Dopo otto partite ufficiali, dal 2002, la Virtus riesce a battere la Benetton. Al pronti via le due squadre cominciano a giocare una partita a viso aperto, senza particolari tatticismi, con due uomini impegnati in un duello quasi personale: Holland da una parte e Johnson dall’ altra. Grazie alla supremazia a rimbalzo, e a una buona circolazione di palla che trova spesso l’ uomo libero negli angoli, la Benetton chiude col minimo vantaggio il primo quarto, nonostante l’ infortunio alla caviglia di Austin. La fine del primo quarto e l’ inizio del secondo vedono l’ ingresso di Lestini che si distingue più che per le sue doti di tiratore, per la difesa che attua su Johnson, limitandolo molto. Riportata a proprio vantaggio la lotta a rimbalzo La Fortezza comincia a scavare un piccolo solco intorno ai 6 punti, che però viene presto riempito da una Benetton di nuovo abile a trovare buoni tiri dai 6.25 , soprattutto con Atsur, autore in questo frangente di 8 punti. L’ infortunio di Austin e il prematuro 3° fallo di Gigli, obbligano coach Ramagli a schierare un quintetto con 4 piccoli, con Johnson da n° 4, e qui è bravo Conroy a pescare due volte consecutive Giovannoni causando 2 falli del giocatore americano e 4 punti facili per l’ italobrasiliano. Il tempo si chiude con una bomba di Spencer da 9 metri a fil di sirena.
Pronti, ed il terzo quarto inizia con un antisportivo a Roberto Chiacig, reo di un anticipo troppo vigoroso sulla rimessa, ma da qui la Virtus, complice un calo fisico di Treviso, inizia a lavorare ai fianchi la Benetton che non riesce più a tirare con buone percentuali. Nonostante i suoi 2 bomber principali, Spencer e Holland, rimangano a secco, la squadra bianconera si porta sul +9 a fine 3° quarto, concedendo solo 15 punti ai biancoverdi. L ‘ ultima frazione vede il vantaggio virtussino dilatarsi sempre più, fino all’ 87-68 a 3.57 dalla fine con una Benetton che tenta senza successo di riportarsi sotto. Da segnalare l’ esordio di Masciadri che sporca anche il proprio tabellino con un tiro sbagliato ed un rimbalzo offensivo.
[b]MVP[/b] Delonte Holland: si prende sulle spalle l’ attacco Virtus ad inizio partita con movenze setose, chiude con 18 punti, 7/9 al tiro totale, 24 di valutazione, se sarà sempre così concreto per la Pillastrini’s band ci sarà da divertirsi.
[b]WVP[/b] L’ arbitraggio, non per colpe specifiche della terna arbitrale, ma per un metro cervellotico, incomprensibile, che obbliga i tre arbitri a prendere decisioni contro lo spirito del gioco che spezzettano continuamente la partita e che li rende protagonisti, cosa che a Facchini non dispiace, a scapito dei giocatori.
[b]Le cose da salvare:[/b]
[b]La Fortezza:[/b] Le individualità inserite nel contesto di squadra, il solito terzo quarto che porta avanti i bianconeri, un Will Conroy da sole 2 palle perse e 6 assist, un Crosariol da 18 di valutazione in 22,45 minuti.
[b]Benetton:[/b] La circolazione di palla che sfruttando i raddoppi virtussini riesce a trovare spesso l’ uomo libero in angolo, un Austin che nonostante la caviglia girata riesce a farsi sentire offensivamente, i 13 rimbalzi di Mensah-Bonsu.
[b]Le cose da perdere:[/b]
[b]La Fortezza:[/b] i cattivi adeguamenti difensivi, i troppi tiri facili sbagliati da sotto canestro.
[b]Benetton:[/b] Johnson [i]bello senz’ anima[/i], Gigli poco incisivo e troppo presto imitato dai falli, la condizione fisica scadente.
[b]4 infrazioni di palla accompagnata, 3 falli tecnici, 1 fallo antisportivo, questo il conto finale obbligato dalle nuove interpretazioni arbitrali, questo non è basket ed i due coach se ne sono molto lamentati in sala stampa. [/b]
[b]Le statistiche totali:[/b] [url=]http://195.56.77.208/game/?id=62988[/url]