[b]Armani Jeans Milano Pierrel Capo dOrlando 75-84 (25-21, 10-25, 20-19, 20-19)[/b]
[b][u]Quintetti:[/u][/b]
[b]Pierrel:[/b] Fabi, Diener, Slay, Wallace, Wojcik.
[b]AJ:[/b] Bulleri, Gaines, Aradori,Sesay, Shaw.
La prima mossa di Markovski arriva presto, dopo un solo minuto e una tripla subita, Aradori viene cambiato a favore di Gadson nello stupore generale. La squadra non sembra capire la mossa e come spesso accade gli avversari iniziano con 3-3 dallarco di fronte alla contemplativa e spaesata difesa. Entrambe le retroguardie concedono molto, in un attimo è 11-9 Pierrel, ma da una delle prime giocate difensive importanti della stagione con la stoppata di Shaw, nasce la tripla del sorpasso di Bulleri. Lo stesso Shaw è molto presente sotto i tabelloni, propizia uninfrazione di 24 degli avversari, ma come ormai sistematicamente succede questanno Milano concede 3 punti sullultima azione del quarto a Diener che insacca dopo il pick and roll.
Lemblema del secondo quarto è la giocata di Tourè che prima stoppa e recupera, poi si lancia in contropiede tre contro uno e butta via la palla regalando due punti agli avversari sulla contro-transizione.
La frazione è tutta degli ospiti che prima con il quintetto difensivo chiudono ogni via del canestro agli avversari e racimolano qualche punto di vantaggio con Woijcik dominatore del post basso, poi il primo quintetto grazie ad un sontuoso Diener scava un solco importante. Lex Castelletto è il pretoriano di coach Sacchetti che gli dà carta bianca in playmaking e lui la sfrutta da par suo con un paio di penetrazioni al fulmicotone, due triple e diversi liberi per mandare al +14 una Pierrel bella e concreta. Milano trova una bomba di Tourè allo scadere, ma è impresentabile, anarchica e molle come già visto in altre situazioni. Il tabellone dice 46-35 Pierrel, che tira con 12-25 dal campo (6-9 da 3) 3 16-25 ai liberi.
Wojcik gioca minuti di altissima qualità, prima prende una linea di fondo con schiacciata, poi restituisce lo sgarbo subito poco prima a Watson con una tripla nel momento in cui linerzia poteva cambiare padrone. Vukcevic è avulso dalla partita, commette il suo quarto fallo e viene seguito poco dopo da Bulleri. Milano vive di improvvisazioni personali, è sempre un uno contro tutti o per Gadson o per Gaines, un po per loro indole, un po per la pochezza dei compagni. Sugli spalti si mugugna, ma è Capo dOrlando che ancora con una tripla di Diener segna il trend. E solo +10 Pierrel allultima pausa e Milano può ancora pensare di provarci.
Come ogni rimonta che si rispetti tutto parte dalla difesa e le prime due di Milano sono degne di nota, infatti con la fiducia tratta, arriva il -5 firmato Aradori dalla distanza. Bulleri fa -3 con larresto e tiro dalla media e il Lido sembra crederci. E un fuoco di paglia perché la squadra di Sacchetti fa girare la palla sui raddoppi poco avveduti dei milanesi e punisce con tre triple in altrettante azioni da parte di Diener (due) e Slay. Dopo la sfuriata Milano ripiomba a -12 e non si alzerà più, perché in successione escono per falli Watson, Sesay e Bulleri. Capo dOrlando esce con i due punti nel visibilio dei propri tifosi con pieno merito, tantè che i tifosi Milano applaudono gli avversari e guardano schifati i propri giocatori. Milano rischia grosso, domenica arriverà unaltra sconfitta in quel di Siena e il record reciterà 1-5 in piena media per la retrocessione. Non cè spirito, voglia e attributi. Ora più che mai è chiaro che il problema non sta né nei giocatori, né nellallenatore né nello staff tecnico. Chi viene a Milano non onora la maglia della squadra italiana più vincente della storia, perché a capo cè chi della maglia e della tradizione Olimpia non se ne cura. Milano è stufa e i tifosi sono al limite della sopportazione.
[b]Play of the game:[/b] non c’è un’azione particolare, ma tutta la prestazione di Drake Diener; uno vero, grandissimo giocatore e grande uomo (ha lasciato tante lacrime a Castelletto). I suoi problemi di salute aumentano ulteriormente la stima e lo stupore per le bellezze che sa regalare in campo.
[b][u]Quotes:[/b][/u]
[b][i]Sacchetti:[/i][/b] [i]Avevo paura della reazione di Milano dopo tre sconfitte consecutive e perché noi dopo le battute darresto precedenti eravamo sempre senza Pozzecco che avrebbe potuto darci molto. Siamo stati bravi allinizio a trovare tanti canestri e a restare in partita, poi abbiamo avuto due swing positivi verso la fine del primo tempo con un parziale e quando Milano è tornata a -3, segnando canestri importanti e non permettendogli di concludere la rimonta. Abbiamo espresso una prova di spirito, facendo un regalo al nostro presidente che è venuto a Milano. Detto questo i nostri orizzonti non cambiano, noi puntiamo sempre a salvarci, dobbiamo cercare di vincere più partite possibili per questo obiettivo, non possiamo permetterci atteggiamenti di sufficienza. Inoltre con il rientro di Pozzecco sicuramente qualcosa cambierà, spero in meglio per noi. La difesa oggi è stata molto efficace, sono contento perché spesso è stato un lato del gioco in cui a Cantù e Bologna eravamo stati deficitari.[/i]
[b][i]Markovski:[/i][/b] [i]In dieci minuti di follia in cui abbiamo perso sette palloni, 28 se proiettati sui 48 minuti, fatto 11 falli, 44 se proiettati e preso solo tre rimbalzi sotto il nostro tabellone, abbiamo vanificato il lavoro di tutti gli altri quarti in cui abbiamo battuto lavversario. Abbiamo permesso a Capo dOrlando di schiaffeggiarci, di tirarci in faccia. Loro hanno offerto una prova dignitosa, nulla più, noi gli abbiamo permesso di vincere la partita, patendo un blackout psicologico gravissimo nel secondo quarto dove non siamo stati capaci di limitare le soluzioni avversarie e siamo andati sempre più giu.
Lo stato fisico della squadra è penoso, Watson non si allena da inizio campionato ed ha fatto 5 falli in 13 minuti, Gallinari non cè proprio e tutto il carico fisico e di responsabilità va sugli altri che tirano la carretta e poi arrivano poco freschi e lucidi alla partita.
Se avessi avuto tutta la squadra a disposizione e una forma dei singoli decente potrei sentirmi in discussione, posto che non è così prima del coach ci sono problemi più importanti da risolvere. Non dico nulla su eventuali mosse di mercato perché sono questioni da risolvere in società onde evitare dire qualcosa oggi che poi venga smentito domani.
Laspetto da migliorare è la difesa, la pressione sulla palla, le uscite dai blocchi e la responsabilità individuale. Einammissibile prendere due canestri come quelli di inizio e fine primo quarto in faccia, nonostante dietro venga offerta protezione nel mismatch. Qui non si tratta di difesa di squadra, ma di responsabilità individuale e poca concentrazione dei singoli e su questo bisogna lavorare molto.[/i]