[b]Legea Scafati Lottomatica Roma 67 70 (sospesa a 7 dal termine)[/b]
(15-17, 32-28,50-43,67-70)
Quintetti:
[u]Legea[/u]: Hatten, Salvi, Demirel, Datome, Killingsworth
[u]Lottomatica[/u]: Giacchetti, Fucka, Drejer, Hawkins, Gabini
Finale peggiore non poteva esserci per una partita che, se non proprio bella, era stata fino a quel momento avvincente con le due squadre a giocarsela punto a punto.
A sette secondi dalla fine Lauwers indovina la bomba che porta Scafati a -3 e riaccende le speranze di un pubblico ormai rassegnato alla seconda sconfitta casalinga consecutiva. Non cè neppure il tempo di gioire che sulla rimessa lo stesso Lauwers commette fallo che larbitro Longhi sanziona come antisportivo. A questo punto si scatena una dura protesta da parte del pubblico, non tanto per la decisione in sé che alla luce delle nuove regole poteva anche starci, ma per il differente metro di giudizio che la terna arbitrale ha utilizzato per tutta la partita visto che falli analoghi e forse anche più cattivi da parte della Lottomatica non sono stati sanzionati con uguale determinazione.
Cè da dire che la reazione del pubblico, sebbene esecrabile, non è stata tanto eccessiva visto che, oltre agli ovvi improperi verbali, si è limitata al lancio di palle di carta e di una bottiglietta dacqua senza tappo che non ha colpito nessuno.
Lordine è stato prontamente ristabilito da parte degli uomini delle security e non cè stato alcun tentativo di invasione da parte del pubblico. Per questo è apparsa eccessiva e forse provocatoria la decisione degli arbitri di non portare a termine la partita, visto che, tra laltro, mancavano solo sette secondi e la cosa avrebbe sicuramente contribuito a rasserenare gli animi.
Per quanto riguarda la gara, come si diceva, la partita se non bella è stata avvincente ed ha visto le due squadre per lungo tempo punto a punto.
Scafati parte con la novità della presenza di Demirell nel quintetto iniziale al posto di Spinelli a conferma del momento non esaltante del paly napoletano.
Linizio è equilibrato ed il punteggio si mantiene basso per il buon lavoro delle difese e soprattutto per limprecisione al tiro di entrambe le squadre. Hatten si mostra vivace ma piuttosto impreciso. Scafati prova lallungo con Datome portandosi sul 10-4. Roma però grazie a Fucka recupera e chiude in vantaggio il quarto per 17-15.
Scafati fa una buona difesa ma mostra poche idee in attacco dove Lauwers ben marcato non riesce a trovare lo spazio per il tiro e Spinelli è praticamente inesistente (alla fine segnerà un sol punto a referto).
Nel secondo quarto Scafati parte bene alternando zona ed uomo ed allunga grazie ad una tripla di Lauwers ed alle realizzazioni di Datome e Romero e soprattutto a molte giocate in velocità.
Roma non molla e riesce a recuperare grazie anche alla bagarre che si scatena verso la fine del quarto quando gli arbitri, sicuramente in giornata no, chiamano prima un tecnico alla panchina della Lottomatica e poi poco dopo uno a Killingsworth che a tutti appare come un tentativo di compensazione.
In questa occasione larbitro Longhi cade inciampando in un tabellone pubblicitario in gommapiuma spostato dalla sua collocazione dal presidente Longobardi.
Forse questo episodio ha in qualche modo influenzato la serenità della terna arbitrale e quindi il comportamento nei secondi finali.
Nel terzo quarto, grazie allimprecisione di Roma, Scafati riesce a raggiungere il massimo vantaggio ma poi si fa recuperare.
Il quarto si chiude con la Legea avanti per 50-43.
Lultima frazione vede Scafati perdere man mano lucidità e a venir meno soprattutto in attacco dove non riesce a trovare soluzioni offensive valide subendo un parziale di 13-1 che porta Roma avanti.
Nel finale si sveglia Hatten che, con due triple consecutive, riporta la Legea in partita. Finale combattuto con canestri ed errori da entrambe le parti. Roma però riesce a rimanere più lucida e a portare a casa il risultato.
[b]Play of the game[/b]: Datome alla fine del secondo quarto dallangolo supera in palleggio un paio di avversari e con un volo altissimo va a realizzare in schiacciata
[b]Tabellini[/b]:
[u]Scafati[/u]: Hatten 11, Cantone n.e., Salvi 5, Demirel 5, Tarver, Spinelli 1, Lauwers 16, Datome 7, Romero 10, Andersen 2, Killingsworth 10, Ricciardi n.e.. ALLENATORE: Teoman Alibegovic.
[u]Lottomatica[/u]: Giacchetti, Casale n.e., Fucka 11, Tonolli, Valeriani n.e., Drajer, Stefansson 18, Lorbek 8, Ray 7, Hawkins 10, Gabini 5, Ukic 11. ALLENATORE: Jasmin Repesa.
[u]Arbitri[/u]: Carmelo Paternicò di Piazza Amerina (En), Mauro Pozzana di Udine, Paolo Longhi di Cantù (Co).
[b]Sala Stampa[/b]:
[b]Jasmin Ripesa[/b]: Abbiamo saputo reagire alle sconfitte precedenti trovando la forza di vincere la partita. Se è vero che abbiamo giocato male nella prima parte, è anche vero che abbiamo disputato un buon ultimo periodo. Sono contento perché questa vittoria creerà morale alla squadra che, finalmente, ha potuto giocare la completo. Quando riuscirà a giocare sempre tutta, al completo e di squadra, allora potrò dire che le cose stanno andando secondo i miei progetti. In merito poi alla confusione che si è creata, posso ribadire che la partita era molto sentita da entrambe le parti e che, dal mio punto di osservazione, il fallo di Lauwers cera. Dopo la fischiata arbitrale però è successo qualcosa alle mie spalle, ma non ho capito bene cosa. Quello che è successo negli ultimi secondi lo avete visto anche voi, confusione a bordo campo ed uscita anticipata della terna arbitrale.
[b]Longobardi[/b]: Sono qui per una sola ragione: ci tengo a precisare che ritengo larbitraggio di questa sera parziale e scandaloso, tanto da portarmi ad esternare le seguenti conclusioni: da questo momento comunico le mie dimissioni dalla carica di Presidente della squadra ed il mio ritiro dal basket. Non è sopportabile lidea che gli sforzi economici di una piccola realtà cestistica e del gruppo di soci che lo sostiene venga gestito, in altre sedi, da individui privi di qualsivoglia onestà mentale. Gente che decide lesito di una gara o che gioca con il futuro di una piccola società. È chiaro che cè dietro una volontà precisa di lasciare emergere solo le grandi città nel panorama del basket nazionale. Questa terna arbitrale è una di quelle che già in passato aveva creato problemi alla società, a causa di decisioni parziali e fortemente discutibili. Pertanto, pur riservandomi, assieme ai miei soci, di ricorrere nelle opportune sedi alle decisioni prese da questi signori, ribadisco la mia volontà di allontanarmi da questo ambiente per sempre. Ritengo, inoltre, che i signori in grigio abbiano, con il loro comportamento in campo, determinato il surriscaldamento degli animi dei tifosi e che ha poi determinato la fine anticipata della partita. Partita che, allo stato attuale poteva essere ancora vinta o persa! Desidero infine ringraziare ancora una volta il coach, lo staff tutto e la squadra che dimostrato, ancora una volta, e nonostante tutto e tutti, di possedere un suo valore indiscutibile, visibile e sotto gli occhi di tutti