argomento che ci sta particolarmente a cuore. Non sappiamo se il signor Repesa, allenatore coi fiocchi, abbia qualcosa contro Siena e sinceramente se ce l’ha poco ci interessa. Però quando si è sotto gli occhi di tanta gente bisognerebbe limitare i comportamenti ed il linguaggio da ultrà. Nel 2004 questo signore, al termine di gara-1 della finale scudetto in cui la sua Fortitudo terminò asfaltata dalla Montepaschi, piombò in sala stampa urlando e sbraitando delirando su un furto che era stato pepetrato, a suo dire, pochi minuti prima sul parquet. Ieri sera, dopo aver dichiarato che la leadership mensanina era dovuta anche a fortuna con vittorie ottenute in maniera insperata (difficile capire a cosa si riferisse……….), ha tenuto per 40 minuti un atteggiamento molto provocatorio nei confronti del pubblico senese. Bisognerebbe darsi una calmata, altrimenti è difficile trattare da stupido quel tifoso di Roma, visibilmente alterato (alcool?), che ha scatenato una gazzarra indecente tentando di venire a contatto coi senesi e ridotto a più miti consigli solo da un paio di manganellate della Celere. E così Bodiroga, talento infinito e gioia per gli occhi di chi ama questo sport, dovrebbe usare le mani solo per giocare, cosa che sa fare divinamente, e non per battere provocatoriamente sul plexiglass dietro la propria panchina all’indirizzo dei tifosi avversari. Scusate lo sfogo.