[b]Upim Bologna-Armani Jeans Milano 66-72[/b]
[b](11-30, 27-49, 45-60)[/b]
LOlimpia espugna il PalaDozza e lo fa al termine di una partita già segnata dopo due quarti. Biancorossi che subiscono la rimonta veemente della Fortitudo, guidata più dalle gambe che dalla tecnica, ma che riescono comunque a portare a casa due punti preziosi.
Da sottolineare lapplauso del PalaDozza che unisce nel ricordo Zimmer, amico della Fossa dei Leoni e tifoso centese, e Francesco Ricca, allenatore delle giovanili dellOlimpia Milano, personaggi recentemente scomparsi e legati al basket anche se su fronti differenti.
Venendo alla partita, tappeto rosso srotolato ogni qualvolta un giocatore avversario si avvicina allarea bolognese, lettura del pick&roll assolutamente deficitaria, raddoppi difensivi inesistenti (Thomas in primis), attacchi raffazzonati con schemi che prevedono un passaggio e tiro immediato (spesso preso in maniera scriteriata): questo il desolante panorama che i tifosi locali ammirano dalle gradinate e nel contempo lOlimpia è perfetta nello sfruttare le immense lacune di cui sopra riportato.
Gallinari sciorina leziosismi di unefficacia terrificante, Vukcevic è concreto con 10 punti nel primo quarto (ma anche 3 falli), Watson porta a scuola i lunghi avversari e Booker è il solito metronomo; dallaltra parte il solo Jenkins prova a costruire qualcosa ma predica nel deserto.
Tutto questo fa veleggiare alla grande lArmani, che se ne va da subito e con un parziale di 14-0 si porta in acqua decisamente tranquille (7-21).
Frazione che si chiude tra i fischi del pubblico locale che saluta in questa maniera il parziale di 11-30 scritto a lettere cubitali sul tabellone segnapunti.
Non che nel secondo quarto le cose cambino di molto, visto che la Fortitudo in attacco continua a prediligere lo schema uno contro cinque, mentre la difesa sembra quella di Zeman ai tempi del Lecce (per chi non lo sapesse, campionato 2004-2005, 73 gol subiti in 38 partite.
E lOlimpia che combina? Niente di particolare, continua a macinare il suo gioco con tranquillità, nonostante un sussultino biancoblu (21-34) subito restituito con gli interessi (23-42 prima e 26-47 poi), con Sesay che si mangia chiunque provi ad affrontarlo e Gallinari che risulta sempre concreto pur sporcando le medie solo perché prova ad inventarsi un paio di tiri in precario equilibrio.
Primi venti minuti che si chiudono in maniera ancor più tragica per i padroni di casa, sotto di ben ventidue lunghezze e ringraziare che gli ospiti non sfruttino al 100% tutto ciò che passa il convento.
Terzo quarto e Aradori butta dentro la seconda tripla della sua (bella) partita, il che significa 27-52 e Fortitudo che sembra spacciata.
Sembra, perché pian pianino lUpim si risveglia, sollecitata a gran voce dalla Fossa che invita a mostrare gli attributi e comincia unaltra partita.
Gallinari si inceppa (o non lo mettono in ritmo?) ed anche gli altri vedono il canestro restringersi e la Fortitudo mordere in difesa e scappare in attacco quando mancano un paio di minuti al termine della frazione.
Antisportivo a Shaw che la Effe potrebbe sfruttare meglio ma comunque si recuperano un po di punticini ed al trentesimo si arriva sul 45-60 con segnali di risveglio sempre più convincenti.
Ultimo quarto sconsigliato a chi non regge la tensione, visto che lOlimpia è letteralmente atterrita dal ritorno biancoblu e non trova di meglio che collezionare (cominciando invero già alla fine della terza frazione) uno squallido 0/16 dal campo che fa il paio con 10 palle perse ed un 2-23 di parziale. Due liberi di Gallinari frenano lemorragia mentre Sesay si assenta nel momento meno indicato. Fortitudo a meno dieci (52-62), segna il canestro del meno otto ma gli arbitri annullano per un dubbio sfondamento di Janicenoks (e sarebbe stato il quinto di Vukcevic), ma onestamente non è questa una decisione che gira la partita.
Nessun problema, capitan Lamma guida la nuova carica (con Jenkins a scaldare la panca) ma la Effe ha il torto di non martellare la palla sotto canestro onde sfruttare la tragica situazione falli dei lombardi; nonostante questo un parziale di 9-0 riporta i felsinei a stretto contatto (61-62) ma qui..
