[IMG]http://i122.photobucket.com/albums/o259/datruth_84/pana.jpg[/IMG] [b]Panathinaikos Atene:[/b] i campioni in carica dell’Eurolega hanno tutta l’intenzione di volere riconfermare la propria supremazia nel vecchio continente.
Salutati nell’ordine Javtokas, Siskauskas e Sakota passati rispettivamente alla Dynamo Mosca, CSKA Mosca e Panionios, rinnovati Hatzivrettas, Vujanic, Tomasevic e Alvertis, gli ellenici hanno puntato a quanto di meglio offriva il mercato, ottenendo la firma di due stelle europee scontente di scaldare la panchina al di là dell’oceano e desiderose di riprendersi le luci della ribalta: [b]Spanoulis[/b] e [b]Jasikevicius[/b].
Durante la off-season NBA, il greco era passato da Houston a San Antonio, ma Spanoulis ha mostrato subito agli Spurs la propria volontà di cambiare immediatamente aria; non appena il Pana ha fiutato la situazione si è fiondata sul giocatore. Discorso simile per Jasi, chiuso a Golden State, è stato ricoperto d’oro dai greci per guidare la squdra verso la riconferma del titolo.
Il Pana ha anche fatto shopping all’interno della Grecia, firmando un’accoppiata Panionios ([b]Winston[/b] e [b]Perperoglou[/b]) e il centro [b]Zizic[/b] dall’Olympiacos.
Con un telaio già formato da giocatori del livello di Diamantidis, Becirovic, Tsartsaris e Dikoudis, l’innesto dei nuovi non dovrebbe essere problematico, anche se tanta abbonanza nel roster potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio; a coach Obradovic l’onore e l’onere di guidare questa fuoriserie.
[IMG]http://i122.photobucket.com/albums/o259/datruth_84/realm.jpg[/IMG] [b]Real Madrid:[/b] i blancos vogliono tornare in alto in Europa, e per farlo hanno portato dai freddi campi russi della Dynamo Mosca, uno dei migliori lunghi disponibili in Eurolega.
[b]Lazaros Papadopoulos[/b] è infatti l’uomo che la dirigenza del Real ha individuato come il tassello fondamentale, in grado di aggiungere peso al front court, e di consentire il ritorno ai piani alti. Centro di 210 cm, classe ’80, il greco ha dimostrato nelle precedenti apparizioni nella massima competizione europea, di essere giocatore solido, capace di portare un buon contributo in punti (quasi 15 a partita lo scorso anno), di essere un fattore nell’area pitturata (7 rimbalzi e 1 stoppata di media), e di avere una buone qualità di passatore (quasi 2 assist di media).
Per il resto, il roster non è cambiato quasi per nulla a conferma del fatto che c’è un progetto su cui si sta lavorando: l’arrivo del centro greco ha colmato, se non addirittura sommerso, la partenza di Jerome Moiso (passato alla Joventut), il rinnovo di [b]Charles Smith[/b] ha garantito una continuità assoluta con il reparto piccoli della scorsa stagione, e una buona rotazione per il parco lunghi è stata costriuta con la firma di [b]Michalis Pelekanos[/b] e il rinnovo di Blagota Sekulic.
Il Real continua ad avere una spina dorsale spagnola (Mumbru, Lull, Lopez, Reyes) su cui si innestano Smith e [b]Bullock[/b]; il roster sembra essere completo e ha il vantaggio di giocare insieme da tempo; l’aggiunta di Papadopuolos dovrebbe garantire un ulteriore salto di qualità.
