Siviglia Wear Teramo – Legea Scafati 13-26 32-44 55-60 [b]73-75[/b]
Scafati espugna con merito il Palascapriano di Teramo contro una formazione priva del play titolare Poeta e incappata nella classica partita storta dei suoi attori principali: se un paio di schiacciate di “Skita” finiscono sul ferro e vanno fuori vuol dire che proprio non è serata. Infatti il primo quarto vede gli ospiti spadroneggiare sul parquet e chiudere in vantaggio la prima frazione con un eloquente 13-26. Nel secondo quarto i biancorossi tentano di rientrare piazzando un micidiale contro break di 8-0 ma un paio di palle perse in modo davvero banale fanno sì che gli ospiti riallunghino di nuovo fino a chiudere la metà gara ancora in vantaggio di dodici punti (32-44). Negli ultimi due quarti cresce l’intensità difensiva dei padroni di casa: Romero e Lauwers che avevavo furoreggiato sono costretti a fermarsi mentre un pò tutto il roster teramano mette il suo mattoncino per arrivare all’aggancio finale sul 71-71 quando Skita fa uno su due dalla lunetta. Sul 73 pari, l’ultimo possesso spetta a Scafati, e Teramo, ancora con due falli da spendere decide di rischiare il tutto per tutto, ma Tucker viene battuto facilmente da Hatten che favorisce il canestro conclusivo degli ospiti, fornendo loro una vittoria preziosa per la classifica.
L’assenza di Poeta si fa sentire tanto e Tucker (15p. 6r. 8a.) non può certo cantare e portare la croce allo stesso tempo. Carra non brilla in cabina di regia, complici anche gli acciacchi di questo periodo mentre Brown è il solito gladiatore sotto le plance: 20 punti e 9 rimbalzi coadiuvato da un sempre più presente Yango che strappa alcuni rimbalzi preziosi sia in attacco che in difesa. Powell sembra essere sulla via del recupero anche se è ancora al di sotto delle sue possibilità mentre Migliori bagna il suo esordio in maniera positiva con assist e rimbalzi, nonostante lo 0/2 dalla lunetta e il successivo tiro da tre tentato e stoppato. Pessima invece la prova di Tskitishvili che chiude con 3/10 dal campo. Per gli ospiti solita grande prova di Romero con 16 punti, e buona prestazione di Killingsworth con 10 punti e 10 rimbalzi. Anche Hatten ci mette del suo facendo girare bene la squadra, come pure positivo è l’impatto di Gigi Datome con 11 punti e 5/5 da due. Sottotono invece l’ex teramano Lauwers. Ad onor di cornaca dobbiamo dire che la valutazione complessiva di squadra è stata di gran lunga superiore quella di Teramo (97-71) e difficilmente una squadra che arriva a quelle cifre potrà perdere altre partite di questo tipo.
La paura è per l’impatto psicologico sugli atleti: è più facile tirar fuori la grinta contro avversari più blasonati che propri pari, ma la salvezza si conquista affrontando con la giusta concentrazione tutte le squadre, nessuna esclusa. L’assenza di Poeta ha certo pesato, ma se la percentuale da tre è inferiore al 25% e ai liberi ci si attesta sul 65% è difficile portare a casa le partite. Ad ogni buon conto la sconfitta può essere paliativa per una squadra la cui ambizione è quella di salvarsi nonostante la classifica parli di un secondo posto in classifica seppur in coabitazione con altre squadre. Adesso arriva un’altra partita durissima: Capod d’Orlando con la Mosca Atomica Gianmarco Pozzecco e la rivelazione di questo campionato (insieme a Tucker) Drake Diener. I presupposti per un bell’incontro ci sono tutti, peccato che con tutta probabilità si sarà il grande assente Giuseppe Poeta. Un ultima notazione di colore per un plauso al correttissimo pubblico scafatese che, accorso numeroso sugli spalti del Palascapriano, ha sempre sospinto la sua squadra rimanendo in un tifo davvero corretto: complimenti!
[b]Play of The Game[/b]Sinceramente ci sono state parecchie belle azioni da una parte e dall’altra: contropiede fulmineo di Scafati con Romero che appoggia spalle a canestro oppure Powell che prende un terzo tempo micidiale e schiaccia con violenza di fronte al suo marcatore diretto.