Qui succede che, a cavallo tra il 37 ed il 38, lUpim rivitalizzi lArmani con due scriteriate conclusioni di Torres che ha il braccino nel momento meno indicato e stampa sul ferro due triple.
Sesay si risveglia, cinque punti consecutivi chiudono il discorso (61-67).
Ultimo minuto che si consuma con la transumanza biancorossa in lunetta sul fallo tattico bolognese, finale 66-72, risultato giusto (tanto per dirne una, dieci rimbalzi in meno e zero stoppate in casa Effe..), saluti e Buon Anno a tutti mentre dense nubi si addensano sul capo di coach Mazzon..
[b]TABELLINI[/b]
UPIM BOLOGNA: Jenkins 19, Mancinelli 9, Cittadini, Torres 12, Lamma 4, Janicenoks 8, Kesicki ne, Thomas 6, Calabria 6, Iturbe 2, Cortese ne, Fratini ne.
ARMANI JEANS MILANO: Sesay 21, Gallinari 13, Aradori 6, Shaw 4, Booker 5, Watson 9, Vukcevic 14, Katelynas, Gentile ne, Mercante ne, Giovacchini.
[b]PAGELLE[/b]
UPIM BOLOGNA: Jenkins 5,5 – Mancinelli 5 Cittadini n.g. Torres 5,5 Lamma 7 Janicenoks 6,5 – Kesicki n.e. Thomas 4 Calabria 5,5 Iturbe 5,5 – Cortese n.e. – Fratini n.e. All. Mazzon 5
ARMANI JEANS MILANO: Sesay 6,5 Gallinari 6 Aradori 7 Shaw 6 Booker 6 Watson 7 Vukcevic 7 Katelynas n.g. – Gentile n.e. Mercante n.e. – Giovacchini 6 All. Caja 7
Arbitri: Sabetta (6), Chiari (6), Ramilli (6)
[b]PLAY OF THE MATCH[/b]
Oscar Torres affronta Danilo Gallinari.
Un palleggio, due palleggi, finta e controfinta, il giovane numero otto biancorosso si alza da tre ed infila nonostante la mano del venezuelano che gli oscura in parte la vista del canestro: il ragazzo ci sa fare.
[b]HANNO DETTO[/b]
Andrea Mazzon (All. Upim Bologna): abbiamo tutti delle responsabilità, nei primi dieci minuti eravamo bloccati. Non ci sono alibi o scusanti. Non si può perdere una partita del genere, sbagliando tutto nei primi venti minuti. Sono giusti i fischi, così come gli applausi negli ultimi due quarti, ci siamo meritati gli uni e gli altri.
Attilio Caja (All. Armani Jeans Milano): dire che sono contento è poco, abbiamo portato a casa una vittoria importantissima con grinta, sudore e difesa. Troppe palle perse hanno consentito a Bologna di rientrare in partita, la zona finale ci ha permesso di conquistare i due punti in palio. Questo conferma che i ragazzi si stanno allenando bene. Dobbiamo risolvere gli acciacchi, questo rappresenterà un margine di crescita per tutto il gruppo.
[b]DIAMO I NUMERI[/b]
Spettatori: 4.769, presenti una trentina di tifosi ospiti, nessun problema.
Tiri da 2 punti: F 15/34 (44%), AJ 14/30 (47%)
Tiri da 3 punti: F 7/23 (30%), AJ 10/25 (40%)
Tiri liberi: BO 15/18 (83%), AJ 14/15 (93%)
Rimbalzi: F 29 (Offensivi 9 Difensivi 20, Torres & Thomas 8), AJ 39 (Offensivi 12 – Difensivi 27, Watson 13)
Assist: F 12 (Janicenoks 3), AJ 16 (Booker 5)
Palle perse/recuperate: F 17/21 (Torres 4/Mancinelli & Torres & Lamma 4), AJ 21/18 (Sesay 6/Sesay 3)
Stoppate: F nessuna, AJ 1 (Shaw)
Schiacciate: F 2 (Mancinelli & Thomas), AJ 4 (Watson 3)
Falli fatti/subiti: BO 21/25 (Jenkins, Torres, Janicenoks, Thomas & Iturbe 3/Jenkins 6), AJ 25/21 (Watson 5/Sesay 6)
Valutazione: F 76 (Thomas 16), AJ 89 (Sesay 24)