[IMG]http://i122.photobucket.com/albums/o259/datruth_84/barcellona.jpg[/IMG] [b]AXA Barcellona:[/b] la squadra di Ivanovic, nonostante il 3-1 di record in ACB, non ha iniziato la stagione propriamente con le marce alte. Il budget è come sempre faraonico ed il personale a disposizione è sempre di primo livello, ma ora è Ivanovic a dover dimostrare qualcosa ad altissimi livelli. Ci sono diversi volti nuovi nei blaugrana, il più intrigante per i tifosi è sicuramente quello di Pepe Sanchez, prelevato da Malaga e dotato di un talento e di una visione di gioco quasi uniche al mondo. E’ capace di qualsiasi passaggio e qualsiasi giocata ad effetto, ma come ben ricordano proprio i tifosi del Barcellona, anche un giocatore che sa decidere i momenti importanti. Dall’Olympiacos è arrivato Alex Acker, grande giocatore che aveva iniziato su livelli celestiali lo scorso anno, salvo poi spegnersi con l’andar del tempo. Guardia dotata di gran fisico e grande tecnica, sarà sicuramente l’arma più importante dell’attacco catalano. Chiudono il cerchio degli arrivi Ersan Ilyasova, prelevato dai Milwaukee Bucks dopo una carriera NBA piuttosto povera e Michel Morandais ex Napoli, grande saltatore ed attaccante.
Sono rimasta alla corte di Ivanovic i “nostri” Basile e Marconato, assieme a Lakovic, Kasun e Trias, ma l’impressione è che questa squadra debordi di talento in ogni ruolo, ma sia carente di fosforo e di attributi in troppi giocatori. Ivanovic, da par suo, non può più sbagliare e un non accesso alle final four sarebbe un autentico fallimento. Dusko è all’ultima chiamata.
[IMG]http://i122.photobucket.com/albums/o259/datruth_84/fenerbache.jpg[/IMG] [b]Fenerbache Istanbul:[/b] anche i turchi hanno scelto di puntare sulla continuità confermando Mrsic e Solomon; il mercato ha aggiunto al roster due giovani sloveni classe ’87: [b]Gasper Vidimar[/b] e [b]Emir Preldzic[/b], entrambi investimenti per il futuro che dovranno cercare di ritagliarsi il loro spazio e confermare quanto di buono mostrato nel campionato turco (militavano entrambi nel Geoplin Slovan; per il primo 14 punti e 7 rimbalzi a gara, per il secondo 10 e 5)
Il vero colpo di mercato è stato sicuramente [b]James White[/b], ala di 201 cm, classe ’82, proveniente dalla NBA: dopo essere stato scelto dagli Spurs e aver vestito la maglia nero argento durante la scorsa stagione, White ha scelto l’Europa per trovare la possibilità di mostrare il suo atletismo, trovando finalmente quei minuti sul parquet che in Texas non gli potevano essere garantiti.
Per guidare i turchi è stato scelta una vecchia conoscenza del basket italiano: [b]Bogdan Tanjevic[/b], appena uscito dall’avventura all’Europeo con la nazionale turca.
[IMG]http://i122.photobucket.com/albums/o259/datruth_84/partizan.jpg[/IMG][b]Partizan Belgrado:[/b] aria nuovissima per il Partizan: salutati nell’ordine: Luka Bogdanovic (Le Mans), Vonteego Cummings (Maccabi Tel Aviv), Kosta Perovic (NBA – Golden State Warriors) Predrag Drobnjak (Akasvayu Girona) e Aleksandar Rasic (Dynamo Mosca), per la nuova stagione di Eurolega i serbi puntano fortissimo su una nidiata di giovani pronti a sorprendere: guardando il roster non si può non rimanere colpiti dall’età dei giocatori (ben cinque ’86 e un ’87).
Per il ruolo di guardia titolare è stato scelto [b]Milt Palacio[/b], proveniente dagli Utah Jazz; Palacio, guardia di 190 cm, calsse 1978, dovrebbe prendere il posto di Vonteego Cummings come principale terminale offensivo dei serbi. L’altro acquisto ha il nome di [b]Cedomir Vitkovac[/b]; proveniente dal Crvena Zvezda è un classe ’82, ala di 201 cm, autore di cifre poco rilevanti nell’ultima stagione in Uleb Cup che portà comunque essere utile nelle rotazioni.
