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[b]Spagna – Russia 59-60[/b]
Il curioso doppio confronto tra Russia e Spagna nella pallavolo (a Mosca) e nel basket (a Madrid) si conclude con un pareggio grazie alla vittoria di questa sera dei russi.
La vittoria degli spagnoli nel volley avrebbe dovuto mettere in preallarme i loro connazionali del basket: se esisteva una logica beffarda, considerato che la vittoria del volley era arrivata sul campo dell’avversaria ospitante il torneo, per di più favorita, i russi avrebbero dovuto conquistare la vittoria nel basket, e proprio così è andata a finire.
Festa rovinata quindi per tutti gli spagnoli che ormai stavano assaporando sempre più la possibilità di trionfare nellEuropeo di casa dopo essere stati indicati come i superfavoriti ed aver condotto un torneo di livello eccellente per tutte le fasi dello stesso.
La Spagna crolla proprio in vista del traguardo, perdendo una partita che laveva vista sempre avanti con scarti anche di oltre 10 punti, dando la sensazione di poter gestire come meglio credeva le sorti del match.
Gli iberici si sono sciolti proprio nel momento chiave, traditi dagli uomini che avrebbero dovuto guidarli al successo: Navarro dannoso in ogni sua iniziativa, Gasol autore di una doppia doppia da 14 punti e 14 rimbalzi ma con il peso degli errori dalla lunetta nel finale e di un partita pessima dal punto di vista delle percentuali (3/12 da 2 e 5/12 dalla lunetta).
La Russia ha avuto il merito di lottare fino alla fine, trascinata da Kirilenko e da Holden, capace di dimenticare le forzature inopportune negli ultimi 3 minuti di gioco ed inventarsi MJ per una serata andando a rubare palla a Gasol con 30 secondi da giocare sul cronometro e trovare, con laiuto degli dei del basket, il jumper dalla media che sanciva la vittoria.
Primi due quarti del match con gli spagnoli che spadroneggiano in lungo ed in largo, sorretti da ottime percentuali dallarco (7/15 allintervallo), dominano sotto i tabelloni, ma denotano una mancanza di lucidità sotto canestro dove commettono errori a ripetizione su tiri ad altissima percentuale. Presi per mano da un inarrestabile Calderon, capace di fa girare a mille i compagni mettendoli nelle condizioni di prendere comodi tiri piedi per terra o di mettersi in proprio prendendo conclusioni quasi sempre a segno (3/3 da 3 allintervallo), i padroni di casa piazzano subito un break di 15-4, poi concluso sul 22-11 al termine del primo quarto.
Il dominio espresso sul campo dagli iberici non spaventa i russi che lentamente prendono le misure ed iniziano un lento ma progressivo recupero, grazie anche alla caterva di errori da sotto che gli spagnoli mettono in atto: azioni con anche 3 o 4 rimbalzi offensivi che si concludono con uno zero alla voce punti. Allintervallo gli ospiti sono infatti a 3 sole lunghezze dagli spagnoli, nonostante il dominio dei locali sul campo e larbitraggio abbastanza favorevole alle Furie Rosse che colpisce per ben 3 volte Kirilenko con alcune interpretazioni discutibili.
Il terzo quarto è un quarto esclusivamente di transizione in cui la Spagna continua a mostrare i preoccupanti segnali evidenziati nel secondo quarto: dominio sotto i tabelloni ma attacco sterile, specialmente sotto canestro con Reyes nullo e Gasol autore di tanti errori. La Russia continua a non entusiasmare ma da sempre più lidea di una squadra disposta a lottare fino alla fine. Le squadre chiudono il terzo con lo stesso distacco dellintervallo: 3 punti (49-46).
Lultimo quarto è una vera e propria girandola di emozioni: appena usciti dai blocchi Pashutin trova la tripla del pareggio e la situazione di equilibrio si mantiene fino a 3 minuti dalla sirena con le difese a farla da padrone sugli attacchi e tante perse per giocate troppo forzate.
Tra il minuto 3 e il minuto e 48 secondi, la Spagna mette in piedi un importante break con Gasol e Garbajosa portandosi dal 55-54 al 59-54 (la stella di Memphis però realizza solo 2 liberi su 5), portando nuovamente linerzia della gara a favore dei locali.
Ancora una volta però la Russia non molla e trova subito 4 punti dalla coppia Kirilenko (2/2 dalla linea della carità) Morgunov (che trova il jumper con laiuto del tabellone) e si riporta a -1 con palla alla Spagna e 43 secondi sul cronometro.
La palla ovviamente va nelle mani di Gasol, che però se la fa soffiare da Holden, il play della Russia usa tutti i secondi a sua disposizioni e poi si arresta per il jumper che danza più volte sul ferro e poi si accomoda dolcemente nella retina, consegnando agli ospiti un punto di vantaggio con 2 secondi a disposizione.
Il time-out di Hernandez è obbligato e la Spagna si affida ancora una volta a Gasol, che fa tutto bene, riesce a liberarsi per il tiro, ma gli dei del basket hanno già scelto che deve vincere questo Europeo: la palla danza anche questa volta sul ferro ma con un risultato diverso da quella di Holden, un risultato che ammutolisce i tifosi nel palazzotto, getta nello sconforto Gasol e compagni e manda in visibilio Kirilenko e soci!
Si chiude così un Europeo che magari non ha mostrato un basket scintillante, ha visto poche giocate spettacolari, ma ha saputo regalare tante emozioni, rimonte impossibili, con la ciliegina della finale che ha riscritto la fine di un film che molti sembravano già conoscere.
Ancora una volta il basket si conferma uno sport meraviglioso: capace di regalare emozioni incredibili fino allultimo secondo, lasciandoti con il fiato sospeso ad attendere la scelta del canestro, per farti gioire o sprofondare nella tristezza a seconda dellesito del volo di quel pallone a spicchi…
[b]MVP SPAGNA[/b] E stato il vero trascinatore della Spagna, ha dato tutto per portare a casa la vittoria ma non è bastato; comunque giù il cappello davanti a Jose Calderon: 15 punti, 4 rimbalzi, 3 assist e 5/7 da 3
[b]MVP RUSSIA[/b] E stato lanima della Russia, in campo ha fatto di tutto: punti, rimbalzi, stoppate, assist, rubate, difesa, e anche nella finale ha mostrato tutto il suo repertorio.
Dopo una stagione NBA piena di pochi alti e tanti bassi, Andrei Kirilenko si riprende le luci della ribalta chiudendo con questo tabellino; 17 punti, 4 rimbalzi, 2 assist, 1 stoppata, prendendosi anche il titolo di MVP della finale.
Ovviamente non può mancare una nota per Holden, quello che concretamente l’ha vinta… Rubata su Gasol e conseguente canestro della vittoria… un’americano a Mosca (con Blatt fanno 2)… è proprio vero… non è più il basket dei vostri padri…