[IMG]http://i122.photobucket.com/albums/o259/datruth_84/brose.jpg[/IMG] [b]Borse Basket:[/b] Il Bamberg ormai non è più una sorpresa nel campionato tedesco perchè degli ultimi tre titoli, due portano in calce proprio la firma della squadra di Bauermann.
Il tecnico della Germania agli ultimi europei, ha fatto la lista della spesa in nazionale, proprio per rinforzare la sua compagine, infatti dal mercato sono arrivati Ademola Okulaja e Demond Greene entrambi allenati ed apprezzati nell’ultima competizione continentale. Okulaja è uno swingman ormai conosciuto anche a livello di eurolega, in grado di giocare indifferentemente da ala piccola o ala forte. Un altro acquisto importante arriva da [b]Predrag Suput[/b], un giocatore alla sua prima esperienza ad alto livello, che però è in grado di garantire un’ottima pericolosità offensiva e gioco da swingman. Il suo rendimento di questo inizio campionato è già di altissimo livello, è stato il più prolifico dei suoi, che in quattro partite hanno fatto percorso netto.
A dare un pò di respiro nelle rotazioni ci sono due volti nuovi a stelle e striscie, ovvero [b]Darren Fenn[/b] che sta viaggiando a 10 punti di media in campionato e [b]Chris Ensminger[/b] che parte dalla panchina per fornire presenza sotto i tabelloni, ma ha iniziato leggermente a rilento rispetto al compagno. A suonare la carica per i suoi c’è sempre l’ex Fortitudo Steffen Hamman, che ha dimostrato sin qui molto carisma e leadership. E’ chiamato a portare avanti anche in eurolega tutto quello che di buono ha fatto e sta facendo in patria. La solidità della squadra ed un’intelaiatura collaudata deve sopperire alla mancanza di talento, ma Bauermann sappiamo che non è l’ultimo della pista e vincere in Germania non sarà affar semplice per nessuno.
[IMG]http://i122.photobucket.com/albums/o259/datruth_84/roanne.jpg[/IMG] [b]Chorale Roanne:[/b] anche il Roanne si presenta a questo gruppo come cenerentola, ma il suo ottimo percorso di 3-1 in campionato ci parla comunque di una compagine che lotterà sino in fondo anche contro le più quotate avversarie. L’acquisto più importante dell’estate dei transalpini è sicuramente l’ex Jesi [b]Brion Rush[/b], ala in grado di portare alla causa una altissima pericolosità offensiva (con 22 di media è il migliore dei suoi) e una grande capacità di giocare più ruoli e più posizioni del campo. L’organizzatore di gioco sarà il giovanissimo classe 87 Marc-Antoine Pellin, playmaker di 1,67 cm di pura velocità, è un giocatore nord-sud come pochi nel suo campionato, ma non disdegna anche l’organizzazione e la conclusione dalla lunga. Il suo backup sarà Pierric Poupet che si integra con il suo compagno, essendo un pass-playmaker dotato di ottime doti di organizzazione. La punta di diamante sarà comunque [b]Marc Salyers[/b] che viene da un titolo di MVP del campionato francese e da un inizio di stagione da 21 di media. E’ l’uomo con più esperienza, dotato di grande classe, un raggio di tiro molto ampio e un’aggressività anche in difesa in grado di dare la carica ai suoi. La difesa, almeno in quest’inizio, non è il marchio di fabbrica di questa squadra, ma avendo il terzo attacco della lega e tante bocche da fuoco, bisognerà stare attenti a non fargli prendere ritmo. Forse solo il Partizan nei mock è più indietro in questo gruppo, la presenza di Panathinaikos, Barcellona, Real Madrid e Fenerbache non aiuta, ma si giocherà con Roma e Brose il passaggio del turno.